Il Palermo soffre ma resta in Serie A, Carpi in B! La Lazio saluta Klose

Il Palermo si salva, il Carpi retrocede; è questo, duro e crudo, l’ultimo verdetto della Serie A 2015/2016, che si chiude con un’ultima domenica da cardiopalmo; i biancorossi superano alla Dacia Arena l’Udinese (1-2) ma non basta: in virtù del 3-2 rifilato al Verona a rimanere in massima serie sono i siciliani di Ballardini. Addio con gol per Totò Di Natale e per Miro Klose, autore del gol del 2-4 che rende meno amara la sconfitta interna della Lazio per mano della Fiorentina di Paulo Sousa. Bene Atalanta ed Empoli, senza gol Chievo-Bologna.

Bella, avvincente ed emozionante fino all’ultimo secondo: la Serie A edizione 2015/2016 si congeda con un’ultima giornata, semplicemente, scoppiettante. L’ultimo verdetto dell’anno sorride al Palermo di Davide Ballardini, che grazie al successo per 3-2 sull’Hellas Verona conquista l’ultimo posto utile per salvare la categoria ed evitare, così, quella che sarebbe stata una clamorosa retrocessione; al Barbera succede di tutto e di più: al 28’ Franco Vàzquez porta in vantaggio i siciliani, con un sinistro tutt’altro che irresistibile, su cui, però, Gollini non può nulla; la reazione scaligera al gol subìto è veemente: ne vengono fuori un dominio territoriale pressoché totale e due pali, con annesso doppio miracolo di Sorrentino. La tenacia e la sportività gialloblù vengono premiate a inizio ripresa dalla rete che livella a uno il risultato, realizzata da Federico Viviani (bel diagonale rasoterra da posizione molto defilata); la soddisfazione ospite e la consequenziale gioia del costantemente collegato mondo Carpi, durano però, appena tre minuti, tanto basta a Enzo Maresca per riportare avanti i suoi, con una perfetta spizzata sugli sviluppi di un corner, che lascia di stucco il non irreprensibile Gollini. La tensione siciliana pare sciogliersi definitivamente al 64’ minuto, quando Alberto Gilardino infila di testa il 3-1, sfruttando al meglio un perfetto assist dalla sinistra di Rispoli; pare, perché dopo il 3-2 di Pisano, al Barbera tocca vivere i minuti finali praticamente in apnea, in un surreale silenzio generale. Il punteggio, comunque, non cambia più e al triplice fischio la festa può esplodere senza freni: il Palermo aggancia quota 39 punti in graduatoria e resta in massima serie!

La vittoria rosanero rende, dunque, inutile la gagliarda e vincente performance offerta dal Carpi di Castori al cospetto dell’Udinese di Gigi De Canio; alla Dacia Arena fa tutto Simone Verdi, autore dell’uno-due che decide la sfida a cavallo tra 36’ e il 38’ minuto del primo tempo: il 10 biancorosso prima trasforma il penalty assegnato da Mazzoleni per fallo su Lasagna, poi completa l’opera scherzando la difesa friulana e depositando alle spalle dell’estremo bianconero, con un chirurgico mancino sotto la traversa; non incide più di tanto sul peso specifico del risultato, ma possiede grandissimo valore simbolico, il gol della bandiera degli zebrati, firmato nel giorno dell’addio, e dopo appena un minuto dal suo ingresso in campo, da Totò Di Natale. 1-2 il finale, dunque, col nuovo Friuli in festa, nonostante il risultato, per salutare nei migliore dei modi anche Pasquale e Domizzi, pure loro, come Di Natale, all’ultima presenza in maglia bianconera.

È un ultimo turno decisamente positivo per la Fiorentina di Paulo Sousa, che chiude regalandosi un’allegra scorribanda allo Stadio Olimpico di Roma: con la Lazio finisce 2-4; e dire che per i Viola la serata inizia malissimo, con Lulic che, dopo appena tre minuti, porta avanti i suoi con una stratosferica conclusione in controbalzo che s’infila di giustezza all’incrocio dei pali; incassato lo schiaffo iniziale e messo alle spalle un approccio al match che definire inadeguato è poco, i toscani ribaltano completamente le sorti della sfida; al 31’ minuto, infatti, arriva il pari firmato da Vecino, poi prima dell’intervallo si materializzano anche la rete del sorpasso, di Bernardeschi al 40’, ottimamente assistito nell’occasione da Tello, e quella dell’1-3, firmata dallo stesso canterano ex Barcellona (cinque minuti più tardi), a cui il 10 restituisce il favore ricevuto poco prima. Nella ripresa Vecino pennella per la sua doppietta personale, prima del 2-4 di Miro Klose; anche per il tedesco addio con gol: dopo cinque stagioni termina così la sua esperienza italiana in maglia biancoceleste.

Nel tardo pomeriggio, mentre Chievo e Bologna chiudono la loro stagione con un pareggio a reti bianche, festeggia l’Empoli di Marco Giampaolo, che completa la sua annata di altissimo profilo sbarazzandosi senza troppa fatica del Torino di Giampiero Ventura; al Castellani, i padroni di casa la sbloccano nel primo tempo con una gran botta dalla distanza di Big Mac Maccarone; nella ripresa Zielinski fa 2-0 al termine di una stupenda azione personale prima della zuccata di Obi, utile soltanto ai fanatici delle statistiche. Con questi tre punti gli azzurri del tecnico abruzzese chiudono al 10/o posto della classifica, per i granata, invece, ennesima prestazione negativa all’interno dell’ennesima stagione anonima.

Finisce 2-1 anche Genoa-Atalanta, con gli orobici corsari a Marassi; succede tutto nella seconda frazione, quando al 52’ i nerazzurri mettono la testa avanti con D’Alessandro; sei minuti più tardi Pavoletti fa 14 in stagione, poi a otto dalla fine, la difesa di casa si perde Kurtic, cosicché di rapina, all’interno dell’area di rigore rossoblù, il centravanti bergamasco possa insaccare indisturbato alle spalle di Lamanna.

Il massimo campionato cala così il sipario e va in vacanza, ma amici di Football Magazine non disperate: in fondo tra un Europeo e una Coppa America mancano solo 98 giorni al fischio d’inizio della nuova stagione!

Pierluigi de Ascentiis

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