Eccoci dunque, con l’arrivo d’autunno, a spulciare tra le probabili formazioni in cerca dell’occasione giusta per la 7° giornata, la prima di ottobre e l’ultima prima della sosta che apre il secondo ciclo delle nazionali. La pausa servirà a recuperare alcuni illustri acciaccati di questo primo scorcio di campionato. Ma vediamo insieme chi, invece, potrebbe già graffiare in questo turno fondamentale.
Sabato 3 ottobre
CARPI – TORINO Ore 18
Se n’è andato Fabrizio Castori, vero artefice della storica promozione degli Emiliani nella massima serie. Non sono bastati i 2 punti raccolti nelle prime 6 giornate, a onor del vero conquistati attraverso un calendario tutt’altro che agevole. Ma il feeling tra l’allenatore e la dirigenza, in particolareSogliano, sapevamo essere non del tutto soddisfacente. Dentro così Giuseppe Sannino, che proprio con Sogliano fece tanto bene in quel di Varese. Il neo-tecnico non stravolgerà le opzioni tattiche di Castori, ma le conserverà almeno sino alla sosta, laddove opererà i giusti suggerimenti personali, a tempo debito e paziente. Probabile rientro per Benussi tra i pali, conferma in blocco degli altri, con possibili ballottaggi tra Gagliolo e Romagnoli, e tra Bianco e Martinho. Consigliamo nuovamente il tandem Borriello-Matos, ispiratissimi quand’anche Sannino porterà maggiore velocità transitiva e d’esecuzione sugli esterni, suo marchio di fabbrica. Sconsigliamo la mediana, che soffrirà il dinamismo tecnico dei ragazzi di Ventura, mentre Letizia spingerà sull’acerbo Gaston Silva. Tutta da verificare la tenuta difensiva.
Torino che intende proseguire la sua marcia positiva ai vertici della classifica. La natura dell’impegno lo consente, anche se Ventura sa frenare i facili entusiasmi in favore di un’umiltà fondamentale per approcciarsi a partite di questo genere, resa insidiosa nella fattispecie dal cambio di guida e necessario cambio di passo. Alla compagine emiliana opporrà la stessa difesa vistasi contro il Palermo; a centrocampo ricambio obbligato per Molinaro (squalificato), dentro Gaston Silva. Per lo stesso motivo assente Obi, mentre per Bruno Peres sono previsti una quarantina di giorni di stop. Fiducia quindi a Zappacosta, che sfrutterà le sue chances per mettere in difficoltà Ventura nelle scelte. Consigliatissimo per questo turno, come Benassi (per facilità d’inserimento, ed è l’unico del reparto di giornata a farlo benissimo) e Maxi Lopez: la “gallina de oro” è andata vicinissimo al gol contro il Palermo. Vorrà trovarlo contro il Carpi. Anche se dovesse partire dalla panchina, in virtù del gallo Belotti. Impossibile prescindere da Quagliarella, se lo avete in rosa.
CHIEVO – H. VERONA Ore 20.45
Derby di Verona in notturna, che vede i ragazzi di Maran in condizione smagliante, del tutto contrapposta alla piena emergenza degli uomini (contati sulle dita di una mano) di Mandorlini. Maran intenzionato a dar fiducia agli stessi undici-tipo apparsi in queste prime uscite stagionali, con la variante Birsa pronto a riprendersi la titolarità a scapito di Pepe. Occhio a Paloschi, nel derby si esalta, come Meggiorini del resto; Castro può punire l’esuberanza di Souprayen. Ma nel derby, ove tutto è possibile, è lecito aspettarsi sorprese sull’inchiostro del tabellino.
Come detto, Mandorlini conta gli uomini a disposizione, sono pochi, e da inventare soprattutto nel reparto offensivo, orfano di quasi tutti i suoi interpreti (ultimo, in ordine cronologico, Juanito). Si suppone dunque una difesa a 5 con gli esterni pronti a dar manforte, alzandosi con vigore, nelle sortite contropiedistiche; davanti inedito tandem Jankovic-Wszolek, dei due ci fidiamo più del primo. Occhio ad Hallfredsson, recuperato completamente, lui e Viviani pennelleranno i suggerimenti, soprattutto da calcio da fermo, per cercare di mettere in difficoltà gli avversari. Chi stacca? I cinque difensori sono tutti abili. Particolare attenzione alla grintosa applicazione di Moras, che sentirà questo derby particolarmente.
