La Juve suona la nona e sale al secondo posto

Nell’ultima gara del girone di andata del campionato di Serie A vince ancora la Juventus, che espugna “Marassi” grazie all’1-2 rifilato alla Samp; a decidere il match le reti di Pogba e Khedira; inutile il gol di Cassano.

Suona la nona (vittoria consecutiva) la Juventus di Massimiliano Allegri, che sbanca anche “Marassi”, sponda blucerchiata, e sale al secondo posto della classifica, a quota 39 punti, in coppia con l’Inter a -2 dalla capolista Napoli. Per la sfida ai bianconeri Montella conferma in blocco il tridente offensivo grande protagonista nel derby della Lanterna di martedì scorso: Cassano punta centrale, Eder e Soriano alle sue spalle; dall’altra parte Allegri dà nuovamente fiducia a Morata, in avanti al fianco dell’inamovibile Dybala; a centrocampo con Marchisio squalificato, il tecnico livornese rilancia Hernanes playmaker nel terzetto centrale con Pogba e Khedira, dietro dal primo minuto c’è Daniele Rugani.

Primi venti minuti decisamente di marca juventina; la prima conclusione è di Pogba, niente da fare; il francese numero 10, stasera uno dei migliori in campo, a tratti è irresistibile e al 17.o minuto colpisce: sugli sviluppi di un cross dalla fascia destra, controlla benissimo col petto prima di inventarsi una stupenda girata volante, spalle alla porta, che s’infila di precisione all’angolino basso. Samp 0, Juventus 1. La reazione blucerchiata non si fa attendere più di tanto; dopo il gol subìto i ragazzi di Montella alzano il baricentro e provano a rendersi più propositivi, tuttavia, di grossi pericoli, Buffon non ne corre. Poco prima dell’intervallo Fernando ha una chance su calcio piazzato all’altezza dei 18 metri: la conclusione dell’ex Shakthar impatta sulla barriera.

Se nella prima frazione la partenza di Madama era stata ottima, nella seconda è semplicemente devastante: passano, infatti, appena pochi secondi dalla ripresa del gioco ed ecco che immediatamente si materializza la rete del raddoppio; nell’occasione assist superbo di Paulo Dybala, che serve un preciso pallone in profondità (con annesso tunnel ai danni di Barreto) per l’accorrente Khedira; il tedesco aggancia e si presenta solo davanti a Viviano, lo guarda e freddo come il ghiaccio lo fulmina con un delizioso tocco sul palo lungo di mezzo esterno. La Doria colpita a bruciapelo ci mette un po’ per riorganizzarsi; l’occasione più grande per i genovesi porta la firma di Eder, bravo al quarto d’ora a staccare di testa in area piemontese su cross dalla destra di Cassano: fuori di poco.

I Campioni d’Italia da par loro sfiorano in più occasioni la rete che chiuderebbe definitivamente la contesa: ci provano prima Dybala e poi Morata, ma lo 0-3 non arriva; così, un po’ a sorpresa, al 64.o minuto la sfida si riapre: a rimettere in bilico il risultato è Antonio Cassano, lesto col destro, ad approfittare di una disattenzione generale della retroguardia juventina; a 25 dalla fine, Samp 1, Juve 2; da lì in avanti ci si aspetta l’assedio all’arma bianca dei padroni di casa, al contrario invece, sono gli ospiti a riprendere in mano il pallino del gioco. Nel finale Allegri si gioca la carta Zaza, Montella risponde spedendo nella mischia Muriel e Rodriguez. Non accade più niente di particolarmente rilevante fino ai minuti di recupero, quando i blucerchiati si spingono in massa in avanti alla ricerca del pari, specie nel tentativo di rendersi pericolosi da calcio d’angolo; nonostante il massimo sforzo degli avversari, comunque, la Juve resiste e al triplice fischio dell’arbitro Mazzoleni può esultare per la decima vittoria nelle ultime undici gare di Serie A disputate.

Pierluigi de Ascentiis

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Redazione

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