Di Maria saluta Juve, contro l’Udinese the last dance

Dopo una sola stagione in maglia bianconera, il Fideo saluta la Juve

SEVILLE, SPAIN - MAY 18: Angel Di Maria of Juventus warms up prior to the UEFA Europa League semi-final second leg match between Sevilla FC and Juventus at Estadio Ramon Sanchez Pizjuan on May 18, 2023 in Seville, Spain. (Photo by Denis Doyle - UEFA/UEFA via Getty Images)

Potrebbe essere, anzi sicuramente sarà, l’ultimo ballo in bianconero di Angel Di Maria, quella che andrà in scena contro l’Udinese, sarà l’ultima puntata di un film che avrebbe sicuramente meritato un finale di stagione migliore, un finale di stagione fatto di emozioni forti e di forti passioni, invece sarà solamente l’epilogo di un finale ormai, già scritto da tempo.

Il Fideo era arrivato alla Juve dopo una lunga trattativa, sembrava un matrimonio difficile da fare, il ritorno in Argentina con un mondiale alle porte sembrava poter essere la scelta migliore, ma l’argentino aveva ancora tanta voglia di mettersi in gioco e la sfida con i bianconeri, nonostante un solo anno di contratto, era sicuramente più affascinante di un ritorno in patria che sicuramente si farà, ma ogni cosa ha il suo tempo e quel tempo che spesso scorre in maniera inesorabile, decise in quel momento, che le lancette dell’orologio dovevano momentaneamente fermarsi per una nuova sfida.

L’amore con i bianconeri però, in particolare con Mister Allegri, non è mai sbocciato, i primi infortuni, un gioco troppo diverso dal suo modo di fare calcio, un gioco troppo difensivista, un gioco basato troppo su legami tattici al quale Di Maria non è mai stato abituato o forse non si è mai voluto abituare, i primi commenti di chi lo definiva ormai un giocatore “finito”, un giocatore arrivato in bianconero troppo tardi, al tramonto di una carriera giocata e vissuta sempre ad alti, altissimi livelli; poi è arrivato il mondiale, mondiale nel quale Di Maria ha dimostrato, come se ce ne fosse ancora bisogno, tutto il suo valore, ha dimostrato tutto il suo essere decisivo e nonostante non fosse al meglio fisicamente, ha trascinato insieme a Messi, la sua Argentina verso il terzo titolo mondiale, rispondendo così a tutte le critiche, rispondendo a tutti coloro che lo davano per finito, dimostrando a tutti che un giocatore quando ha talento, non si dimenticherà mai di averlo, deve solamente essere messo nella condizione giusta, per esprimerlo al meglio.

Forse la mancanza di certe condizioni, è proprio quello che è mancato al Fideo nella sua esperienza in bianconero, forse sono mancati i giusti presupposti per continuare una storia, che fino a qualche mese fa, sembrava potesse prendere una direzione diversa, sembrava potesse essere l’inizio di una bellissima storia d’amore, perché in alcune situazioni, qualche sprazzo del vero Di Maria in bianconero lo abbiamo visto, forse troppo tardi, forse in troppe poche occasioni, e chissà se qualcuno rimpiangerà uno dei migliori talenti del calcio mondiale, chissà se per qualcuno ci sarà il rammarico di non aver vissuto nel migliore dei modi una storia durata troppo poco, anche se adesso è troppo tardi per i rimpianti, domenica verrà scritta l’ultima pagina di una storia arrivata ormai al capolinea.

Niccolò Capitani
Niccolò Capitani

Nato nel 1990 a Firenze, ho una grande passione per il calcio ed il mondo del giornalismo sportivo, cerco di portare avanti queste mie grandi passioni nel miglior modo possibile, perché solamente con dedizione e passione si possono raggiungere i traguardi più importanti.