I partenopei contano ormai i (pochi) giorni che li separano dal terzo titolo travolgendo il Toro: doppio Osimhen, Kvara e Ndombele. La Viola sfrutta un autorete di Gallo per superare i salentini. I blucerchiati si aggiudicano lo scontro salvezza con l’Hellas, scavalcano la Cremonese e si portano a –9 dal quartultimo posto: da ora in poi sarà vietato qualsiasi passo falso.
27^ GIORNATA
SAMPDORIA-HELLAS VERONA 3-1 24’ e 35’ Gabbiadini (S), 88’ Faraoni (HV), 99’ Zanoli (S) anticipo delle 12.30 – Un’ottima Samp fa suo il “vitale” anticipo domenicale battendo per 3-1 il Verona. Il successo permette ai blucerchiati di sperare ancora nella salvezza: lo Spezia, che attualmente occupa il quartultimo posto, è ora distante 9 lunghezze. Protagonista di giornata è Manolo Gabbiadini, autore di una doppietta. La formazione di mister Stankovic, tuttavia, ha seriamente rischiato di dilapidare le due reti di vantaggio (entrambe siglate nel corso del primo tempo), in una ripresa dove gli scaligeri hanno cinto d’assedio l’area avversaria, colpendo un palo con Braaf (50’). Annullato con l’ausilio del Var anche un gol a Gaich al 61’. Ma andiamo con ordine. Il tecnico doriano opta per una formazione con un’unica punta (Gabbiadini), assistita da Leris e Cuisance. Senza Rincon, squalificato, Djuricic viene arretrato a centrocampo in coppia con Winks. Schieramento speculare per la compagine gialloblù. Avvio promettente dei padroni di casa, Amione scheggia il palo con un gran colpo di testa. E’ solo l’avvisaglia del vantaggio blucerchiato: al 24’, in mischia, Gabbiadini è il più lesto ad imbucare. Ma l’attaccante di Calcinate non si accontenta: undici minuti dopo, firma anche la rete del 2-0 con un bolide scagliato dalla lunga distanza. La gara, per gli ospiti, si mette decisamente in salita nel momento in cui Djuric è costretto a chiedere il cambio per il riacutizzarsi di un problema al ginocchio già operato. Dentro Gaich (38’). Secondo tempo caratterizzato dalla continua ricerca da parte veneta di giungere quantomeno al pareggio, la spinta gialloblù è incessante: Braaf colpisce il legno, mentre Gaich dimezza il passivo, peccato solo che l’arbitro Mariani, dopo un consulto al Var, annulli tutto per il fuorigioco del centravanti. Spetta allora a Faraoni andare in gol allo scadere (88’). Proprio nel momento migliore degli ospiti, tuttavia, la Samp cala il tris letale a marchio Zanoli (prima rete in Serie A per lui). I liguri tornano al successo dopo più di due mesi (l’ultimo risaliva al 4 gennaio scorso). Per raggiungere l’agognata salvezza, tuttavia, servirà una vera e propria impresa.
FIORENTINA-LECCE 1-0 27’ Gallo su aut. – Settima vittoria consecutiva fra campionato e coppa per la Fiorentina di Vincenzo Italiano (non accadeva addirittura dal 2003). E’ decisamente il momento migliore di tutto l’arco stagionale per la compagine toscana. Non ha giocato male il Lecce, ma non ha creato molte insidie: la squadra di Baroni non perdeva allo stadio “Franchi” dal 2006. A decidere il match l’autorete di Gallo, al 27’, che devia nella propria porta un velenoso cross di Saponara. Grazie a questi 3 punti, la Fiorentina aggancia momentaneamente in classifica il Bologna e il Torino all’ottavo posto (37 punti).
TORINO-NAPOLI 0-4 9’ e 51’ Osimhen, 35’ Kvaratskhelia su rig., 68’ Ndombele – Nuovo poker in salsa napoletana, ottenuto in casa del Torino. Difficile anche solo sintetizzarlo questo Napoli: la squadra partenopea è capace di mischiare la perfezione (o quasi), potenza e agilità, verticalizzazioni, giro palla, pressing e chiusura (pressochè ermetica) delle linee di passaggio a personalità e, nello stesso tempo, anche ad umiltà. Si potrebbe anche continuare, ma sarebbe esercizio superfluo. Bando alla scaramanzia, per i sostenitori azzurri la parola Tricolore può essere pronunciata proprio mentre la formazione di Spalletti ha risposto (a fine gara) all’applauso di tutto lo stadio piemontese (compreso quello arrivato dai supporters locali). Il fascino del grande traguardo, ogni giorno che passa, si allarga e si allunga di un po’ (come fanno in questo periodo, del resto, le ore di luce). A Torino arriva il 12esimo successo lontano dal “Maradona”: solo la Fiorentina, pareggiando, e l’Inter (che ha fatto bottino pieno) hanno finora evitato alla compagine azzurra di portarsi via l’intera posta in palio. In attesa allora di Inter-Juventus, il distacco sulla seconda è salito addirittura a 21 punti. Ora la sosta poi, da inizio aprile, si tornerà a pensare alla marcia verso il giorno della gloria. Nelle ultime 8 gare di A, su questo terreno, 7 successi campani e un solo pareggio per il Napoli. Oggi è arrivata anche la 30esima vittoria stagionale (coppe comprese). Numeri PAZZESCHI. Per i granata, invece, la constatazione che la serie nera – più che la serie no –contro gli azzurri è proseguita (l’ultima affermazione granata è datata 2015!). Osimhen, con l’ennesima doppietta, allunga nella classifica riservata ai marcatori: sono ora 19 le reti totali per lui. In gol anche uno scintillante Kvaratskhelia (11esimo) su rigore e un ritrovato Ndombele.