Roma: Baldini si è dimesso. Mancini adesso è in pole

L’As Roma rende noto di aver risolto consensualmente il rapporto professionale con Franco Baldini. Le operazioni calcistiche restano affidate al direttore sportivo Walter Sabatini che riporterà direttamente al Ceo Italo Zanzi.

Franco Baldini

Franco Baldini

“Ringraziamo Franco Baldini per il lavoro svolto nel corso delle due stagioni passate. Baldini ha avuto un ruolo importante nel lancio del nostro progetto. Gli auguriamo il meglio per le sue attività future”, ha dichiarato il presidente dell’As Roma, James Pallotta.

“Voglio ringraziare la proprietà per l’opportunità che mi è stata data. Sono stato benissimo a Roma e auguro il meglio per il club, i giocatori e tutti i tifosi”. Queste le parole dell’ex direttore generale. “Apprezziamo moltissimo il contributo fornito da Franco Baldini al nostro club – ha sottolineato il Ceo dell’Aa Roma, Italo Zanzi – la priorità rimane il successo sul campo. Abbiamo fiducia nel nostro futuro e vogliamo continuare a costruirlo sulla base del talento che abbiamo assemblato in questi due anni. Walter Sabatini e io lavoreremo a stretto contatto con il Presidente Pallotta per formare il nostro staff tecnico e la rosa per questa stagione”.

MANCINI IN POLE – Prende quota la candidatura di Roberto Mancini per la panchina della Roma. Dopo gli abboccamenti dei giorni scorsi, le chiamate ai collaboratori e agli amici, ieri sera c’è stato un contatto diretto con un dirigente giallorosso. Mancini, infatti, corrisponde perfettamente all’identikit di tecnico «vincente» suggerito dalla proprietà americana alla dirigenza romanista, da ieri orfana di Franco Baldini. L’ex d.g. ha presentato le sue dimissioni al presidente Pallotta, al quale le aveva annunciate già prima del derby di Coppa Italia perso contro la Lazio, e ora il suo futuro dovrebbe essere di nuovo in Inghilterra, al Tottenham. Il futuro di Mancini, invece, potrebbe essere giallorosso, anche se i tempi della trattativa non si annunciano rapidi. Da superare ci sono infatti alcuni ostacoli: non quello dell’ingaggio, perché i 3,5 milioni che la Roma era intenzionata ad offrire ad Allegri sarebbero sufficienti, ma piuttosto quello del ruolo che Mancini vorrebbe occupare. Una sorta di manager all’inglese, con voce in capitolo anche nel mercato. Un profilo che piace a James Pallotta, ma che rischia di entrare in conflitto con Walter Sabatini che negli ultimi giorni ha incontrato un bel po’ di candidati per la panchina romanista.

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Redazione

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