Coppa Italia: Milan in caduta libera, Lazio in semifinale!

barra22Tre giorni dopo nulla è cambiato. Dopo i tre punti in campionato messi in tasca all’Olimpico sabato sera, la Lazio batte il Milan anche a San Siro, e stacca il biglietto per la semifinale di Coppa Italia. A decidere la sfida è il rigore di Biglia trasformato nei minuti finali del primo tempo, e forse la chiave del momento no dei rossoneri è tutta lì, in quell’intervento scomposto del giovane Albertazzi che, toccando ingenuamente la palla con il braccio sullo spiovente di Radu, induce l’arbitro Rocchi ad indicare il dischetto.

barra22di Lorenzo Billi

Il colpo è durissimo da digerire, ma prima e dopo il gol biancoceleste il Milan è poca cosa. Troppo evidente la fragilità dei rossoneri, che nella ripresa non riescono nemmeno a sfruttare la superiora numerica: Cana infatti negli ultimi cinque minuti della prima frazione rimedia due cartellini gialli, costringendo Pioli nell’intervallo ad inserire Novaretti per il giovane Cataldi, ma nonostante l’uomo in più la formazione di Inzaghi non riesce a mettere alle corde la Lazio. Anzi, sono proprio i biancocelesti a rendersi pericolosi con Keita, che a poco meno di quindici minuti dal novantesimo colpisce in pieno il palo dopo una splendida azione di contropiede orchestrata da Klose e Parolo.

Il Milan recrimina per due episodi che hanno strozzato in gola ad Inzaghi l’urlo per la gioia del gol, ma sia in occasione della spendila girata di Pazzini poco prima del 25esimo (vanificata da un tocco di mano dell’attaccante rossonero), sia quando Cerci viene fermato in posizione di fuorigioco millimetrica nei minuti finali, Rocchi e il suo assistente vedono bene e non si può nemmeno parlare di reti annullate visto che il fischio del direttore di gara arriva prima delle conclusioni dei due attaccanti del Milan.

Nei minuti di recupero poi è ancora la Lazio a sfiorare il gol del 2-0, sempre con Keita, ma la conclusione dell’attaccante biancoceleste, arrivato ai sedici metri dopo una lunga galoppata centrale, va fuori di poco. Pochi secondi dopo invece, arriva il momento della contestazione dei (pochi) tifosi rossoneri, nei confronti di una squadra apparsa ancora una volta senza una idea di gioco, senza un filo conduttore logico in mezzo al campo, ma soprattutto senza segnali di reazione dopo le ultime prestazioni a dir poco grigie. A nulla è servito l’ingresso in campo nella ripresa del nuovo acquisto Suso, così come neanche Honda e Van Ginkel (subentrati a Muntari e Poli) sono riusciti ad imprimere il proprio marchio alla partita, e se anche Galliani lascia la tribuna quando ancora manca una manciata di minuti al novantesimo, allora per il Diavolo rossonero è davvero notte fonda.

Dall’altra parte invece, merita tanti complimenti la squadra di Pioli, dimostratasi più spigliata, più compatta, più squadra insomma, e anche se ha dovuto fare i conti con l’ennesimo infortunio (il nuovo arrivato Mauricio nella ripresa ha dovuto lasciare il posto a Basta dopo aver ricevuto un colpo fortuito al costato da parte del portiere Berisha in uscita), ha saputo tenere bene il campo anche in dieci contro undici, grazie alla brillantezza di un Biglia formato mondiale e alla lucidità con cui Parolo, insieme a Keita e Onazi, ha saputo mandare costantemente fuori giri la linea mediana rossonera. Complimenti alla Lazio quindi, al Milan invece non rimane che riflettere a fondo sul proprio futuro.

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Redazione

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