Road to Brasil: Grecia

Dopo il successo in Portogallo ottenuto 10 anni fa esatti, ora la nazionale greca in quella che fu colonia portoghese cerca un nuovo successo, sfruttando la strana alchimia che ha  con tale terra

Il cammino verso Brasile 2014, continua ancora in suolo europeo e lo fa in terra greca, raccontando della Nazionale ellenica ex campione d’Europa. Nonostante possa vantare solo tre partecipazioni ai Mondiali (1994, 2010 e 2014) e quattro agli Europei (1980, 2004, 2008 e 2012), la nazionale ha in palmarès il titolo di Campione d’Europa, conquistato in Portogallo nel 2004 contro ogni pronostico: la vittoria finale greca era quotata addirittura 1 a 150. Il capitano della selezione è il centrocampista Giorgos Karagounis, che è anche il giocatore con più presenze in nazionale, ma senza dubbio il bomber di tutti i tempi è Nikos Anastopoulos, autore di 29 gol in 73 presenze dal 1977 al 1988. La prima partecipazione della Grecia ad un torneo di primo piano risale agli Europei 1980, dove la squadra allenata da Alketas Panagoulias era giunta vincendo il girone di qualificazione contro avversarie molto quotate, URSS e Ungheria.

 La formazione ellenica, però, è eliminata al primo turno classificandosi ultima nel proprio girone, dopo aver perso con l’Paesi Bassi (1-0), la Cecoslovacchia (3-1) e pareggiato l’ultima gara con la Germania Ovest (0-0) (futura vincitrice del torneo). Dopo tale partecipazione si verifica una lunga assenza dal palcoscenico internazionale di rilievo, che viene interrotta con la qualificazione ai Mondiali di USA 1994.

La Grecia ci arriva arrivando prima nel proprio girone di qualificazione, superando all’ultima giornata la Russia (anch’essa qualificata) e non patendo alcuna sconfitta. L’allenatore è dal 1992 Alketas Panagoulias, già CT della nazionale nei periodi 1973-1976 e 1977-1981. Ancora una volta nella fase finale le cose per i greci vanno male. Il bilancio, in quell’occasione, è disastroso, con tre sconfitte in altrettante gare disputate, zero gol segnati e 10 subiti (4-0 da Argentina e Bulgaria, 2-0 dalla Nigeria).

Tutti i giocatori greci convocati per quella rassegna scesero in campo, compresi i tre portieri. Si tratta di un’eventualità piuttosto rara. Fallite le qualificazioni per Euro 1996 (terza nel girone di qualificazione dietro Russia e Scozia) e per i mondiali del 1998 (terza dopo aver pareggiato 0-0 contro la Croazia seconda all’ultimo turno, rimanendo un punto dietro i croati), la Grecia fallì anche la qualificazione a Euro 2000 (altro terzo posto) e ai mondiali del 2002 (quarto posto nel girone di qualificazione). L’allenatore Vasilis Daniil fu rimpiazzato dall’esperto tedesco Otto Rehhagel.

 La prima partita importante vinta a livello di manifestazioni tra Nazionali di calcio è stato il primo match dell’Europeo 2004 (12 giugno 2004, Grecia-Portogallo 2-1). La Grecia ha poi proseguito il suo cammino nella competizione eliminando con due 1-0 consecutivi prima i campioni in carica della Francia nei quarti di finale (prima della partita la delegazione greca, convinta della sconfitta, aveva addirittura già disdetto l’albergo e prenotato l’aereo per Atene) e poi la favorita Repubblica Ceca in semifinale.

Nella finale di Lisbona la Grecia ha incontrato nuovamente il Portogallo padrone di casa, battuto anche questa volta (1-0). Il successo all’Europeo portoghese è andato così ad una Nazionale che alla vigilia del torneo era quotata dai bookmaker da 80-1 a 150-1 come vincitrice finale. Il trionfo greco a Euro 2004 ha fatto balzare la Grecia dal 35º al 14º posto della classifica mondiale della FIFA (luglio 2004).

 Questo salto è il miglior progresso mai registrato da una nazionale nel Ranking in un solo mese e nella parte alta della graduatoria. Infatti, pur essendoci stati progressi più notevoli da un mese all’altro, questi sono venuti in parti ben più basse della classifica. Il trionfo della nazionale ellenica a Euro 2004 è il miglior risultato sportivo mai raggiunto dal paese nella sua storia.

Oltre a comparire sui francobolli locali, i giocatori della Grecia hanno ricevuto medaglie da Kostis Stephanopoulos, Presidente della Grecia, e da Christodoulos, Patriarca di Atene, nonché un’estasiata ovazione del pubblico che si era radunato per accogliere trionfalmente la nazionale e acclamarla per tutta la durata del tragitto che porta dall’aeroporto di Atene allo Stadio Panathinaiko, dove l’intero establishment politico e religioso della nazione era in attesa della squadra.

Dopo il trionfo ottenuto 10 anni fa,  in casa greca sono in trepida attesa di poter brindare ad un nuovo successo, certo in Brasile non sarà facile ma la Grecia ha già dimostrato di poter compiere imprese impossibili come quella realizzata in Portogallo, tenuto conto che il Brasile fu colonia portoghese ciò fa capire che la Grecia potrà far leva sulla strana alchimia che ha con tale popolo, e quindi poter sfruttare a proprio vantaggio la cabala, diventando cosi un avversario pericolo e di tutto  rispetto.

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Redazione

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