Lotito attacca:”Chiedo i danni”, la Juve non ci sta

C’è aria di guerra fra Juventus e Lazio. Infatti, non è tardata ad arrivare la risposta della Juventus alle pesanti esternazioni e accuse di Claudio Lotito in merito alla sede in cui disputare la Supercoppa fra i bianconeri e i capitolini

Agnelli-Lotito

LOTITO FURIOSO:”CHIEDO I DANNI ALLA JUVE” – “La Juventus si è sottratta agli adempimenti presi”, aveva dichiarato in giornata. Ma nel pomeriggio ha alzato il tiro: “Ho tutta l’intenzione di chiedere i danni al club bianconero e a chi è responsabile di questa vicenda”. E’ stato un Claudio Lotito battagliero quello che, venerdì fuori dalla Lega Calcio, ha affrontato la questione della Supercoppa Italiana. Proprio nella serata di venerdì scade l’opzione per disputare la partita a Toronto, in Canada, e a meno di colpi di scena dell’ultimo momento non sarà esercitata. L’argomento del contendere nasce dalla volontà dei vincitori dello scudetto di giocare il match in Italia, mentre i biancocelesti, che hanno conquistato la Coppa Italia, preferivano la soluzione estera. “Perdo i soldi della tournée in Colombia da 1,8 milioni e quella della Cina – ha spiegato Lotito -. La storia non finisce qui. La Juventus prima ha dato il suo assenso, poi si è rimangiata la parola. Probabilmente credono di essere loro la Lega e di poter comandare”.

AGNELLI RESINGE LE ACCUSE – “Fin dalla conquista della Coppa Italia in data 26 maggio, il Consigliere Federale e Presidente della S.S.Lazio, Claudio Lotito si è abbandonato ad affermazioni che sono progressivamente diventate offensive, inaccettabili e spesso contrarie al vero – si legge in un nota apparsa sul sito ufficiale della società piemontese-. Egli ignora evidentemente che la conquista di tale trofeo fa sorgere in capo alla S.S.Lazio il diritto a disputare la Supercoppa, ma non il diritto ad incassare una somma garantita”.
“Juventus Football Club ha sempre rispettato i regolamenti e le decisioni della Lega Calcio ed ha manifestato a quest’ultima, tramite lettera agli atti, datata 8 marzo 2013, la propria indisponibilità a disputare la gara di Supercoppa all’estero – ha proseguito -. Nelle successive Assemblee il tema della