Tra Roma e Milan vince la paura. Colpo della Lazio che espugna Firenze

Nei tre anticipi che aprono l’ultima giornata di andata del campionato di Serie A colpo gobbo della Lazio, corsara al “Franchi” di Firenze, dove i biancocelesti travolgono la Fiorentina di Sousa con un roboante 1-3; tre punti anche per il Carpi, che supera in casa l’Udinese (2-1). In serata parità tra Roma e Milan: Rudiger illude i giallorossi, Kucka fa 1-1 e salva la panchina di Mihajlovic.

CARPI-UDINESE 2-1 (26’ PT PASCIUTI, 25’ ST LOLLO, 27’ ST ZAPATA) – Tre anticipi per la 19.a giornata del campionato di Serie A, l’ultima del girone di andata; ad aprire le danze la sfida del “Braglia” di Modena tra Carpi e Udinese; per l’occasione Castori si affida all’ormai consueto 4-4-1-1: senza Borriello, che pare oramai destinato all’addio, il titolare in avanti è Jerry Mbakogu, autentico trascinatore degli emiliani lo scorso anno nella trionfale cavalcata in cadetteria; alle sue spalle gioca Lollo; dall’altra parte, per i bianconeri friulani di Mister Colantuono, 3-5-2, con Di Natale in panchina e Perica titolare al fianco dell’inamovibile Théréau in attacco.

Primi minuti, tutto sommato, favorevoli agli ospiti, anche se la prima vera chance della gara capita a Cristian Zaccardo, che al 18.o minuto riceve bene la sponda di Mbakoku, ma davanti a Karnezis non riesce a concretizzare. Da lì in avanti i padroni di casa prendono coraggio e al 26.o passano meritatamente in vantaggio: assist perfetto di Bianco per Pasciuti, che stacca benissimo e insacca alla destra dell’incolpevole Karnezis: Carpi 1, Udinese 0; per Pasciuti giornata storica: con questa rete il centrocampista toscano ha segnato con la maglia del Carpi in tutte le serie, dalla D alla A! La reazione bianconera stenta a decollare, merito soprattutto di un Carpi davvero ben organizzato e ben messo in campo; al 33.o nuova occasione per la neopromossa, con Letizia: la conclusione da fuori del numero 3 biancorosso esce di pochissimo a lato della porta difesa dall’estremo difensore bianconero. La supremazia dei ragazzi di Castori nella prima frazione trova riscontro anche nella ripresa, quando a venti dalla fine arriva la rete del raddoppio: Lasagna s’incunea in area di rigore, prima di appoggiare all’indietro in direzione di Lollo, che di gran carriera accorre e fa 2-0. A quel punto sembra fatta per i romagnoli, se non fosse per Zapata che appena due minuti più tardi, sugli sviluppi di un calcio piazzato, è lesto ad approfittare di una disattenzione in marcatura della difesa di casa e a riaprire la partita. 2-1. Le zebre friulane allora iniziano a credere alla rimonta, così spostano il baricentro in avanti; l’apice del forcing ospite si materializza a sette dalla fine, con Badu, che in seguito ad una mischia all’interno dei sedici metri biancorossi, colpisce il palo. Nel finale Lasagna in contropiede si divora il 3-1 che chiuderebbe definitivamente i conti, ma poco importa: il Carpi vince 2-1 e, in attesa delle gare di domani, si issa a -2 dalla zona salvezza; per l’Udinese sconfitta pesante.

FIORENTINA-LAZIO 1-3 (46’ PT KEITA, 47’ ST MILINKOVIC-SAVIC, 48’ ST RONCAGLIA, 51’ ST FELIPE ANDERSON) – Il secondo anticipo del sabato del massimo campionato va in scena all’”Artemio Franchi” di Firenze, dove si affrontano la Fiorentina di Paulo Sousa e la Lazio di Stefano Pioli; reduce dalla vittoria esterna in casa del Palermo la Viola si presenta col classico 3-4-3: con Ilicic in panchina e Bernardeschi ancora squalificato, in attacco dall’inizio ci sono Fernandez, Kalinic e Borja Valero; in mediana opportunità dal primo minuto per Kuba Blaszczykowski; Pioli, da par sua, opta per un propositivo 4-3-3, con un tridente offensivo scintillante: con Djordjevic punta centrale, ci sono Candreva da una parte, Keita Baldé dall’altra.

