Sarri:“Non siamo pronti per l’Europa, manca la mentalità”

Le parole di Sarri dopo l'eliminazione dalla Conference League

CLUJ-NAPOCA, ROMANIA - FEBRUARY 22: SS Lazio head coach Maurizio Sarri attends during the press conference ahead of their UEFA Europa Conference League knockout round play-off leg one match against CFR Cluj at on February 22, 2023 in Cluj-Napoca, Romania. (Photo by Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

La Lazio subisce un’altra rimonta dall’AZ Alkmaar e dice addio alla Conference League. Finisce così l’avventura europea dei biancocelesti, che a novembre erano già usciti dall’Europa League. In conferenza stampa ha parlato il tecnico Maurizio Sarri.

È andata come a Roma?

“Può essere che loro siano più forti di noi, oggi avevano più energie, vigore e aggressività. Noi siamo usciti sull’1-1 dalla partita, come se abbiamo smesso di crederci. Incomprensibile, mancavano 55 minuti e con un gol saremmo andati ai supplementari. La sensazione che ho avuto che la squadra abbia perso le speranze di passare il turno”.

I cambi in vista del derby o per dare una scossa stasera?

“Erano preventivati, si trattava di calciatori che hanno accumulato minuti negli ultimi mesi. Era difficile pensare di fargli fare 120 minuti, c’era la possibilità dei supplementari, la gara era 1-1, si voleva correre il rischio di fargli giocare 120 minuti. Era solo per quello”.

La Lazio ha vinto una trasferta in Europa delle ultime 18. Sono cambiati allenatori, giocatori e anche competizioni. Non è cambiato il livello della rosa?

“Può darsi questo, quello che ho notato io è che tutto l’ambiente ha meno energie nei confronti delle coppe, soprattutto della Conference. Giochiamo in stadi pieni, da noi no. L’interesse per la coppa è minore, la responsabilità è nostra, però sentiamo le vibrazioni dell’ambiente. Non è una giustificazione, strutturalmente forse ancora non siamo forse pronti per l’Europa”.

Come ne esce la Lazio a tre giorni dal derby?

“Esce sicuramente stanca mentalmente, fisicamente. Piena di acciacchi, è inevitabile. Dobbiamo arrivare alla prossima con un’energia nettamente diversa. Se non è possibile dal punto di vista fisico, va fatto dal punto di vista nervoso e mentale, non possiamo il derby come stasera. Vediamo se in due giorni si riesce a ricaricare le energie positive per esprimerci in modo diverso”.

Perché stasera la Lazio non è stata propositiva davanti visto che doveva recuperare?

“Io dopo la prima mezzora, dopo il pareggio, penso che la squadra ha smesso di crederci. Allora si va giù di energie. All’inizio avevo la sensazione che potessimo starci dentro fino alla fine. Sensazione che si è spenta a inizio secondo tempo. Stiamo parlando di giocatori che stanno giocando tanto, si perde brillantezza. Se la perde un difensore non se ne accorge nessuno, se la perde un attaccante se ne accorgono tutti”.

Cosa manca per acquisire una mentalità europea?

“Ci manca tutto. Le partite in Europa sono queste, c’è un’intensità superiore. Semplice considerazione: l’AZ ha l’Under 19, ha fatto cinque gol al Real. Può dire che hanno una base solidissima. Questo non vuol dire che tutti gli anni abbiano una squadra forte, ma incappano una generazione forte. Hanno una struttura, noi dobbiamo crescere su tutti i punti di vista. Mentale e fisico, nella capacità di giocare ogni 3 giorni e rimanere sui livelli buoni, senza sbalzi di rendimento. Ci manca tanto per essere competitivi in Europa. Ma prima bisogna cominciare a essere competitivi in Italia per tre o quattro anni di fila”.

Cataldi come sta?

“Aveva preso un brutto colpo al ginocchio, per diversi giorni è stato sofferente. Ieri ha fatto la prima seduta in cui l’ho visto in condizioni migliori, penso ce la possa fare”.