Il Como strappa il pari nella bufera! Contro il Venezia finisce 2-2

Venezia e Como trovano un pari giusto in una partita fortemente condizionata da pioggia e vento.

Grafica realizzata da Football-Magazine. Tutti i diritti riservati

Da regine della passata stagione di Serie B a Cenerentole della’attuale Serie A, la più classica legge del contrappasso per Venezia e Como che si reincontrano in Serie A a 74 anni di distanza dall’ultima volta.
Una lunga attesa che non ha deluso, in un match in cui si è letteralmente visto di tutto: un gol fortuito di tacco, un autogol di difficile spiegazione e un gol olimpico, realizzato direttamente da calcio d’angolo.
Due squadre che hanno forse raccolto meno in termini di punti rispetto a quanto espresso in campo lungo questo inizio di stagione, con Di Francesco e Fabregas a cui va riconosciuta una perseveranza e ostinazione nei propri dettami di gioco. Le condizioni meteo avverse, con pioggia e vento incessante, non hanno portato infatti a nessuna abiura dei principi di gioco delle due compagini che hanno privilegiato il palleggio palla a terra per quasi tutti i novanta minuti.

Dopo una brevissima fase di studio, il Venezia trova il vantaggio nel modo più fortunoso possibile. Al 16′ una conclusione di Nicolussi Caviglia, con ogni probabilità destinata tra le braccia di Pepe Reina, trova l’involontaria deviazione di tacco di Pohjanpalo che spiazza inesorabile il portiere comasco. La squadra brianzola non si lascia però scoraggiare e reagisce con le iniziative di Fadera sulla sinistra e la qualità di Nico Paz al centro, nel tentativo di trovare Belotti in avanti.

A inizio del secondo tempo il Como trova il pareggio, ancora una volta nel modo più inaspettato. Al minuto 49′ un cross inoffensivo nell’area veneta trova il goffo tentativo di liberare del difensore Candela che deposita alle spalle di Stankovic. Il debito ripagato con la sorte lascia scorie tra i giocatori di Di Francesco, arriva così al 57′ il sorpasso Como con Belotti pronto a liberarsi in area e battere a rete per il 2 a 1.

La squadra di Fabregas però, come in altre occasioni in questa stagione, pecca di esperienza e sembra compiacersi sin troppo delle sue qualità di palleggio, non chiude la partita e ne paga le conseguenze.
Gaetano Oristanio al minuto ’70 trova il gol olimpico, calciando un corner dalla traiettoria cesellata dal forte vento, beffardo per Pepe Reina per il 2 a 2.
A una manciata di minuti dalla fine il Venezia trova il vantaggio con un bolide da fuori area di Nicolussi Caviglia, ma il tallone di Pohjanpalo baciato dalla sorte nel primo tempo si rivela fatale, determinando il fuorigioco che porta all’annullamento del gol dopo la revisione del VAR.

Finisce 2 a 2 con il Venezia che resta in fondo alla classifica e il Como che aggancia il Verona in caduta libera al terz’ultimo posto della classifica. E a conferma che questa stagione non sia una favola per entrambe, nessuna vivrà felice e contenta per questo risultato.