Coppa Italia: La Juve vola in semifinale, tripletta di uno scatenato Milik

Sulla carta, per lo più all’Allianz Stadium, questa sera non c’è storia per la qualificazione della Juventus contro il Frosinone. La Coppa Italia ci insegna però che le partite, soprattutto se ad eliminazione diretta vanno affrontate con spirito al di là dell’avversario. Il Frosinone di Di Francesco quest’anno è la rivelazione del nostro campionato: una squadra con carattere, giovani e un bel gioco offensivo.

Bastano solo 11 minuti per sbloccare la partita, Milik va dal dischetto e non sbaglia, subito in vantaggio i bianconeri. Il Frosinone prova a reagire ma la Juventus è entrata molto bene in campo e continua ad attaccare, al minuto ’38 arriva il raddoppio dopo un cross bellissimo di Mckennie per Milik che controlla perfettamente per poi insaccare la palla in rete.

Termina il primo tempo dopo un minuto di recupero risultato sul 2-0, poche soluzioni offensive per i ciociari che hanno subito gli attacchi della squadra allenata da Massimiliano Allegri. Nel secondo tempo il Frosinone sfrutterà la carta Soulé, il grande atteso di questa partita, entrerà a sostegno di un Kaio Jorge poco appariscente finora.

Nonostante la pausa la musica non cambia, errore di Cerofolini e Milik non perdona 3 a 0 e pallone a casa per il polacco. Al 58’ come se non bastasse l’ex Napoli e Marsiglia ne fa un altro, poi annullato dal Var. Altra chance da titolare per il baby talento Kenan Yildiz, mostra anche oggi le sue grandi qualità con un gol al volo arrivato da un altro pallone perfetto di uno scatenato Mckennie dopo 61 minuti di gioco. Il Frosinone non è riuscito a imporre il suo calcio, incontra una Juventus organizzata che chiude la partita in poco tempo lasciando poche possibilità di gioco. Dopo 3 minuti di recupero arriva il triplice fischio di Sacchi, una Juventus super convincente batte il Frosinone per 4-0 raggiunge la semifinale con facilità, affronterà la Lazio di Maurizio Sarri che nella giornata di ieri batte nuovamente la Roma per 1 a 0 grazie al gol di Mattia Zaccagni su calcio di rigore.

Di Lorenzo Soffici