Liga: Atletico e Barça, che rischi!

di Enrico DE DONATO

Le due capolista soffrono inaspettatamente un’avversario relativamente semplice, salvo poi chiudere la partita annaspando. Il Real Madrid conferma di aver ritrovato il proprio passo, ma i blancos non riescono a recuperare punti neanche sul Malaga, vittorioso per 2-1 sul Valladolid.

Lionel Messi show a La Coruna

L’Orgoglio del Depo non basta – Che il Deportivo la Coruna potesse risultare un degno avversario del Barcellona lo avrebbe suggerito la storia, ma non la cronaca più recente. Il risultato di Sabato notte  non se lo sarebbe aspettato nessuno, ma ancor più sorprendenti sono state la totale mancanza di solidità da parte del Barcellona, apparso svogliato e indolente come troppo spesso lo è sembrato negli ultimi tempi, e al contempo l’incredibile sfortuna dei castigliani, poiché con un Messi così c’era poco da fare e nemmeno vendere l’anima al diavolo sarebbe servito. A onor del vero, la partita sembrava una replica dello Juventus-Roma più recente, considerando che i blaugrana hanno accumulato un vantaggio di ben tre reti in poco più di un quarto d’ora. Il primo gol arriva da un inserimento del solito Jordi Alba, mentre Tello sfrutterà un lancio favoloso di Messi solo cinque minuti più tardi, ma a coronare quello che sembrava già essere un trionfo inappellabile è stato il solito Messi, in seguito al solito groviglio cibernetico di passaggi. La pratica però è tutt’altro che finita ed è evidente che perfino nella Liga non esistano più avversari del tutto indifesi: a testimoniarlo non è stato solo il palo di Riki al ventesimo, ma la rocambolesca rimonta che il Barça ha subito. Mascherano non doveva essere in giornata, come ha dimostrato anche il rigore regalato ai padroni di casa; effettivamente l’arbitro ha commesso due errori in totale: concedere la penalità per un fallo avvenuto fuori dall’area e soprattutto non espellere l’argentino, errore al quale rimedierà però nel secondo tempo. Valdes si dimostrerà ancora una volta non all’altezza del club più forte del mondo, colpevole di un intervento maldestro sulla botta di Bergantinos, nonostante Messi recupererà poco dopo su lancio di Fabregas, insegnando a giocatori come Matri come si debba concludere innanzi al portiere. Tutto finito? Invece no, Mascherano riuscirà finalmente a farsi espellere all’inizio del secondo tempo, ma non prima che il Depo metta a segno il terzo gol della serata con Pizzi, sugli sviluppi di un calcio piazzato, e da lì inizia una sofferenza terminata solo al novantesimo, nonostante il terzo bellissimo gol di Messi, che ha seminato avversari come birilli prima di concludere a rete. solo due minuti dopo Jordi Alba regalerà un altro gol al Depo, con una deviazione verso la propria porta, ma i dieci minuti restanti non saranno sufficienti ai castigliani per segnarne un quinto.

Real ok

Real ok, Falcao anche – Tutte le critiche nei confronti di un Barcellona brillo sono lecite, presa visione dei fatti, ma se i blaugrana non perderanno neanche queste partite, sarà difficile credere che il Real Madrid possa recuperare il distacco, nonostante una vittoria all’insegna della solidità, come quella contro il Celta Vigo. L’Atletico Madrid invece avrebbe potuto pareggiare contro il Real Sociedad, ma l’essenza di una grande squadra è talvolta raccontata dai suoi uomini più rappresentativi e da due anni non ci sorprende che Radamel Falcao sia il centravanti più richiesto d’Europa: un gol al novantesimo mantiene i biancorossi al primo posto in classifica.

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Redazione

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