Fiorentina, la rivoluzione di Pradé per seguire il sogno europeo

Una forte ventata di novità ha quindi attraversato Firenze, con i tifosi viola che si augurano di raggiungere l'Europa

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Cambia, e cambia molto, la Fiorentina di mister Palladino, attualmente sesta in classifica a quota 39 inattesa del recupero contro l’Inter da disputare il prossimo sei febbraio (nel quale, va ricordato, non potranno essere schierati i nuovi acquisti). Perso Bove, per il quale si prospettano altri mesi di attesa per sapere dove potrà continuare la carriera, il centrocampo viene completamente riassemblato con gli acquisti di Folorunsho e, allo scadere, di Nicolò Fagioli; entrambi i giocatori hanno fatto parte della spedizione azzurra negli ultimi Europei. Per l’ormai ex centrocampista juventino, finito ai margini dell’undici titolare di Thiago Motta, la formula trovata nelle ultime ore è quella del prestito oneroso a 2 milioni e mezzo, con l’obbligo di riscatto fissato a 13,5 milioni (più 3 di bonus) condizionato alla qualificazione in Europa, non importa a quale grado di prestigio, per il prossimo anno della Fiorentina. E la Juve ha inserito nell’accordo con i viola anche una percentuale del 10 per cento sulla futura rivendita.

La difesa viene rinforzata con l’innesto del possente difensore spagnolo Pablo Marì, rimasto famoso durante la sua permanenza al Monza per essere stato aggredito con un coltello mentre faceva la spesa al Carrefour di Assago, e dell’argentino Nicolas Valentini dal Boca Juniors. Entrambi i difensori arrivano in prestito secco. Fa scalpore, sul fronte opposto, la cessione dell’ex capitano Biraghi, in prestito al Torino. Anche questa operazione è stata realizzata durante l’ultimo giorno di mercato. Il terzino di scuola Inter non ha evidentemente mai legato con mister Palladino, che l’ha retrocesso a panchinaro e gli ha tolto i gradi di capitano. Giusto cambiare aria per rilanciarsi.

Una forte ventata di novità ha quindi attraversato Firenze, con i tifosi viola che si augurano di riuscire a raggiungere, come da quattro anni ad oggi, un piazzamento in una delle coppe europee da disputare l’anno prossimo. Il mix di gioventù ed esperienza sembra piuttosto intrigante, ora la palla passa dalla società all’allenatore e al suo staff