Derby alla Roma, Inter e Fiorentina comandano. Risalgono Milan e Juventus

Domenica spettacolare in Serie A, con 16 gol messi a segno e tante emozioni. Doppio successo esterno per le due prime della classe, rispettivamente su Torino e Sampdoria. Tre punti anche per la Roma, che si aggiudica il derby della Capitale: Lazio annichilita sotto i colpi di Dzeko e Gervinho; vince pure il Napoli, che ringrazia ancora il ‘Pipita’ Higuain; prosegue la rincorsa della Juventus, ora 7a in classifica dopo il successo al Castellani sull’Empoli: 1-3 in rimonta. Ancora bene il Sassuolo (1-0 al Carpi); il Palermo (1-0 al ChievoVerona) ritrova il successo tra le mura amiche; pari tra Frosinone e Genoa.

12^ turno di Serie A con ben 8 sfide domenicali; la giornata si apre all’Olimpico di Torino, dove l’Inter di Roberto Mancini passa 1-0 contro il Torino, grazie alla prima rete nel massimo campionato italiano di Geoffrey Kondogbia; l’ex centrocampista del Monaco è bravo, al 31’ minuto, all’interno dell’area di rigore granata ad anticipare tutti sugli sviluppi di un calcio piazzato dalla sinistra, e a infilare di piatto al volo, dopo il mancato intervento di testa di Murillo. Per i nerazzurri settima vittoria stagionale con il minimo scarto, la terza consecutiva, e primato in classifica conservato a quota 27 punti, in coabitazione con la Fiorentina; i viola di Paulo Sousa, tengono, infatti, il ritmo dei meneghini andando a vincere a Genova contro la Sampdoria; a Marassi, i toscani dominano il primo tempo e sono in vantaggio già al 10’ grazie al calcio di rigore trasformato da Josip Ilicic, assegnato giustamente dall’arbitro Russo, per un netto fallo di mano di Zukanovic. Nella ripresa arriva, poi, anche lo 0-2, che chiude la partita: stupenda combinazione tra Ilicic e Kalinic, con quest’ultimo che deve soltanto appoggiare a porta sguarnita il pallone servitogli dall’ex Palermo.

Resta in scia la Roma di Rudi Garcia, che fa suo l’attesissimo derby della Capitale contro la Lazio; in un clima surreale, senza i tifosi nelle due curve, i giallorossi s’impongono per 2-0; l’episodio decisivo che cambia, inevitabilmente, le sorti del match, si materializza già al 9o minuto della prima frazione: Gentiletti ferma con un netto fallo Dzeko, lanciato verso la porta di Marchetti; Tagliavento vede bene il fallo, ma calcola male il punto in cui questo avviene: il direttore di gara, infatti, giudica l’entrata del difensore di Pioli in area di rigore (in realtà è leggermente fuori dai sedici metri biancocelesti) ed erroneamente concede alla Roma il penalty; dagli undici metri si presenta lo stesso Dzeko, che non sbaglia e fa 1-0. La Lazio accusa il colpo, poi si sveglia e al 26’ coglie una clamorosa traversa con Felipe Anderson. Il conto dei legni lo pareggia Nainggolan, che a cinque minuti dal 45’ centra il palo con un bel diagonale. Nel secondo tempo le aquile pungono poco; al 62’, Gervinho se ne va in contropiede e conclude la sua fuga con il 2-0, che spegne ogni residua speranza laziale di rimettere in piedi la partita. L’ultimo sussulto è per una grande occasione, a 90’ da poco scoccato, per Miro Klose, che da due passi alza alto sopra la traversa. Vince così la squadra di Garcia, che sale a 26 punti, a -1 dalla vetta; per la Lazio, invece, terzo KO consecutivo.

