Belle, intense, emozionanti; il campionato di Serie A comincia con due partite divertenti e cariche di suspense: a Verona, gli scaligeri impongono il pari alla Roma di Garcia; finisce 1-1, a Jankovic risponde Florenzi; nell’altro anticipo la Lazio supera il Bologna all’Olimpico, decidono le reti di Biglia e Kishna.
HELLAS VERONA-ROMA 1-1
(60’ JANKOVIC, 66’ FLORENZI)
La Serie A 2015/2016 alza il sipario allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona: per l’anticipo pomeridiano della prima giornata di fronte l’Hellas Verona e la Roma. Per il debutto stagionale Rudi Garcia osa e manda in campo un iper offensivo 4-3-3: in attacco titolare inamovibile il nuovo ariete Edin Dzeko; al suo fianco, sulla sinistra, Gervinho al posto di Iago Falque, dall’altra parte c’è Salah; a centrocampo De Rossi con Nainggolan e Pjanic, dietro Florenzi terzino destro, Castan titolare in mezzo. In porta gioca Szczesny. Mandorlini risponde con Toni punto di riferimento in avanti, alle sue spalle agiscono Gomez e Jankovic; Marquez e Moras dal primo minuto al centro del reparto difensivo; dall’inizio c’è anche Souprayen.
Nel primo tempo ritmi alti considerando che, tutto sommato, siamo ancora alle porte del calcio d’agosto. La prima occasione della sfida è gialloblù: Dzeko perde palla, Sala serve d’istinto Hallfredsson che apre a memoria sulla sinistra per Juanito Gomez; il tiro dell’argentino esce di poco alto sopra la traversa. I primi minuti sono tutti di marca scaligera: i giallorossi perdono un altro pallone ma Greco toppa il cross in direzione di Toni. Gli uomini di Garcia si svegliano intorno al quarto d’ora: si vede, finalmente, un po’ di vero Salah; l’egiziano se ne va e prova a servire Pjanic; il bosniaco, però, non riesce a concludere e così la difesa di casa può liberare; a stretto giro di posta ci prova anche Dzeko, ma la sua conclusione, potente, è poco precisa. Al 22’ buona occasione ancora per la Roma: Nainggolan controlla al limite dell’area, salta secco Pisano e lascia partire un bel tiro, che non sorprende però Rafael, attento nell’occasione. Dopo un touchdown di De Rossi, si rivede il Verona; a essere del tutto onesti si rivede più che altro Toni: su rinvio di Rafael, infatti, il gigante gialloblù anticipa Castan, ma il suo sinistro non impensierisce in nessun modo l’estremo difensore ospite. L’occasione più ghiotta della prima frazione arriva a quattro minuti dall’intervallo: colpo di testa da buonissima posizione di Jankovic, De Rossi ci mette una pezza e salva sulla linea. La ripresa inizia col Verona ancora vicino al gol: al 55’ doppio grande intervento di Szczesny; Manolas controlla male un passaggio proprio del portiere polacco e perde un pallone suicida al limite della propria area di rigore; Hallfredsson lo scippa e conclude a botta sicura; l’ex Arsenal respinge, superandosi poi sulla ribattuta, tentata, da distanza ravvicinata, da Gomez; doppio miracolo e punteggio ancora sullo 0-0. La sfida si sblocca cinque minuti dopo: il passaggio filtrante di Hallfredsson è un gioiello; Jankovic lascia sul posto De Rossi e Manolas e senza farsi pregare più di tanto infila alle spalle del portiere giallorosso; il primo gol della stagione è cosa fatta. Cosa fatta, sei minuti più tardi, è anche la rete del pari: Florenzi calcia dalla lunga distanza, Rafael è tutt’altro che perfetto, sbaglia l’intervento e collabora così attivamente al gol del pareggio; al minuto numero sessantasei Verona 1, Roma 1. Gli ospiti iniziano a credere alla rimonta completa, Pjanic lascia partire un tiro violento dai venti metri, Rafael si salva. Poco dopo è ancora il 15 che sfiora il palo da buona posizione. Garcia si gioca tutti i cambi: entrano Falque, Keita e Ibarbo, mentre Totti rimane in panchina. L’ultima chance porta ancora la firma di Pjanic: a due dalla fine Rafael si riscatta e spedisce la conclusione del centrocampista giallorosso in calcio d’angolo. Dopo quattro minuti di recupero arriva il triplice fischio di Guida, per Verona e Roma all’esordio un punto ciascuno.
LAZIO-BOLOGNA 2-1
(17’ BIGLIA, 23’ KISHNA, 43’ MANCOSU)
Dopo la Roma fa il suo esordio in campionato anche l’altra metà della Capitale; allo stadio Olimpico, infatti, per il secondo anticipo del sabato di Serie A è di scena la Lazio di Stefano Pioli; di fronte il neopromosso Bologna allenato dall’ex aquilotto Delio Rossi, che torna in massima serie dopo un anno. Reduci dalla vittoria nel preliminare di Champions League contro i tedeschi del Bayer Leverkusen, i biancocelesti scendono in campo col 4-3-3; dall’inizio Pioli lancia il gioiellino ex Ajax Kishna, insieme a Candreva e Keita nel tridente offensivo; in mediana Biglia titolare con Parolo e Lulic, in porta c’è ancora Berisha al posto dell’infortunato Marchetti. Rossi controbatte con Acquafresca e Mancosu in attacco (panchina per il nuovo arrivato Destro), centrocampo a 3 con Brighi, Crisetig e Crimi; in difesa c’è Rossettini al centro insieme a Oikonomou.
Primo tempo a dir poco spettacolare; pronti via subito grande occasione per la Lazio: è Candreva che si coordina bene e colpisce di testa su un bel cross dalla fascia destra; la sfera esce di poco a lato; al 17’ i biancocelesti passano: una palla vagante in area rossoblù arriva sui piedi di Lucas Biglia; l’ex Anderlecht lascia partire un gran tiro a girare che s’infila nell’angolino basso alla sinistra di Mirante; Lazio 1, Bologna 0. Passano cinque minuti e i padroni di casa raddoppiano; la difesa di Rossi s’addormenta su un cross diretto a Kishna; l’attaccante laziale si ritrova così a tu per tu con Mirante, gran botta da distanza ravvicinata e 2-0. Il Bologna è annichilito e la Lazio sfiora anche il terzo gol; Basta lascia partire una gran sventola dalla distanza; il pallone sfiora l’incrocio dei pali e si perde sul fondo. Quando pare che le aquile andranno a riposo col doppio vantaggio ecco che arriva a sorpresa la rete che riapre la partita: lancio millimetrico di Brienza per Mancosu; lo stop del sardo è perfetto, il sinistro che segue violento e preciso; è la rete del 2 a 1.
A inizio ripresa si fa male Biglia, entra al suo posto Cataldi; a venti dalla fine ci prova Candreva: l’87 si libera sulla sinistra e lascia partire un bel tiro a giro; Mirante si oppone.
Nel finale viene fuori la stanchezza: Crisetig, in preda ai crampi, esce in barella; la Lazio controlla, ma al 91’ arriva una grossa occasione per il Bologna: mischione in area biancoceleste, zuccata di Brighi, Berisha alza sopra la traversa. È l’ultima emozione della sfida, finisce 2-1.
Pierluigi De Ascentiis