Il Milan travolge la Samp 4-1! Il Toro batte il Bologna

Due successi interni, per Torino e Milan, nei due anticipi del sabato di Serie A; i granata infliggono a Donadoni la prima sconfitta alla guida del Bologna: all’Olimpico finisce 2-0 con i gol di Belotti e Vives. A San Siro i rossoneri travolgono la Sampdoria di Montella: 4-1 grazie alla doppietta di Niang e alle reti di Bonaventura e Luiz Adriano; per l’”aeroplanino” secondo ko su due partite da allenatore dei blucerchiati.

TORINO-BOLOGNA 2-0 (BELOTTI 75’, VIVES 92’)
Il primo anticipo della 14.a giornata di Serie A va in scena allo Stadio Olimpico di Torino, dove si affrontano i granata di Giampiero Ventura e il Bologna di Roberto Donadoni. Per i padroni di casa formazione piuttosto scontata, con la conferma dell’undici vittorioso sette giorni fa all’”Azzurri d’Italia” di Bergamo: 3-5-2 con Padelli in porta, Bovo, Glik e Moretti in difesa, Peres, Acquah, Vives, Baselli e Molinaro in linea mediana, Belotti, preferito a Maxi Lopez, in avanti in coppia con Quagliarella. Gli emiliani controbattono con un più spregiudicato 4-3-3, autentico marchio di fabbrica dell’ex commissario tecnico della nazionale; così davanti a Mirante agiscono Rossettini, Gastaldello, Maietta e Masina; a centrocampo spazio a Brighi, Diawara e Donsah; in attacco terzetto atipico composto da Rizzo, titolare oggi al posto di Mounier, Giaccherini e Mancosu.
Primo tempo assai equilibrato, con un inizio propositivo da parte di entrambe; la prima occasione capita ai felsinei: al 10.o chance per Mancosu, stoppato da Molinaro al momento della conclusione. La risposta granata arriva a strettissimo giro di posta: siamo all’11.o minuto, quando Baselli si mette in evidenza con una bella percussione centrale, conclusa con un velenoso destro dai 25/30 metri; Mirante in allungo si salva. Dopo un avvio, se non altro, aggressivo, gli ospiti a tratti parcheggiano il bus nella loro area di rigore e pensano più a non prenderle che a offendere. Non è un caso, dunque, che per vedere una nuova azione pericolosa bisogna attendere, addirittura, fino alla mezz’ora; sono ancora granata a portarsi in avanti, con una bella accelerazione di Acquah; il ghanese crossa al centro, Rossettini allontana; sulla ribattuta, però, raccoglie Vives, che si coordina e calcia dalla distanza; stavolta Mirante è costretto al tocco in calcio d’angolo. Nella prima frazione non succede più nulla, così all’intervallo si va col punteggio di Torino 0, Bologna 0. Nella ripresa il primo episodio da segnalare è l’infortunio di Giaccherini, costretto a chiedere il cambio dopo appena otto minuti, per un colpo alla caviglia. Poco prima del quarto d’ora, al 59.o minuto, grandissima opportunità per Fabio Quagliarella: su traversone di Molinaro, l’ex centravanti della Juventus stacca di testa alla perfezione; Mirante è battuto, la traversa dice di no. Il Toro preme, e al 71’ sfiora il vantaggio con Bruno Peres: il brasiliano si scatena con una delle sue galoppate in solitaria; stavolta si accentra e poi calcia: la sfera si perde sul fondo sfiorando il palo. Sembra un pomeriggio stregato per la truppa di Ventura, che tuttavia, al 75’, riesce a sfondare; controllo di petto sontuoso di Belotti; il Gallo lascia di stucco Maietta e fa partire un sinistro potentissimo su cui Mirante non può nulla. A un quarto d’ora della fine, Torino 1, Bologna 0. Poco più tardi del gol del vantaggio, i padroni di casa si divorano il raddoppio, con Baselli, neutralizzato da Mirante, prima che Maietta spazzi via con decisione. Nel finale ci si aspetta l’arrembaggio degli emiliani, che non arriva; il Toro, così, va a caccia della rete che chiuderebbe definitivamente i conti, che in effetti, si materializza in pieno recupero, al 92.o minuto: rilancio lungo di Padelli, Maietta sbaglia completamente i tempi dell’intervento, ne approfitta, allora, Vives, freddissimo ad anticipare Mirante e a infilare da posizione quasi impossibile, praticamente dalla linea di fondo! È il gol del 2-0, che consegna, meritatamente, ai sabaudi tre punti preziosissimi, che valgono l’aggancio in classifica ai cugini bianconeri. Per il Bologna battuta d’arresto molto pericolosa: in caso di successo domani del Frosinone, i rossoblù sarebbero in piena zona retrocessione.

