Euro 2024: L’Olanda ribalta la Turchia e vola in semifinale!

Nella gara delle 21 l'Olanda rimonta e batte la Turchia 2-1: De Vrij e Gakpo firmano la rimonta che vale la semifinale. A Berlino meglio la squadra di Montella nel primo tempo ma nella ripresa gli Orange ribaltano tutto

BERLIN, GERMANY - JULY 06: Stefan de Vrij of the Netherlands celebrates scoring his team's first goal with teammate Xavi Simons during the UEFA EURO 2024 quarter-final match between Netherlands and T?rkiye at Olympiastadion on July 06, 2024 in Berlin, Germany. (Photo by Boris Streubel - UEFA/UEFA via Getty Images)

Nell’ultimo quarto di finale di Euro 2024, l’Olanda batte 2-1 la Turchia e va in semifinale dove affronterà l’Inghilterra. Dopo il vantaggio di Akaydin al 35′ minuto, la squadra di Koeman ribalta la partita nel secondo tempo nel giro di 6 minuti con De Vrij di testa e Gakpo (con decisiva deviaiozne di Muldur) su assist di Dumfries. L’Olanda torna in semifinale di un Europeo dopo 20 anni. Rimpianti per Montella, con la sua squadra vicina al pareggio più volte nei minuti finali

OLANDA-TURCHIA 2-1

Il bello del calcio è che tutto può cambiare in pochi minuti: una Turchia dominante per un tempo viene ripresa e sorpassata dall’Olanda nella ripresa, con la squadra di Montella che nel finale ha almeno tre occasioni per il pareggio. In semifinale ci va un’Olanda indomita, capace di non arrendersi e affidarsi alla classe dei suoi giocatori nella ripresa ma i turchi escono a testa altissima dopo aver messo in campo coraggio e belle giocate, in una gara divertente e spettacolare. L’Olanda inizia bene con Depay, centravanti di grande movimento, che ha la prima occasione della partita dopo un minuto. Gli Orange cercano di fare più possesso, allargando il gioco sugli esterni perché per vie centrali la difesa a 5 della Turchia non concede passaggio nemmeno gli spifferi. Sono soprattutto Dumfries e Bergwijn sulla destra a farsi vedere ma le occasioni finiscono per essere sempre e solo tiri da fuori. La Turchia sembra avere un piano di gioco basato su una difesa compatta dietro la linea della palla per poi ripartire ferocemente sulla spinta dei suoi uomini offensivi. La difesa a 5 è sorretta dal trio Ayhan-Akaydin-Bardacki mentre Muldur a destra e soprattutto Kadioglu a sinistra hanno licenza e dovere di salire e spingere. Arda Guler e Yilmaz si scambiano il ruolo di esterno destro d’attacco e punta centrale, con il secondo che finisce per farlo di più perché la stellina del Real è in realtà ovunque: si abbassa per prendere palla nel ruolo di regista basso, scambia con Calhanoglu, si allarga e si accentra. E col passare dei minuti è proprio la squadra turca che diventa protagonista. Non solo ripartenze, anzi: Calhanoglu dirige con la consueta classe (ed è sempre prezioso anche davanti alla difesa), Ozcan si inserisce e affianca Yilmaz nelle folate offensive: e così la Turchia inizia anche a tenerla la palla e attacca l’area olandese con qualità e velocità.

Il gol arriva proprio all’apice di questa crescita: dagli sviluppi di un corner, Guler tiene palla appena fuori dall’area, col destro pennella un assist su cui Verbruggen esce male e Dumfries non chiude, lasciando ad Akaydin il gol di un vantaggio strameritato. La Turchia ha senso di sacrificio (dietro concede poco o nulla), rapidità di esecuzione (grazie ai piedi vellutati di Calha, Guuler e Yildiz), visione di gioco e tecnica: insomma il primo tempo della squadra di Montella è praticamente perfetto. Un primo tempo bello da vedere, non ricchissimo di occasioni ma intenso, veloce e con spunti di grande qualità. Koeman prova ad aggiustare il tiro iniziando il secondo tempo con un attacco più pesante (con l’ingresso Weghorst) e la necessità di togliere il palleggio ai turchi. Il possesso degli Orange sembra lento e macchinoso ma nell’area turca iniziano a fioccare palloni pericolosi. Depay e Gakpo a sinistra provano continuamente a inventare qualcosa, Weghorst offre all’attacco olandese un supporto non solo fisico ma anche di spazi e giocate.

Dopo un palo di Guler su punizione, tra il pareggio di De Vrij (poderoso di testa) e il controsorpasso firmato Gakpo (anche se poi la Uefa decide per l’autogol di Muldur) passano sei minuti che ribaltano il mondo. La Turchia, dopo 45 minuti di furore, perde forse qualcosa in brillantezza ma le occasioni anche nel finale abbondano, con l’Olanda che deve ringraziare Verbruggen, decisivo su Kilicsoy al 91′ minuto dopo le occasioni di Celik e Akturkoglu. Il muro Orange regge per la gloria, i disperati assalti turchi non servono a rimettere in piedi una partita che Montella rimpiangerà a lungo e che Koeman ha ribaltato con l’ingresso di Weghorst e la generosità di Depay.

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Nello Paolo Pignalosa

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