Pioli conta gli uomini, attende un segnale da Okafor

Contro la Fiorentina, Pioli deve fare a meno di diversi uomini

Quattro turni senza vittorie. E meno otto punti dall’Inter e meno  sei dalla Juventus. Il Milan vuole prendersi a rimorchio l’acuto di Champions League contro il Paris Saint Germain per riannodare i fili con la posta piena anche in campionato, per scongiurare l’ulteriore allontanamento da una concorrenza che non fa sconti. Se posa il suo campo visivo sulle defezioni che lo dovranno piantare forzatamente in asso, Stefano Pioli non ha certo di che farsi nascere un sorriso splendido splendente.

Il primo a dover disertare la compagnia nel match di sabato 25 novembre al Giuseppe Meazza contro la Fiorentina sarà Olivier Giroud che dovrà concedere poi il bis , a malincuore, contro il Frosinone. La sezione infermeria è piuttosto intasata, da Bennacer fermo per un infortunio al ginocchio a Caldara operato alla caviglia, da Kalulu che non potrà rifarsi vivo prima di marzo 2024 per la rottura del tendine femorale a Leao che ne avrà sino a fine novembre per lesione del bicipite femorale. Pellegrino ha salutato sino al 2024 per rottura del piede e Sportiello ha una lesione al polpaccio che lo farà stare distante dal campo sino a dicembre.

Con questo elenco interminabile di defezioni, per Pioli dover mettere in piedi la squadra antiviola ha l’aspetto di un complicatissimo rebus enigmistico. Tra i pali dovrebbe stazionare Maignan, la linea difensiva a quattro sarà presidiata da Hernandez a destra e Calabria a sinistra a “cingere” i centrali Thiaw e Tomori, Rejnders e Krunic saranno i custodi del centrocampo con Pobega, Chukwueze in tre quarti con la possibile aggiunta del sedicenne Camarda a cui Pioli crede molto e Okafor in punta avanzata.

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Cristiano Comelli

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