Serie A: I top e i flop della stagione 2012-2013 – Il Pagellone finale

di Guido MARIA MINI

La finale di Coppa Italia vinta dalla Lazio per la sesta volta nella sua storia ha chiuso la stagione calcistica dando ufficialmente appuntamento ad Agosto per la Supercoppa Italiana nella quale i biancocelesti sfideranno la Juventus nuovamente Campione nazionale. Vediamo ora nel dettaglio come sono andate singolarmente le annate delle 20 di Serie A.

Serie A - Il pagellone finale

Serie A – Il pagellone finale

ATALANTA – Anche quest’anno partiva con una penalizzazione (-2) e come dodici mesi fa si salva in anticipo conducendo un campionato tranquillo. Marino è la mente dei bergamaschi, Colantuono il condottiero della panchina. Società seria, concreta e solida. Il difficile ora sarà trattenere i big Consigli, Bonaventura e Denis. VOTO 7

BOLOGNA – Quando davanti hai una coppia come Diamanti-Gilardino tutto diventa più facile. Se poi ci si aggiunge l’esplosione di Gabbiadini e Konè allora forse si poteva sperare in qualcosina di più. Pioli gestisce bene il gruppo nei momenti difficili e i rossublù non rischiano mai di essere risucchiati nella lotta salvezza. VOTO 6-

CAGLIARI – Contro tutto e tutti. Il problema dello stadio Is Arenas, il presidente Cellino in galera e partite perse a tavolino avrebbero potuto affossare anche una big e invece il duo Pulga-Lopez compie un miracolo portando i sardi all’undicesimo posto. In rosa ora sono presenti piccoli diamanti (Sau, Nainggolan, Astori, Ibarbo) da vendere a peso d’oro al miglior offerente. VOTO 7+

CATANIA – La formazione etnea è l’autentica rivelazione 2012-13. Record di punti ed ottavo posto (sopra all’Inter, ndr) grazie a Maran, scommessa vinta a meraviglia. Difesa arcigna, centrocampo di qualità e attacco spumeggiante. Ripetersi sarà terribilmente arduo ma le fondamenta sono di ottimo livello. VOTO 8

CHIEVO – Il cambio di allenatore da Di Carlo a Corini è stata la svolta della stagione. L’ex regista esclude Capitan Pellissier ed esalta le qualità tecniche di Thereau e Paloschi. Andreolli, gia destinato all’Inter, è il leader della del reparto arretrato ed il prossimo anno tornerà sul palcoscenico più importante il Derby della Scala contro l’Hellas neopromosso. VOTO 6

FIORENTINA – Il successo di una squadra è sempre riconducibile a tre cose: società, allenatore, giocatori. La viola quarta in classifica ha in Pradè il dirigente oculato e d’inventiva, in Montella il comandante giovane e smaliziato e nell’undici titolare una formazione competitiva e divertente. Unica pecca la rosa striminzita che ha reso discontinuo il cammino di Jovetic e compagni. Borja Valero, Pizarro e Cuadrado sono di un’altra categoria, Ljajic è sbocciato definitivamente e anche il vecchio Toni ha fatto la sua parte (8 goal). Quando anche Giuseppe Rossi diventerà protagonista ne vedremo delle belle… VOTO  8,5

GENOA – Preziosi oltre ad essere un rivoluzionario in sede di mercato ha dimostrato di non avere pazienza neanche con allenatori (De Canio-Del Neri-Ballardini) e direttori sportivi (Lo Monaco-Capozucca-Foschi). Il Grifone si salva in extremis per il secondo anno consecutivo deludendo una tifoseria sempre calorosa ed appassionata. Borriello e Kucka le uniche note liete della stagione. VOTO 5-

INTER – La scusa degli innumerevoli infortuni regge fino ad un certo punto quando la tua annata è a dir poco orribile. Branca sbaglia tutti gli acquisti (Silvestre, Pereira, Gargano, Cassano, Schelotto, Kuzmanovic, ndr) esclusi Handanovic, Palacio e Kovacic. Moratti invece la scelta tecnica per il terzo anno consecutivo: Stramaccioni non ha ancora l’esperienza per guidare un Top Team. Un anno fuori dalla Coppe Europee può servire per compiere una rifondazione totale ormai in lista d’attesa dal magico Triplete. VOTO 4,5

JUVENTUS – Carrera, Alessio, Conte. Non importa chi guidi questa squadra, ormai la mentalità è vincente e il gruppo compatto. Scudetto ipotecato a Novembre e percorso in Champions non ancora all’altezza delle corazzate continentali. Da due anni manca in attacco il fenomeno che fa la differenza da solo in Europa ma all’interno dei confini italiani non ci sono rivali attualmente. Pogba la sorpresa assoluta (uno dei pochissimi errori manageriali del Mago Ferguson, ndr), Giovinco l’ennesima delusione. VOTO 9

