Copa America: Argentina e Cile volano in semifinale. Messi record, Vargas ne fa 4

Usa, Argentina, Colombia e Cile approdano alle semifinali, pesante la sconfitta del Messico che abbandona la coppa con un 7-0 sulle spalle, intanto imperversano le polemiche sul comitato organizzatore del torneo,accusato di aver commesso grossolani errori, nel tentativo di ricostruire quanto di bello fece USA 94

Archiviata la fase a gironi che ha offerto spettacolo e divertimento, grande attesa c’era per la disputa dei quarti di finale che senza dubbio non hanno deluso le aspettative. Ad aprire la tornata del terzultimo atto della Coppa America del Centenario, ci pensa il match tra i padroni di casa Stati Uniti ed Ecuador, gara conclusa 2-1 per la selezione statunitense, che grazie a tale successo, compie un’autentica impresa storica. Il brutto avvio di coppa culminato con la sconfitta per mano della Colombia, non lascia presagire nulla di buono, invece i ragazzi di Klinsmann, contro Costa Rica, Paraguay ed Ecuador, hanno dimostrato di esserci e di poter dire la loro. Il successo statunitense porta la firma di Clint Dempsey che al 22’ su assist di Jones, firma il momentaneo 1-0, per poi offrire a Zardes l’assist che vale il 2-0, prima di abbandonare il campo dolorante. Delude invece l’Ecuador, che si sveglia solo nella mezz’ora finale quando, in 10 contro 10 per le espulsioni di Antonio Valencia e Jones, accorcia le distanze con Arroyo al 74’, divorandosi il pareggio con due clamorosi errori sotto porta. Cosi gli Usa ringraziano e volano in semifinale, dove incontreranno l’Argentina che fino a questo momento ha avuto un percorso netto,deciso e preciso, infatti dopo aver chiuso il Gruppo D in testa con ben 9 punti conquistati su tre gare giocate,anche nei quarti contro il Venezuela, l’Abiceleste non ha avuto alcun problema. Dopo solo 8 minuti Messi serve Higuain, l’attaccante del Napoli ringrazia e realizza il momentaneo 1-0,trascorrono 20 minuti ed al 28’il Pipita sfrutta a dovere un retropassaggio abbastanza sconsiderato di Figuera, la punta del Napoli non ci pensa due volte fissando il risultato sul 2-0. A fine primo tempo su calcio di rigore il Venezuela potrebbe riapre il match, ma dagli undici metri Seijas sbaglia, cosi al 60’ Messi servito da Gaitan, firma il 2-0. La Vinotino tenta la reazione ed al 70’ su assist di Guerra, Rondon realizza il 3-1, ma solo un minuto più tardi Messi serve Lamela e l’ex Roma, realizza il definitivo 4-1, che consente all’Argentina di volare in semifinale.

Quarti di finale da incubo per il Messico, la tricolor pur contando sul sostegno del pubblico amico (tantissimi sono i messicani presenti in Usa), contro il Cile con cui aveva già vinto in due occasioni, e pareggiato altre due volte, non riesce a ripetersi venendo superata con un tennistico 7-0. Ben 4 le marcature realizzate dall’ex Napoli, Vargas a cui si sono aggiunte la doppietta di Puch e la rete di Sanchez, dunque niente semifinale per il Messico, che non solo ha deluso i proprio sostenitori, ma anche la Concacaf che ora potrà contare solo sugli USA. A chiudere il quadro ci pensa il match tra Perù e Colombia, partita noiosissima che non vale il prezzo dei biglietti per giunta anche carissimi, con uno stadio esaurito con circa 79.194 spettatori. Il match offre realmente poco, con appena due tiri in porta e pochissime occasioni, così, il verdetto di questo quarto di finale viene deciso ai rigori. Dal dischetto a spuntarla sono i Cafeteros grazie alle reti del solito Rodriguez, che dall’inizio del torneo ad oggi ha realizzato ben tre calci di rigore, seguito da Cuadrado, Moreno e Perez, fatali per il Perù gli errori di Trauco e Cueva, che ne hanno determinato l’eliminazione.

