Brasil 2014: Di Maria salva l’Argentina, Svizzera ko al ‘118

di Gianluca LORENZONI

Un gol a tre minuti dalla fine dei tempi supplementari regala i quarti di finale all’Argentina. Decide Di Maria su assist straordinario di Messi. Una Svizzera sfortunata (palo clamoroso di Dzemaili) avrebbe almeno meritato di arrivare ai rigori.

Tra l’Argentina e il sogno di un Maracanazo bis il primo ostacolo è rappresentato dalla Svizzera di Hitzfeld, strapazzata dalla Francia nel girone ma capace di guadagnarsi il passaggio del turno grazie ad un super Shaqiri nella decisiva sfida con l’Honduras. Sabella deve rinunciare al Kun Aguero, infortunato, ma non cambia l’assetto che ha portato a tre vittorie, inserendo Lavezzi e confermando l’ormai collaudato 4-3-3. Per gli elvetici c’è Drmic unica punta, supportato da Xhaka, Shaqiri e Mehmehi con la cerniera partenopea composta da Inler e Behrami.

L’Argentina conquista subito il pallino del gioco, ma le accelerazioni di Shaqiri creano qualche grattacapo alla difesa albiceleste. Ci prova senza fortuna Garay su corner, mentre uno spunto di Lavezzi testa l’attento Benaglio. Le occasioni più ghiotte capitano però agli elvetici. Romero è bravissimo su Xhaka imbeccato dall’onnipresente fantasista del Bayern e viene graziato da uno sciagurato Drmic che a tu per tu con il sampdoriano opta per un cucchiaio inguardabile che finisce docile tra i guantoni del portiere, bravo comunque a rimanere in piedi. All’intervallo il punteggio non si sblocca, ma la Svizzera morde sulle caviglie argentine e si capisce che per gli uomini di Sabella non sarà una passeggiata.

Nella seconda frazione la Svizzera cala il ritmo e Benaglio deve opporsi prima a Rojo e poi a Higuain, servito ancora dal terzino mancino dello Sporting Lisbona. Dentro Palacio per Lavezzi. Messi finalmente si accende, supera in dribbling due avversari ma si fa chiudere lo specchio dal portiere svizzero. Gli affondi calano di intensità e i supplementari appaiono inevitabili.

Partita divertente finora, ma alle due squadre è mancato lo spunto decisivo. Meglio la Svizzera nel primo tempo anche se l’Argentina è venuta fuori alla distanza. Il primo extra time si gioca su ritmi alti nonostante la fatica inizi a farsi sentire. Nessuna vera occasione ma Shaqiri, dopo aver tirato un po’ il fiato, e Di Maria sembrano in grado di impensierire gli avversari in ogni momento. Bel duello a centrocampo tra Mascherano e Behrami che lottano su tutti i palloni. Al 105’ il risultato è però ancora di parità.

Soltanto quindici minuti separano le due squadre dai calci di rigore, soluzione che appare gradita alla squadra di Hitzfeld, che si copre con ordine e prova a pungere in contropiede. Anche Sabella deve aver pensato a questa eventualità quando toglie Gago per far posto al laziale Biglia, rigorista di professione.

Ma la mossa che decide la partita è lo spostamento di Di Maria sulla destra. L’ala del Real è libero di accentrarsi e calciare con il piede preferito: prima prende le misure calciando sul primo palo con Benaglio che magistralmente alza in corner, poi castiga la Svizzera con un piattone che manda in estasi un intero popolo. Il minuto è il 117’, Palacio sradica un pallone a centrocampo e serve Messi sulla trequarti. La Pulce accellera, mette a sedere Schar e serve sulla destra il liberissimo Di Maria, che con il piatto di prima intenzione fulmina il portiere svizzero sul palo lontano. E’ apoteosi albiceleste. Prima del finale thrilling. Incredibile ciò che succede nel recupero. Benaglio si porta in area avversaria e per poco non trova gloria con una improbabile rovesciata; il pallone arriva a Shaqiri che con un sinistro velenoso spedisce il pallone nell’area piccola dove Dzemaili tutto solo di testa centra la base del palo da due passi e manda il pallone sul fondo sulla successiva carambola. Occasionissima per i rossocrociati che però potrebbero capitolare definitivamente sul ribaltamento di fronte ma il pallonetto del solito Di Maria da metà campo, con Benaglio attardatosi in area avversaria, finisce sul fondo. Ultimo assalto svizzero con Shaqiri che guadagna una punizione dal limite. Nel silenzio assordante dello stadio calcia però sulla barriera. Può cominciare il tango argentino.

Argentina qualificata dunque ai quarti dove affronterà la vincente di Belgio-Usa. Come in tutto l’arco del torneo Messi e c. non convincono del tutto ma sono ancora a punteggio pieno. Il potenziale offensivo resta di assoluto valore nonostante Di Maria sia il primo marcatore diverso da Messi in questi Mondiali. Higuain, Palacio e Lavezzi sono ancora al palo, ma adesso si entra nella fase calda del torneo e avere in squadra dei campioni non può che agevolare il cammino.

Sfortunata invece la Svizzera, che sperava di potersela giocare ai calci di rigore, dopo una partita di grande qualità. La doccia fredda del gol allo scadere non ha demotivato gli elvetici che si sono visti sbattere la porta in faccia dalla mala sorte.

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Redazione

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