Mantiene il mirino puntato sulle zone altissime della graduatoria il Napoli di Maurizio Sarri: al San Paolo l’Udinese deve sottomettersi allo strapotere fisico e tecnico del ‘Pipita’ Higuain, ancora una volta determinante per le sorti dei partenopei. La sfida, infatti, termina 1-0 per i campani, grazie al 9o gol stagionale dell’ex attaccante del Real Madrid; gli azzurri sono ora terzi con 25 punti a -2 dal primo posto. Prosegue veloce la risalita in classifica della Juventus di Max Allegri, che sale al 7o posto dopo la seconda vittoria consecutiva in campionato, ottenuta al “Castellani” di Empoli, ai danni degli azzurri di Giampaolo. I padroni di casa iniziano meglio e al 19’ mettono la testa avanti con Maccarone, che batte Buffon con un velenoso destro rasoterra in diagonale. Per Big-Mac terzo centro in questa stagione. La reazione dei Campioni d’Italia è veemente: nel giro di pochi minuti, prima dell’intervallo, i bianconeri prima pareggiano con Mario Mandzukic, rapace in area a superare in estirada Skorupski, e poi completano la rimonta: l’1-2 è di Patrice Evra; l’esterno francese ex Manchester United prende l’ascensore su cross dalla bandierina di Cuadrado e incorna di testa infilando alle spalle dell’estremo difensore toscano. Nel secondo tempo Madama chiude definitivamente i conti a sei dalla fine con il 5o gol in Serie A quest’anno di Paulo Dybala. Juve ora a quota 18 punti, a -9 dalla coppia di vertice.

Non si ferma la corsa del Sassuolo, che al Mapei Stadium stende, nel derby emiliano-romagnolo, il Carpi del nuovo/vecchio allenatore Castori, richiamato in settimana al posto di Sannino, che lo aveva a sua volta sostituito meno di un mese fa. I neroverdi vincono 1-0; decide la sfida Nicola Sansone, dopo un bell’assist in area di rigore ospite di Domenico Berardi. Di Francesco, così, prosegue il suo momento magico: il Sassuolo è ora quinto in classifica con 22 punti conquistati sui 36 finora a disposizione. Bella partita al Matusa di Frosinone, tra i gialloblù di Stellone e il Genoa di Giampiero Gasperini: finisce 2-2; all’inizio meglio i liguri, che passano vantaggio con Pavoletti; super azione sulla fascia destra di Lazovic, che dopo una poderosa cavalcata serve in mezzo l’attaccante numero 19 del Grifone, perfetto nell’occasione ad anticipare la difesa ciociara e a infilare alle spalle di Zappino; per lui 4a rete in stagione; la risposta dei padroni di casa non si lascia attendere e a stretto giro di posta arriva il pari; la rete dell’1-1 porta la firma di Blanchard, che da terra s’inventa una clamorosa rovesciata che lascia di stucco Perin e tutta la difesa rossoblù. Il Frosinone non si accontenta, e prima dell’intervallo, ribalta il punteggio: ci pensa Diakitè, lesto a trasformare in gol un assist, piuttosto casuale, ancora una volta di Blanchard. All’exploit dei due centrali difensivi laziali, risponde nella ripresa Gapke, che si fa trovare pronto, a un quarto d’ora dalla fine, sull’assist dalla destra, anche in questo caso, di Lazovic; è il gol che spartisce salomonicamente la posta in palio, 1 punto a testa e tutti soddisfatti.

Conquista tre punti fondamentali al “Barbera” il Palermo di Iachini, che vince 1-0 contro il ChievoVerona; i rosanero devono ringraziare Alberto Giardino, match-winner di giornata con una bella zuccata sotto misura su sponda di Andelkovic, sugli sviluppi di un corner dalla sinistra. I siciliani tornano al successo in casa che mancava da agosto e si portano così a quota 14 punti in graduatoria.
La Serie A si prende ora una pausa: la prossima settimana non si gioca, c’è la sosta per le nazionali. Si riprende sabato 21 novembre con Bologna-Roma e Juventus-Milan.

PIERLUIGI DE ASCENTIIS

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Redazione

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