Domenica 4 ottobre
EMPOLI – SASSUOLO Ore 12.30
Empoli senza Saponara (squalificato per 3 turni, in attesa del ricorso), e Croce (out 40 giorni), con Paredes e Pucciarelli in non perfette condizioni. Sarà dunque la partita di Maccarone, anche perché il Sassuolo perde i centrali titolari, e proporrà l’inedita coppia Ariaudo-Terranova. Possibile esordio per Krunic, sino ad ora oggetto misterioso. Impegno tutt’altro che alla portata. Sconsigliamo il reparto arretrato, che soffrirà le incursioni e la tendenza offensiva di tutta la compagine neroverde.
Di Francesco intenzionato a dare continuità alla squadra che vince e convince, e porta il patron Squinzi a creder di poter ambire a traguardi importantissimi. Non ci saranno però i pilastri della retroguardia, così del reparto consigliamo Vrsaljko: Mario Rui appare appannato e spesso maldestro. Attenzione agli inserimenti di Missiroli, l’Empoli non è impeccabile tra le linee; Berardi vorrò sbloccarsi ed è facile che sia così. Benissimo anche Defrel, che sta trovando il gol per sognare la doppia cifra.
UDINESE – GENOA Ore 15.00
Colantuono ha ritrovato i tre punti, e vuol dare continuità al momento. Difficile parlare di crisi passata, ma ne si potrà discutere dopo la sfida contro il Genoa. I friulani perdono Zapata (alta distrazione, tempi di recupero stimati tra 1-2 mesi), Di Natale in campo di nuovo dal 1’ minuto. Tra i fantacalcisti gira una leggenda: quando a Udine, alle 15 c’è il sole, Totò segna sempre. Restiamo vigili sulle condizioni atmosferiche, e a prescindere da esse, riponiamo fiducia sul capitano e Thereau, poco brillante ultimamente ma in cerca del secondo gol stagionale. Rientra Fernandes, che può infastidire il Grifone con la sua tecnica e la sua furbizia. Se possibile, lasciate stare la retroguardia impegnata in un 3 vs 3 che porta a pensare a una partita tanto scoppiettante, quanto arcigna per le difese. Confermiamo quanto detto la settimana scorsa: Badu letale negli inserimenti.
Gasperini ritrova Cissokho dopo la squalifica, potrebbe riaccomodarsi in panchina Figueiras. Per il resto squadra confermata, unico ballottaggio Marchese-Izzo. Conferme per Diego Capel, vicino al gol contro il Milan, diamogli una seria chance. Vicinissimo alla firma del rinnovo “El Monito” Perotti, darà cattivi pensieri a Wague o Piris. Pavoletti è l’uomo di punta, ma teniamo conto anche di Laxalt: positivo e propositivo, su quella corsia sarà duello con Edenilson, che può consacrarlo titolare definitivo di questo Genoa.
SAMPDORIA – INTER Ore 15.00
Doriani reduci dalla sconfitta in trasferta contro l’Atalanta. In casa però è un’altra storia per i blucerchiati, che vogliono confermare l’abilità casalinga anche contro la partita degli ex: lo stesso Zenga, Mancini, Icardi, sono tante le suggestioni di questo match molto atteso. Ancora out Silvestre, probabile conferma di Moisander e Zukanovic come coppia centrale, più indietro nelle gerarchie Regini. A centrocampo si rinnova il ballottaggio Ivan-Correa, col Tucu che ancora non convince del tutto, ma a cui non si vuol tarpare le ali. Consigliatissimo Soriano, sempre più capitano di questa compagine. Eder quando vede l’Inter s’infiamma. Muriel viene da qualche prova opaca. Inutile dire che può esser devastante, a patto che trovi quella continuità che gli manca da sempre.
Voglia di riscatto per Mancini e l’Inter, che a Marassi intendono riprendere la strada smarrita contro la Fiorentina. La beneamata ritrova Murillo che potrebbe giocare al fianco di Ranocchia o Medel, con quest’ultimo in grado di giocare anche in mediana sostituendo uno tra Guarin e Kondogbia. Felipe Melo non si tocca. Brozovic è arretrato nelle gerarchie, ma attende una chance. Banale menzione per Icardi: dente avvelenato per l’ex di lusso; non sembra ancora in forma Perisic, il consiglio di giornata cade su Lijaic, che vista l’assenza di Jovetic, potrebbe finalmente trovare la via del gol, scalzando Palacio nella titolarità. Il serbo è per noi il possibile uomo di giornata.