Primi minuti da incubo per gli ospiti, con i viola due volte vicini al vantaggio: al 3.o minuto gran sgroppata di Marcos Alonso, che serve benissimo in mezzo Kalinic; il croato si allunga in scivolata, Berisha ci mette una pezza; sessanta secondi più tardi calcio di punizione velenoso di Mati, Berisha immobile, può limitarsi a soffiare: gli va di lusso, la sfera sfiora l’incrocio dei pali e si spegne sul fondo. La risposta biancoceleste arriva a cavallo della mezz’ora, con un doppia occasione: al 28.o clamorosa palla persa dai padroni di casa, Djordjevic tocca per Milinkovic-Savic che conclude col destro, ma non trova lo specchio della porta. Al 32.o, ancora Savic pericolosissimo di testa, Astori salva giusto in tempo sulla linea di porta. Gli ospiti prendono decisamente in mano il controllo della partita, e durante il primo dei minuti di recupero passano: azione rapida dei ragazzi di Pioli, Djordjevic serve benissimo Keita, che controlla, entra in area di rigore e fulmina Tatarusanu. All’intervallo Fiorentina 0, Lazio 1. Nel secondo tempo gli aquilotti ricominciano da dove si erano interrotti: ci prova Candreva, al 56.o, fuori; Sousa, allora, a un quarto d’ora dal termine si gioca la carta Rossi: Pepito appena entrato ci prova subito, col mancino, ma la sua conclusione viene respinta dall’estremo biancoceleste; al 76.o chance di testa per Kalinic: Hoedt pone rimedio, deviando in corner. Nel finale succede di tutto e di più: Matri si divora lo 0-2 all’86.o imbeccato magistralmente da Candreva, due minuti dopo Berisha risponde con un mezzo miracolo al sinistro potente di Rossi; è niente, tuttavia, rispetto a ciò che che accade nei minuti di extra time (6) concessi dal direttore di gara: al 92.o la Lazio raddoppia, con Savic, caparbio e fortunato a vincere due rimpalli prima di concludere benissimo col sinistro; al 94.o, i toscani, un po’ a sorpresa la riaprono subito, con Roncaglia, ma al 96.o minuto, Felipe Anderson, appena entrato, fa tris e certifica la vittoria esterna della truppa di Pioli. Finisce dunque 1-3: con questi tre punti i biancocelesti volano a quota 27 punti in classifica, la Viola resta inchiodata a 38.

ROMA-MILAN 1-1 (4’ PT RUDIGER, 5’ ST KUCKA) – Archiviate le sfide pomeridiane, è tempo di spostare l’attenzione sullo “Stadio Olimpico” di Roma, teatro dell’ultimo anticipo di questo sabato, il match tra la Roma e il Milan. Per la sfida ai rossoneri Garcia sceglie il 4-3-3, varando un inedito tridente offensivo, con Sadiq e Falqué insieme a Gervinho; Salah e il di nuovo disponibile Totti siedono in panchina. Per Mihajlovic, invece, 4-4-2, con la coppia d’attacco Luiz Adriano-Bacca titolare dal primo minuto.

I giallorossi partono decisamente meglio e costringono agli straordinari Donnarumma, specialmente sul giovanissimo Sadiq, autentico mattatore dell’avvio devastante dei padroni di casa; la grande partenza dei ragazzi di Garcia si concretizza al 4.o minuto, quando arriva la rete dell’1-0: calcio di punizione dalla trequarti battuta, al solito, benissimo da Pjanic, Rudiger in area di rigore giganteggia e di testa insacca alle spalle dell’estremo rossonero. L’ex difensore del Leverkusen sui calci piazzati è un incubo per la difesa meneghina: al 20.o minuto il tedesco, in tuffo sugli sviluppi di un corner battuto nuovamente da Pjanic, colpisce ancora alla grande di testa, Donnarumma devia sulla traversa la palla del 2-0. Nella prima frazione la Roma domina in lungo e in largo, nella ripresa, invece, la gara cambia completamente volto: pare lo stesso copione del primo tempo, ad attori invertiti; al 50.o minuto, Honda disegna un perfetto cross per la testa di Kucka, che sovrasta Florenzi e realizza il pari. Sarà lo stesso polacco ex Genoa a divorarsi poco più tardi una clamorosa opportunità per l’1-2: Rudiger perde una palla suicida sulla pressione di Boateng, che crossa dalla sinistra, dopo la finta di Bacca, tiro a botta sicura di Kucka che non trova la porta da posizione favorevolissima. Al minuto 64 altra enorme chance per gli ospiti, stavolta con Bacca: su un perfetto appoggio filtrante di Bonaventura, l’ex attaccante del Siviglia rientra sul destro e calcia, con Szczesny praticamente battuto, la sfera incoccia sulla traversa e si perde sul fondo. Nel finale con la stanchezza a farla da padrone c’è tempo per il ritorno in campo di Capitan Francesco Totti, dopo tre mesi e mezzo di stop; il punteggio, comunque, non cambia più: Roma-Milan termina 1-1; per i rossoneri un punto che fa morale e classifica, per i giallorossi i fischi, assordanti, di un Olimpico deluso.

Pierluigi de Ascentiis

Avatar
Redazione

Notizie sport in tempo reale, Calcio, Serie A, Serie B, Premier League, Liga, Bundesliga e molto altro.