Ma nonostante la fase a gironi abbia offerto spettacolo, cosi come i quarti di finale, intorno alla Coppa America del Centenario non sono mancate le polemiche, soprattutto riguardanti l’organizzazione che secondo molti esperti, ha palesato delle evidenti falle come: inni errati e bandiere sbagliate nel caso di Uruguay e Cile, ma far discutere in più di un’occasione sono state le misure di sicurezza, cosa di cui è stata soprattutto l’Argentina a lamentarsi. Infatti non appena l’Abiceleste è arrivata a Chicago, Messi è assalito da un gruppo di tifosi, altra lamentela riguarda i lunghi spostamenti fatti da una costa all’altra, a cui è andato ad aggiungersi il fattore climatico. Alcune gare si sono disputate in Florida con temperature soffocanti, che secondo molti esperti hanno inevitabilmente condizionato rendimento e prestazioni in campo, i quali però hanno dimenticato che la finale dei Mondiali del 94’ si giocò a Pasadena in California alle 13 ora locale, con una temperatura di 40 grandi cosa che avviene anche in Gold Cup,ma mai nessuno si è lamentato di ciò. A tale quadro che senza dubbio ha lasciato in molti stupiti, essendo gli USA una formidabile macchina organizzatrice, sono andate ad aggiungersi le numerose sviste arbitrali, a differenza di quanto proclamato alla vigilia dagli organizzatori, che avevano garantito che l’edizione del Centenario, sarebbe stata quella più tecnologica di sempre, grazie all’utilizzo della gol line technology. Ma ciò non è bastato per impedire degli errori anche abbastanza marchiani, come il gol regolare ma non convalidato all’Ecuador contro il Brasile, stessa sorte anche per la nazionale carioca, eliminata dal torneo dal Perù, che grazie ad un gol di mano realizzato da Ruidiaz.

Ad un clima già abbastanza arroventato, sono adante ad aggiungersi le parole al veleno del Presidente della federazione uruguayana che ha dichiarato “Giocare negli Stati Uniti è stato un grave errore, questa Coppa America è una farsa, chiaramente confezionata per far vincere il Messico”, ha tuonato il presidente della federazione, smetito qualche ora dopo con la pesante eliminazione della Tricolor. A concludere il quadro è stato il poco interesse da parte del pubblico, tranne che per le gare in cui impegnate erano: Usa, Messico e Argentina, i restanti match hanno visto i grandissimi e bellissimi stati statunitensi quasi vuoti, a dispetto di quanto dichiarato dal comitato organizzatore “Sarà una Coppa America indimenticabile”, convinto di risvegliare nel pubblico statunitense quell’entusiasmo, che manifestò durante i Mondiali del 1994. Invece, i dati dicono che fino ad oggi le cifre sono totalmente lontane, rispetto a quanto previsto, meno di un terzo delle 24 partite disputate nella prima fase, ha fatto registrare un pubblico superiore ai 50 mila spettatori. Secondo alcuni esperti la colpa di ciò non sarebbe solo nell’interesse del popolo statunitense( cosa poi non dimostrata, visto che nel fine settimana durante le gare di MLS gli stadi sono tutti pieni, ma va anche sottolineato che gare tra due nazionali come: Costa Rica – Paraguay, potrebbero interessare poco al popolo statunitense), ma nell’elevato prezzo dei biglietti che oscilla tra 100 e i 300 dollari. Archiviati anche i quarti di finale, tra polemiche e gare spettacolari, l’attenzione ora si concentra tutta sulle semifinali, ad aprire ci penserà il big match tra gli Usa e l’Argentina, tra le due formazioni esiste un solo precedente risalente al 27 marzo 2011, gara conclusa con il risultato di 1-1. Certo rispetto a quel match ora la posta in palio è altra, ma se sulla carta l’Argentina è senza dubbio favorita, in campo non sarà la stessa cosa perché i ragazzi di Jurgen Klinsmann sicuramente daranno tutto, senza dimenticare che anche gli Usa possono contare su giocatori dotati di buona tecnica. Dunque per Messi ed Higuain, contro gli Usa non sarà proprio una passeggiata, gara dunque tutta da seguire perché si preannuncia e decisamente entusiasmante. A chiudere il quadro delle semifinali ci penserà la gara tra Colombia e Cile, match anche questo che si preannuncia arroventato e tutto da seguire.

Davide Piteo

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Redazione

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