LAZIO – Girone d’andata meraviglioso, Europa League compresa. Girone di ritorno senza ossigeno e con pochi acuti. La vittoria della Coppa Italia da lustro ad una società che ad ogni inizio anno non gode dei favori del pronostico e puntualmente stupisce in positivo. Una rosa più ampia avrebbe fatto comodo al buon Pektovic nella parte cruciale della stagione. Marchetti, Biava, Hernanes, Candreva e Klose i simboli delle Aquile vincenti. VOTO 7,5

MILAN – La rivoluzione estiva aveva azzoppato una formazione fino a pochi mesi prima in lotta per il primo posto. La terza posizione finale di oggi è merito esclusivamente di Allegri, sempre difeso da Galliani e ostracizzato da Berlusconi. Il mister toscano riemerge dal baratro dimostrando di essere un uomo di carattere e capace di lanciare giovani promettenti come El Shaarawi e De Sciglio. Balotelli è stato un affarone econimicamente e tecnicamente. VOTO 7+

NAPOLI – Ennesimo capolavoro di Mazzarri che perde Lavezzi ma non fa una piega. Gli azzurri conquistano l’accesso diretto alla prossima Champions League senza troppi problemi ma onorano al peggio l’Europa minore con prestazioni scadenti. Hamsik è il leader assoluto ma l’allenatore di San Vincenzo ha già salutato e Cavani è in procinto di… che futuro si devono aspettare i tifosi napoletani???  VOTO 8+

PALERMO – Retrocessione clamorosa. Colpevole: Maurizio Zamparini. Vende i migliori e acquista dei brocchi. Licenzia a raffica ds e tecnici senza pensare al bene della squadra. Uno o piu anni di Purgatorio gli serviranno per placare i bollenti spiriti. Ilicic e Miccoli i trascinatori di una compagine allo sbando. VOTO 3

PARMA – In provincia si lavora meglio. Ghirardi, Leonardi e Donadoni si calano perfettamente in questa realtà e ottengono risultati importanti. Decimo posto e la certezza di aver regalato ai sostenitori gialloblu un calcio divertente e pratico al tempo stesso. Belfodil ha i numeri del campione ma deve ancora crescere caratterialmente. VOTO 6,5

PESCARA – Senza Zeman e tanti dei suoi meravigliosi interpreti (Verratti,Immobile, Insigne, Sansovini, ndr) della B era dura salvarsi. Il mercato non è stato all’altezza e i tre allenatori ne hanno pagato le conseguenze piu del previsto. Quintero e Weiss sono giocatori di sicuro talento, Perin e Cascione meritano di rimanere in Serie A. Peggior attacco e peggior difesa. Peggio di cosi… VOTO 4

ROMA – Fare peggio della scorsa stagione era difficile eppure la proprietà americana e la dirigenza italiana (Baldini e Sabatini in primis, ndr) ci sono riusciti e alla grande anche. Per il secondo anno consecutivo toppano la scelta dell’allenatore (il boemo, ndr) e non paghi di ciò non gli permettono neanche di lavorare con materiale di qualità e/o adatto al suo modulo. Vero anche che poi in campo ci vanno i giocatori… o meglio quello che rimane dei vari De Rossi, Burdisso e Balzaretti o gli inconcepibili Piris, Goicoechea, Tachtsidis, Bradley. Osvaldo è uno spaccaspogliatoi e Lamela mai decisivo nelle partite importanti (nonostante i 15 goal, ndr). Andreazzoli ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità e ora bisogna anche respingere gli assalti per i pochi giocatori di reale valore (Marquinhos e Pjanic su tutti). VOTO 4-

SAMPDORIA – Senza infamia e senza lode. Da neopromossa si salva abbastanza agevolmente ma il suo ruolo nel campionato italiano può e deve essere un altro. E’ sbocciato Icardi e forse si dovrebbe convincerlo a restare per il bene suo e dei blucerchiati. Sagramola e Osti hanno il compito di riportare in alto questa gloriosa società. VOTO 5,5

TORINO – Una buona partenza ha permesso ai granata di salvarsi a due giornate dalla fine. Ventura non ripete il bel calcio di Pisa e Bari ma raggiunge l’obiettivo affidatogli da Cairo. Ogbonna, Cerci e Bianchi sugli scudi ma sono gia promessi sposi ad altre squadre. C’è da investire tanto e bene. VOTO 5,5

SIENA – Per il carattere, l’umiltà e il gioco espresso a tratti non meritava una retrocessione condizionata ampiamente da problemi societari (Monte Paschi) e disciplinari (penalizzazione di 6 punti). Iachini ha ribadito le sue capacità tattiche ed Emeghara sarà al centro di numerose trattative di mercato. VOTO 6-

UDINESE – Ci sono ancora modi e parole per far capire a tutti quanto sono bravi questi friulani??? Nessuno mai li crede capaci di queste imprese che si ripetono ormai da tanti anni. Guidolin è un vero Maestro cosi come la stella di diamante Di Natale è incapace proprio di scendere sotto i 20 goal stagionali. Vendono Asamoah e Isla??? Che importa tanto fioriscono i vari Muriel, Allan, Gabriel Silva, Pereyra, ecc… Chapeau!!! VOTO 8-

 

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Redazione

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