Nuoto: Thorpe si confessa:”Ho pensato al suicidio”

Il cinque volte oro olimpico si racconta: la depressione «paralizzante», la sessualità, l’alcol, il ritiro a 24 anni

Ian Thorpe

Una depressione “paralizzante”, descritta come “un luogo terribilmente buio”, che lo ha spinto piu’ volte a pensare al suicidio. E’ la rivelazione-choc fatta da Ian Thorpe nell’autobiografia dal titolo ‘This is Me’ (‘Questo sono io’). Il Sydney Morning Herald ha pubblicato alcuni stralci del libro che il nuotatore australiano, vincitore di cinque ori alle Olimpiadi, ha scritto sulla sua vita.

Thorpedo racconta di avere sofferto a lungo di depressione, una malattia che a volte lo ha spinto all’abuso di alcol e che ha pesato sulla sua decisione di ritirarsi nel 2006 ad appena 24 anni. “Mi sentivo ormai una foca ammaestrata”, ha detto. “Ho anche pensato a luoghi o a modi per uccidermi ma poi ci ho sempre rinunciato rendendomi conto di quanto sarebbe stato ridicolo”, ha spiegato Thorpe. L’alcol, nei momenti piu’ difficili, era un rifugio, “l’unico modo per dormire. Non tutte le notti ma in diverse occasioni, soprattutto tra il 2002 e il 2004 quando mi allenavo per difendere i titoli olimpici ad Atene”.

Thorpe, che e’ tornato in vasca cercando invano di staccare il ‘pass’ per i Giochi di Londra, non ha mai parlato della sua depressione con i familiari e con i suoi allenatori. “La prima volta che ne ho parlato a qualcuno e’ stato ad un altro nuotatore, perche’ mi resi conto che anche lui ne soffriva”. Thorpe ha anche smentito le voci sulla sua presunta omosessualita’: “Non sono gay, sono attratto dalle donne, amo i bambini e spero un giorno di avere una famiglia mia”.

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Redazione

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