GENOA-CAGLIARI 2-2
8’ Marin su rig. (C), 12’ Frendrup (G), 59’ Miretti (G), 88’ Piccoli su rig. (C)
Patrick Vieira bagna il suo esordio sulla panchina del “Grifone” con un pareggio nel testa a testa salvezza contro il Cagliari. Entrambe le formazioni continuano così a viaggiare con gli stessi punti in classifica (11), momentaneamente a +2 sulla zona retrocessione. Il cambio di allenatore nel Genoa porta a un radicale cambiamento anche nell’assetto tattico: il francese schiera un 4-3-3. Nella nuova linea a quattro difensiva, trovano spazio Sabelli, Bani, Matturro e Martin. Per l’attacco Pinamonti vince il ballottaggio con Balotelli e ai suoi lati agiscono Zanoli a destra e Miretti a sinistra. Davide Nicola torna nella “sua” Genova, dove ha vestito i panni di giocatore prima e di tecnico poi, proponendo un Cagliari in versione 4-2-3-1: tra i pali viene confermato Sherri, mentre Piccoli è l’unico riferimento offensivo supportato dal trio Zortea, Gaetano e Luvumbo. Fischio d’inizio ed è subito bagarre: il cronometro segna l’ottavo minuto quando l’arbitro Sozza (grazie anche al check del Var) è costretto ad assegnare il penalty a favore dei sardi per un tocco di braccio in area di Thorsby sul colpo di testa di Mina. Dagli undici metri Marin spiazza Leali. Per il rumeno – reduce da un’ottima prestazione con la sua Nazionale, con doppietta annessa – si tratta della terza marcatura stagionale. I liguri, tuttavia, non demordono e riescono, anzi, a riprenderla subito: al 12’ Frendrup trafigge Sherri con un gran diagonale scagliato con il piede mancino. Genoa più manovriero, ma il Cagliari si difende con ordine. Miretti (di gran lunga Man of the Match della partita) sfiora il gol del sorpasso sull’assist di Badelj e poco dopo Leali compie una gran parata sul tentativo di Gaetano. Si va al riposo, dunque, su un giusto 1-1. Nella ripresa rientrano sul terreno di gioco gli stessi 22 della prima frazione e si ricomincia proprio dal confronto Leali-Gaetano, con il portiere della formazione di casa che chiude ancora una volta la saracinesca. Al 59’ è uno scatenato Miretti a portare in vantaggio il “Grifone”, servendosi di un assist al bacio di Thorsby. Proprio quando il match sembra però avviarsi verso il successo del Genoa, all’88’ viene concesso il secondo rigore in favore degli isolani per un fallo di Martin su Piccoli: dal dischetto, l’attaccante di Nicola non perdona. Nota a margine: Mario Balotelli trova spazio solo nei minuti di recupero in sostituzione di Pinamonti, davvero troppo poco per provare a dare una scossa alla sua nuova squadra.
COMO-FIORENTINA 0-2
20’ Adli, 68’ Kean
Ancora un passo in avanti, deciso, dei viola (oggi in completo rosso da trasferta) che grazie al quarto successo lontano dal “Franchi” raggiungono Atalanta ed Inter a quota 28, confermandosi in piena zona Champions (se la parola scudetto suscita ancora qualche sogno proibito). La seconda battuta d’arresto interna – dopo quella subìta contro la Lazio – blocca invece ulteriormente nei bassifondi la squadra di Cesc Fabregas, che adesso sarà attesa da due scontri diretti in chiave salvezza: contro Monza prima e Venezia poi. Ha una gran tenuta esterna la Fiorentina, che fuori casa non prende gol da metà settembre: dalla fine del primo tempo della gara contro l’Atalanta a Bergamo, per un totale di impermeabilità esterna che ormai sfiora i 500’. Una rete per tempo per la compagine guidata da Palladino: al 20’ la sblocca l’ex milanista Adli su sponda di Beltran; poi, nella ripresa, su assist da sinistra di Sottil, il tocco felpato e vincente del “solito” Kean. Anche per il ragazzo cresciuto nella Juve, una striscia positiva: griffa sempre con il suo nome il tabellino marcatori dei viola (ottavo centro).
TORINO-MONZA 1-1
60’ Masina (T), 63’ Djuric (M)
Termina fra i fischi della curva “Maratona” la gara dell’Olimpico Grande Torino, con la contestazione che prende di mira soprattutto la dirigenza con a capo il presidente Urbano Cairo e, in parte, anche la squadra. Nonostante granata e brianzoli siano tornati a fare punti, il risultato finale evidentemente non soddisfa i tifosi di casa. Primo tempo piuttosto bloccato, ma sono gli ospiti ad avere le occasioni migliori. Nella ripresa, la gara vive un sussulto nel giro di tre minuti: su azioni di calcio d’angolo, prima Masina porta avanti i suoi al 60’ e poi replica Djuric, sempre di testa, per i biancorossi. Torino all’assalto nel finale, ma senza esito. La compagine allenata da Vanoli sale a quota 15 punti, mentre quella di Alessandro Nesta lascia almeno provvisoriamente l’ultimo posto della classifica al Venezia (in campo nel posticipo di domani sera) e aggancia il Lecce a 9.