MILAN-SAMPDORIA 4-1 (BONAVENTURA 16’, NIANG 38’, 49’, LUIZ ADRIANO 79’, EDER 86’)
Reduci da due cocenti delusioni, Milan e Sampdoria si ritrovano contro al “Giuseppe Meazza” per il secondo anticipo del 14.o turno del massimo campionato italiano di calcio. Rossoneri in campo con un britannico 4-4-2; confermato Donnarumma tra i pali, in difesa Mihajlovic sceglie Abate, Alex, Romagnoli e Antonelli; in mezzo Montolivo in cabina di regia, affiancato per l’occasione da Kucka; sugli esterni spazio a Cerci e Bonaventura, avanti coppia d’attacco Niang-Bacca. Montella, da par sua, dopo il tonfo all’esordio con l’Udinese, prova a mischiare un po’ le carte: 4-3-1-2, con Soriano alle spalle di Eder e Muriel.
Non si fa in tempo a prendere posto sugli spalti del “Meazza”, che arriva subito la prima emozione: Donnarumma sbaglia tutto con i piedi, ma rimedia sul destro da fuori di Soriano. Passato lo spavento iniziale, i padroni di casa prendono coraggio e all’8.o minuto vanno in gol: percussione di Bacca e conclusione dell’ex Siviglia respinta da Viviano; Cerci insacca a porta sguarnita, ma parte da posizione di fuorigioco; rete, giustamente, annullata. È, tuttavia, il preludio al vantaggio milanista, che arriva qualche minuto più tardi; siamo al 16.o, quando Cerci serve in area di rigore Niang; il giovane attaccante rossonero si gira e lascia partire un potente tiro-cross, che Bonaventura devia sotto-porta. 1-0. Due minuti più tardi, ancora Niang pericoloso: il suo destro dal limite sfiora il palo e muore sul fondo. I blucerchiati provano a scuotersi intorno alla mezz’ora: ci prova Soriano con una bella iniziativa personale; il 21 doriano tocca indietro per Muriel, che viene anticipato, di un soffio, da Antonelli. Prima dell’intervallo, i ragazzi di Mihajlovic legittimano il vantaggio e al 38’ trovano la via del raddoppio: De Silvestri stende all’interno dei sedici metri blucerchiati Bonaventura; per l’arbitro Doveri non ci sono dubbi, è calcio di rigore; sul punto di battuta si presenta Niang, che non sbaglia; per lui primo gol in campionato in maglia rossonera. Nel secondo tempo, dopo appena quattro minuti, ecco l’episodio che spegne definitivamente ogni residua speranza di rimonta per i liguri: errore suicida in disimpegno di Viviano, che spiana a Niang la strada del 3-0; per il francese seconda doppietta in Serie A. A cavallo tra il 66.o e il 68.o, ancora una doppia chance per i meneghini, firmata in entrambi i casi, Jack Bonaventura. L’ex Atalanta ci prova prima su cross di Cerci, poi direttamente da calcio piazzato; niente da fare. A dieci dal triplice fischio il Milan cala il poker: protagonista ancora Cerci, bravo a pescare a centro area il neo entrato Luiz Adriano; quest’ultimo, tutto solo, controlla di petto e in girata infila, per la quarta volta il povero Viviano. La Samp non ha la forza per rendersi troppo pericolosa; tuttavia, all’86.o arriva, se non altro, il gol della consolazione: lo segna l’oriundo Eder, che si conquista e trasforma il secondo calcio di rigore concesso stasera dal direttore di gara. Nel finale i rossoneri controllano gli ultimi timidi tentativi ospiti; finisce, così, 4-1: per i meneghini ritorno alla vittoria dopo lo scivolone esterno allo Juventus Stadium; per la Samp è buio totale.

PIERLUIGI DE ASCENTIIS

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