Era il 2006 quando nelle sale cinematografiche di tutto il Mondo usciva Rocky Balboa, sesto capitolo della saga cinematografica con protagonista il pugile italo-americano conosciuto come lo Stallone italiano, capace sul ring d’imprese incredibili contro avversari ben più quotati. Nel sesto capitolo Rocky dopo anni di inattività a causa del ritiro avvenuto dopo il match con il russo Ivan Drago, sente dentro di se il desidero di tornare a combattere, una simulazione televisiva che opponeva Rocky e Mason Dixon detentore del titolo mondiale, crea un incredibile entusiasmo tra la gente, cosi gli organizzatori della simulazione, decidono di trasformare quello che sembra un gioco in un match reale, tanto da riportare l’ex campione del Mondo ad affrontare in un incontro amichevole Mason Dixon.
Ma l’idea di Stallone di far tornare ad indossare i guantoni al suo Rocky, non piacque a molti, tanto che sia la critica che i fan definirono come ridicolo il fatto di vedere sul ring un pugile ormai più che cinquantenne, ma dello stesso avviso non fu Mike Tyson presente con un cameo nel film. Cosi a distanza di ben 14 anni dall’uscita del sesto capitolo della saga di Rocky, quello che nella pellicola sembra apparire come una cosa folle, e totalmente impossibile, è diventata realtà perché Mike Iron Tyson, nella scorsa notte sul ring allestito nel palazzetto dei Los Angeles Lakers, ossia lo Staples Center, ha incrociato i guantoni contro Roy Jones, ribattezzato per l’occasione in : Old Dynamite da Kid Dynamite.
Cosi quello che Stallone aveva portato sullo schermo 14 anni prima, diventa realtà visto che Tyson sul quadrato è risalito alla bellezza di 54 primavere, cosi come Jones forte dei suoi 51 anni, il tutto organizzato dalla Wbc Frontline Battle, che insieme ai due pugili ha deciso di donare parte dell’incasso (costo del match trasmesso solo in tv per via delle norme anti-covid, di ben 50 dollari) ad associazioni umanitarie alcune delle quali si occupano di ex pugile finiti in miseria al termine della carriera. Borse importanti anche per i due protagonisti, infatti Tyson per tornare sul ring ha incassato la bellezza di 10 milioni di dollari, 3 per Jones, il tutto sulla distanza di ben 8 riprese da due minuti l’una.
Iron Mike sul ring si presenta con il suo solito stile, guantoni e pantaloncini neri, e con la bellezza di 58 incontri disputati,50 vittorie di cui 44 per ko, sole 6 sconfitte, con sulle spalle i titoli mondiali conquistati nelle categorie: WBA,WBC,IBF ed il titolo THE Ring conferitogli dalla stessa rivista nel dal 1988 al 1990. Discorso diverso per Jones che sul quadrato sale con guantoni e calzoncini dedicati ai Lakers ed a Kobe Bryant, del quale era un grandissimo tifoso, ma come il suo avversario con un palmares di tutto rispetto, con la bellezza di 75 incontri disputati in carriera,di cui 66 vittorie,47 per ko,e soli 9 persi, e con sulle spalle i titoli mondiali conquistati nei Massimi e dei Medi conquistati nelle categorie: WBA,IBO,IBF,WBC e l’argento olimpico conquistato a Seul 88, conquistando il titolo della rivista The Ring nel 94.
Il match parte bene tanto che Tyson fin da subito fa esplodere il suo montante, sicuramente più lento e pesante del suo avversario, che grazie alla sua velocità e mobilità del tronco, riesce ad opporsi alla potenza di Tyson. Senza dubbio il quinto round è quello più intenso dove la potenza di Tyson va a sbattere contro la velocità di Jones, nella sesta ripresa Iron Mike cerca di spingere all’angolo il suo avversario, ma Old Dynamite Jones resiste, le braccia si fanno pesanti essendo tantissimi 8 round a quell’età, e si arriva cosi all’ottava ripresa, dove a regnare è un sostanziale equilibrio, che regna anche nel verdetto finale che vede i due pugili concludere l’incontro con un pari.
Soddisfatto per il match Tyson, tanto che senza alcuna paura ha parlato di rivincita “Va bene così, ho fatto spettacolo: Roy ha incassato bene, però non sono soddisfatto del verdetto, ma l’accetto, l’importante è aver dato spettacolo. Sono pronto a rifare il match. Qui non si trattava di combattere per un titolo, ma per uno scopo umanitario, sono felice di aver avuto l’opportunità di combattere anche se con regole diverse, e ho reagito ai colpi di Jones, ora ho più determinazione in ciò che faccio. Ho deciso che lo volevo fare e quando mi metto in testa una cosa la voglio provare, voglio spingermi oltre i miei limiti. Perché dopo 15 anni? Tutte le cose che mi fanno paura io le voglio fare. Sono a mio agio, quando non mi sento a mio agio. Salgo sul ring sempre con cattive intenzioni e voglio far male, combatto per il futuro delle altre persone, questa è la volontà di Dio e io e Roy possiamo aiutare delle persone. Sono tornato e tornerò ancora”.
Il match ovviamente è stata anche l’occasione per i due pugili di poter ricordare i due grandissimi: Bryant e Maradona, tanto che Jones ha combattuto con dei guantoni dedicati proprio all’ex stella dei Lakers “Ringrazio Kobe, sono felice di essere tornato qui e continuerò ancora”, discorso diverso per Tyson che ha pubblicamente ricordato il suo amico Maradona “La mano di Dio, Maradona ci ha lasciato. Nel 1986 abbiamo vinto entrambi i nostri campionati. Ci paragonavano. Era uno dei miei eroi e un amico. Lo rispettavo tanto. Ci mancherà molto”.
Dunque quello che poteva sembra sola una trovata pubblicitaria o una buffonata come da tantissimi definita, in realtà si è dimostrato un match vero e ben combattuto da entrambi i pugili, che con estrema probabilità tra non molto torneranno nuovamente ad affrontarsi, quindi se in tanti pensavano che Tyson fosse ormai andato in pensione, dovranno ricredersi perché il Rè, è tornato e non sembra aver voglia di smettere tanto presto.