Lazio inarrestabile, la Roma riparte. Fiorentina al terzo posto

Le ultime tre partite di questa decima giornata di serie A accreditano due squadre, Lazio e Fiorentina, a reali candidate per un posto tra le prime quattro, confermano il Genoa fanalino di coda della classifica, oltre i suoi demeriti, e vedono la Roma scacciare , almeno per qualche ora, le polemiche e le contestazioni.

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Genoa- Fiorentina 0-1
“Se qualcosa puo´andare storto , lo fará”, cosi´recita il primo assioma della legge di Murphy. il Genoa di Gilardino in questo inizio di campionato é stretto osservante di questo postulato. Si dice, quando una partita si risolve sul filo dell’equilibrio, che a decidere siano gli episodi. Ecco, la partita di oggi contro la Fiorentina é stata una serie di potenziali svolte non realizzatesi. Per poca precisione a volte, per gli interventi di De Gea dall’altro, a tramortire i rossoblu´é arrivato il gol di Gosens,caparbio nel vincere il rimpallo e battere a rete. Il Genoa, avrebbe potuto pareggiarla in almeno tre occasioni, ma é ancora nel pieno dell’incubo e svegliarsi il giorno di Halloween non sarebbe stato appropriato. Occhio alla Fiorentina: se inizia a vincere anche quando soffre, i tifosi viola possono sognare in grande. Balotelli, oggi in tribuna, riuscirá a contribuire alla risalita del Grifone?

Como- Lazio 1-5
Tutti conosciamo la connection cinematografica tra la cittá lariana e Hollywood, con la presenza in tribuna di Hugh grant ed Andrew garfield in occasione della gara contro il Parma. Quella di stasera al Sinigaglia é peró apparsa piú come la rivisitazione di “Aspettando Godot” di Samuel Beckett, con il Como a interpretare magistralmente il protagonista tanto atteso e mai presentatosi. A dare spettacolo invece é la Lazio con la regia di Marco Baroni e un collettivo affiatatissimo di interpreti, che in pochi avrebbero visto nel ruolo di protagonisti a inizio stagione, Castellanos e Tchaouna su tutti. Il combinato disposto veterani e nuove leve potrebbe significare una stagione da Oscar per i biancocelesti, e anche l’ambiente sembra iniziare a percepirlo. Il Como, che aveva riaperto sulla carta il match con la rete del buon Mazzitelli a inizio secondo tempo, tradisce ancora una certa inesperienza e una fragilitá caratteriale che nella fase calda della lotta salvezza potrebbe giocarle contro.

Roma-Torino 1-0
L’immagine di Juric assediato dai flash dei fotografi poco prima dell’inizio del match , aveva evocato ai piu´maliziosi l’immagine del condannato che si accinge a esprimere il desiderio prima dell’esecuzione. Fortunatamente Roma non e´Hollywood e il passato non ha trapassato il tecnico croato. La Roma vince , una brutta partita, grazie al guizzo di Dybala che trova il gol scartando Milinkovic-Savic e depositando a porta vuota, approfittando di uno sciagurato retropassaggio di Linetty. Il Torino non ha fatto troppo per mettere in discussione il risultato, ma ha ugualmente rischiato di trovare il pareggio con un tambureggiante Njie, il migliore dei suoi, che al ’65 impegna Svilar con un tiro insidioso sul palo destro. La Roma vince, ma la certezza e´che il fuoco sia ancora vivo sotto la cenere: i fischi all’ingresso di Lorenzo Pellegrini e a fine partita ne sono testimonianza. E per quanto Juric sia ostinato difficilmente potrá accettare a lungo termine di dovere confermarsi di domenica in domenica, accettando di essere messo in discussione a ogni possibile passo falso. Interrogativi che potrebbero trovare risposta tra meno di 72 ore, quando la Roma affronterá al Bentegodi un Verona con il sangue agli occhi in cerca di riscatto.