Nicola Bonfiglio:”Il mental coach ti aiuta a tirar fuori il meglio da te stesso”

In un mondo sempre più competitivo, il successo non si misura solo in termini di abilità tecniche o conoscenze specifiche, ma anche nella capacità di gestire la propria mente e le proprie emozioni. Con oltre 21 anni di esperienza alle spalle, abbiamo fatto due chiacchiere con Nicola Bonfiglio, Mental Coach specializzato in Sport Coaching e Top Performance, che ha dedicato la sua carriera a trasformare le vite di individui di ogni ambito professionale, enfatizzando l’importanza dell’aspetto mentale come elemento chiave per il successo. “L’aspetto mentale è la componente principale che ti permette di fare la differenza in qualsiasi settore lavorativo e in generale nella vita. Se non sai dominare la tua mente sarà lei a dominare la tua vita”

Allora Nicola, quali sono le principali sfide mentali che i calciatori professionisti affrontano e come li aiuti a superarle?

“Le principali sfide che affrontano sono con loro stessi, sapersi conosce, ascoltarsi , capire quali sono i loro punti di forza e continuare a lavorarci sopra per essere unici in quella caratteristica, riuscire ad accogliere le proprie paure e limiti . Ogni singolo calciatore ha i propri obbiettivi personali da raggiungere, il mental coach ti aiuta a tirar fuori il meglio da te stesso , dandoti gli strumenti necessari affinché tu possa essere in armonia con te stesso sia dal punto di vista fisico che mentale , questo si riesce ad ottenere conoscendo ovviamente l’ atleta e facendo un percorso insieme singolarmente. Il nostro corpo deve essere in equilibrio totalmente se sì vogliono raggiungere obbiettivi mai realizzati.”

In che modo il lavoro di un mental coach può influenzare le prestazioni di una squadra durante una stagione lunga e impegnativa?

“Quando si intraprendere un percorso con una squadra di Club, l’ ideale sarebbe iniziare un percorso insieme da subito con il ritiro estivo in modo da conoscere ogni aspetto dei singoli ragazzi . Questo ti permette di comprendere ogni cosa dei calciatori e lavorarci intensamente tutti i giorni in maniera tale da poter creare degli automatismi che diventano naturali durante la stagione. La mente va allenata quotidianamente come si allena il fisico se sì vogliono ottenere dei risultati importanti. La mente è come un muscolo più l’ alleni più diventi forte .”

Puoi descrivere qualche tecnica o esercizio specifico che utilizzi per migliorare la concentrazione e la gestione dello stress nei giocatori?

“Ci sono tanti esercizi da realizzare per raggiungere quello stato, che noi chiamiamo stato di flow o di flusso . È quello stato in cui un atleta ha accesso a tutte le proprie risorse, è nello stato della massima concentrazione. Sono necessarie due componenti fondamentali affinché si possa raggiungere. La prima è stare nel momento presente , la seconda è pensare una cosa alla volta . Questo stato lo puoi allenare quotidianamente per raggiungerlo in partita e mantenerlo più tempo possibile. Uno degli esercizi che si può fare per allenarlo è pensare proprio mentre si fa un azione nel quotidiano (qualsiasi) è quella di pensare esattamente cosa si sta facendo in quell’ istante e non pensare né a cosa si farà poco dopo o ne cosa si è fatto poco prima . La nostra mente solitamente non sta mai nel presente, tende ad andare a cosa accadrà tra poco o cosa è successo prima . È un esercizio molto utile se lo riesci ad allenare e farlo proprio”

Come affronti situazioni in cui un giocatore sta attraversando un periodo di crisi personale o professionale e questo influisce sulle sue prestazioni in campo?

“In queste situazioni tendo ad analizzare con gli atleti la crisi . Il momento della rabbia e dello sconforto esiste ed è giusto che ci sia . Poi ci sono due possibilità…o concentrarsi sull’aspetto negativo e quindi continuare a stare in quella situazione negativa e attirare sempre altri problemi o pensare invece come posso superare questa difficoltà? Dico loro vuoi concentrarti sul problema o sulla soluzione? Un vero problem solver riesce a trasformare una situazione negativa in un’ occasione positiva per il futuro, facendo tesoro della difficoltà che aveva avuto . Una domanda Top da farsi in questi casi è…come posso fare diventare questa questa difficoltà un mio punto di forza ? Come posso uscire più forte da questo problema?”

Qual è il ruolo del mental coach nel preparare i giocatori per momenti di alta pressione, come finali di campionato o partite decisive?

“I giorni prima vado a vedere cosa per esempio sta limitando quella persona per aiutare a far emergere il suo potenziale. Molto spesso gli atleti dimenticano i loro pregi perché tendono a focalizzarsi su cosa gli manca, le loro lacune ma sono purtroppo brutte abitudini che ci hanno insegnato nel passato come quando a scuola l’insegnante ci faceva sempre notare l’ errore sulla verifica con il pennarello rosso. Io invece nei momenti prima delle partite lavoro principalmente sui loro punti di forza che molto spesso gli atleti si dimenticano di avere , in modo che in campo possano entrare con uno stato d’ animo di fiducia , serenità, tranquillità affinché l’ atleta possa giocare con un focus talmente propositivo e libero da permettergli di esprimersi al Top. Un altro aspetto fondamentale è lavorare su se stessi non dando potere ad elementi esterni come i tifosi , i social, le continue distrazioni e altri condizionamenti esterni che possono solo togliere potere agli atleti . Quando capiscono questo sono molto più performanti, in quanto non cedono il loro potere all’esterno e soprattutto il risultato finale della loro presentazione dipende solo da loro stessi”

Cristiano Peconi
Cristiano Peconi

Fondatore e Direttore Responsabile dal 2010. Una passione che si è trasformata in lavoro.