La sconfitta in Coppa brucia ancora, con Lazio per ripartire

Al Grande Torino arriva la Lazio

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Non si può avere tutto dalla vita. Primo in modo clamoroso in campionato, il Torino a immagine e somiglianza del suo nuovo tecnico Paolo Vanoli ha però pagato dazio in Coppa Italia uscendo di scena contro l’Empoli. Ma la squadra del presidente Urbano Cairo non vuole darsi tempo di piangere sul latte versato, da innaffiare vi è , e bene come fatto sinora, la piantina di un campionato sino a questo momento pressoché perfetto. Dopo i tre acuti con Atalanta, Venezia e Hellas Verona, la pattuglia granata si accosta al secondo impegno di spessore dopo il 2-2 della giornata d’esordio contro il Milan.

Al Grande Torino arriva la Lazio che il suo dovere in Europa League lo ha svolto in abbondanza sgretolando la Dinamo Kiev per 3-0 ma in campionato è ancora un filino indietro rispetto alle aspettative, ovvero all’ottavo posto. Per tre notizie non felicissime sul fronte disponibilità della rosa che riguardano gli stop di Ilkhan (lesione del crociato con presunta ricomparsa in campo ad aprile 2025), Schuurs (operazione al ginocchio e assenza sino a novembre) e Vojvoda il cui infortunio al muscolo semitendinoso sinistro si è insinuato come un muro davanti a lui che potrà essere abbattuto soltanto dal prossimo ottobre, ve ne è una di un ragazzo che, come avrebbe cantato Francesco De Gregori, “si farà anche se ha le scarpe strette”.

Si tratta dell’attaccante della formazione primavera Alieu Njie che, entrato al 16′ della ripresa contro l’Empoli, ha stregato Vanoli, ora intenzionato a farci più di un pensiero per farlo ricomparire sul palcoscenico principale. Il giovane talento svedese ha tra i suoi amori anche la religione e il basket, ma coltiva a meraviglia, a quanto pare, anche quello per la sfera di cuoio. Nell’ambiente granata vi è ancora l’autografo della felicità per le tre reti con cui contribuì alla vittoria rotonda della Primavera granta contro il Milan di Ibra jr con secco 5-1. Se sono rose fioriranno. E Vanoli, un’idea in testa, già se la è fatta per bene.

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Cristiano Comelli

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