LECCE-MONZA 2-1
3’ Morente (L), 37’ Dorgu su aut. (M), 44’ Krstovic (L)
Nel lunch match della 16.ma, i salentini si aggiudicano il testa a testa salvezza contro un Monza sempre più in crisi e si allontanano dalla zona retrocessione, ora distante 4 lunghezze. La gara si accende immediatamente al fischio d’inizio del signor Mariani: quando il cronometro segna appena tre minuti, Tete Morente viene pescato in verticale da Berisha e a tu per tu con il portiere Turati non fallisce la rete del vantaggio. Monza colpito a freddo e tramortito. I giallorossi insistono potendo contare su una fase difensiva avversaria imbarazzante: al 13’ Dorgu viene trattenuto in area da Bianco e l’arbitro della sezione di Aprilia non può far a meno di decretare il calcio di rigore per i padroni di casa. Dagli undici metri si presenta Krstovic, ma il piazzato, anche se ben angolato, viene miracolosamente intercettato da Turati. Per l’attaccante montenegrino si tratta del terzo penalty fallito su quattro calciati da quando è in Italia… se non è un record, poco ci manca! Si rimane sul punteggio di 1-0. Il prodigioso intervento dell’estremo, evidentemente, trasmette nuove motivazioni per l’undici di Sandro Nesta che comincia ad entrare lentamente in partita: Maldini e Dani Mota sfiorano il pareggio. Poi, al 37’, l’episodio che nessuno si aspetta: Dorgu (fin lì il migliore in campo per i suoi) combina un pasticcio colossale, beffando il suo portiere Falcone con uno sciaguratissimo retropassaggio di testa che termina in fondo al sacco. Il folle primo tempo, tuttavia, si chiude con il nuovo vantaggio giallorosso: al 44’, infatti, Krstovic si fa perdonare per l’errore dal dischetto e con una conclusione potente firma la rete del raddoppio.
Nella ripresa il protagonista principale ben presto diventa il Var: con i ritmi che si affievoliscono, la gara inevitabilmente perde di qualità e comincia ad innervosirsi. Fioccano cartellini gialli per interventi spesso scomposti – ne fanno le spese i brianzoli Kyriakopoulos, Izzo, Bianco, Maldini e Pedro Pereira – l’ausilio elettronico, invece, annulla per fuorigioco il gol del pari di Bianco al 58’. Due rigori vengono poi annullati, uno per parte: il tocco di mani di Guilbert – dopo revisione al Var – viene valutato fuori dall’area di rigore; il fallo commesso da Forson su Rebic viene invece “sanato” dall’offside del centravanti croato ex Milan. Nesta le prova tutte, inserendo nel finale anche Pedro Pereira e Maric ma il risultato non muta. Per il Monza è notte fonda, quinta sconfitta nelle ultime otto gare: la squadra di Nesta occupa ora l’ultimo posto in compagnia del Venezia che ieri ha strappato un ottimo pareggio in casa della Juventus. Per l’ex difensore di Lazio e Milan potrebbe essere stata l’ultima gara sulla panchina dei biancorossi.
BOLOGNA-FIORENTINA 1-0
59’ Odgaard
Dopo 8 vittorie consecutive, cade l’imbattibilità della Fiorentina contro il Bologna dell’ex tecnico Italiano: il derby dell’Appennino finisce 1-0 in favore dei rossoblù. Dopo che la variante autostradale di Valico ha ridotto decisamente il tempo di percorrenza tra le due città, oggi è il Bologna calcistico ad aver ridotto le distanze in classifica dalla Fiorentina: la Viola precede adesso di 6 lunghezze la squadra felsinea. In Serie A i gigliati non perdevano da metà settembre, ovvero da quel 3-2 subìto a Bergamo contro l’Atalanta. Gli emiliani, intanto, hanno vinto 4 degli ultimi 5 confronti con i toscani in campionato. Sulla panchina della compagine ospite oggi c’era Stefano Citterio al posto di Raffaele Palladino, colpito da un grave lutto familiare (il tecnico di Mugnano di Napoli ha perso mamma Rosa). Primo tempo all’insegna della tattica e dell’equilibrio, nella ripresa però il Bologna si è reso subito pericoloso con Castro dopo pochi secondi: un destro di controbalzo finisce sul palo. Poi l’azione del gol rossoblù: al 59’ Odgaard è bravo a farsi trovare libero sul secondo palo, sfruttando al meglio così un cross di Dominguez, caparbio a sua volta nel controllare una bella apertura di Castro. E’ stato questo l’episodio decisivo della sfida conquistata dai padroni di casa: tre punti d’oro che rilanciano le ambizioni del club felsineo.
PARMA-HELLAS VERONA 2-3
5’ Coppola (HV), 19’ e 90’ Sohm (P), 57’ Sarr (HV), 75’ Mosquera (HV)
Dopo 4 sconfitte consecutive, rialza la testa il Verona che vince al “Tardini”. Puntella (forse) la sua panchina il tecnico Paolo Zanetti, messo in forte discussione dopo gli ultimi deludenti risultati degli scaligeri. Oggi è arrivato un preziosissimo successo per i suoi ragazzi, andati in vantaggio al 5’ con Coppola, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Il pareggio, al 19’, di Sohm per i ducali. Nella ripresa si scatena la squadra veneta, raggiungendo addirittura il doppio vantaggio grazie alle reti di Sarr al 57’ e di Mosquera al 75’. Inutile l’arrembaggio finale del Parma, che ha prodotto un gol con Sohm (doppietta per lo svizzero) al 90’, ma null’altro. Al triplice fischio, i giocatori di Pecchia vengono beccati dai propri tifosi con sonori fischi. Con questo successo, l’Hellas raggiunge proprio il Parma a quota 15 (+3 dalla zona retrocessione).