PALERMO – ROMA Ore 15.00
Fitti colloqui tra il presidente Zamparini e Iachini, in ballo vi è un Palermo da ritrovarsi nel gioco e nelle certezze sperdute dopo il buon avvio di stagione. Ipotizzabile un cambio di modulo, con la difesa a quattro e il centrocampo a tre, a reggere la verve di Quaison e Vazquez a supporto di Gilardino. Occhio però a Trajkovski, che incalza il “violinista” da “buon compositore”, per assonanze col più illustre musicista, e necessità di ciò che manca al Palermo di quest’anno. Un gioco chiaro e limpido, fatto di scambi veloci ed inserimenti alla sincope del tempo. Anno scorso contro la Lupala differenza la fece il Mudo. Dybala non c’è più. Allora, Rigoni può far male ai giallorossi più disattenti.
Garcia in bilico dopo l’ennesimo risultato poco convincente. L’ombra dorata di Ancelotti è forse troppo soleggiata ed ambiziosa, e cela alle sue spalle il nome sibillino di Montella. Per scacciare i fantasmi, ci vogliono i 3 punti: formazione-tipo per Garcia, che ancora non può disporre di Dzeko e Totti, e nel ruolo di centravanti proporrà Gervinho. L’ivoriano ha trovato il gol in campionato e in Champions, la retroguardia del Palermo è di nota lentezza di gambe, buona pare l’intesa con Iago Falque. Salah è il più decisivo, titubiamo invece sul reparto mediano, stanco o forse in scarsa condizione generale. Digne sull’out mancino è una sicurezza, a maggior ragione se di fronte si troverà a gareggiare conStruna. Pjanic come sempre è un veleno nel piazzato, lasciate perdere De Rossi e Castan.
LAZIO – FROSINONE Ore 18.00
I biancocelesti escono rinvigoriti dalla vittoria in EL, ora testa al campionato, ove incontrano un Frosinone fresco della prima storica vittoria in Serie A, e più ampiamente reduci da due risultati utili consecutivi. La banda di Pioli, però, non può fallire l’appuntamento con i 3 punti. Dalla gara europea vede perdersi Mauricio (frattura facciale), dietro dunque spazio a Hoedt e Gentiletti. Ballottaggio tra Radu e Lulic, Candreva si dice pronto e carico per l’impegno, ma sarà così dall’inizio? Perché c’è pure Kishna che ha riposato contro il Saint-Etienne, il positivissimo Milinkovic-Savic, e questo Felipe Anderson non può sedersi in panchina. Insomma, sono tante le possibili variazioni dello scacchiere, che solo Pioli risolverà all’ultimo; visti i dubbi, e le soluzioni metamorfiche, noi personalmente suggeriamo di schierare qualsiasi elemento “offensivo” biancoceleste a disposizione nelle vostre rose.
Stellone si gode il momento positivo dei suoi, che vanno all’Olimpico forse più leggeri nel cuore, ma non nella mente, perché basta poco, nel treno salvezza, per ritrovarsi tra gli ultimi vagoni. L’impegno è dei più ostici, ma le motivazioni nell’ incontrare il secondo “derby” laziale dopo la Roma, e nel trovare l’Olimpico, varranno più di quanto possano fare le paure. Consigliamo gli ottimi Dionisi e Ciofani visti contro l’Empoli, potranno mettere in difficoltà una coppia che non ha mai praticamente giocato insieme, come Hoedt e Gentiletti. Per il resto, francamente vediamo la Lazio superiore nei duelli individuali, tranne Paganini che può insidiare il diretto avversario tramite le sue ripartenze. Sconsigliamo assolutamente la retroguardia e Leali.
JUVENTUS – BOLOGNA Ore 18.00
La Juventus chiamata a scacciare in definitiva la maledizione dello Stadium. Rinfrancata dai risultati di Champions, questa può essere la giusta occasione contro un Bologna per ora apparso insufficiente a mantenere la categoria. Allegri offre continuità a un 3-5-2 duttile nelle due fasi, che ha visto Barzagli lavorare da terzino pieno in fase offensiva. Cuadrado è l’uomo che può fare la differenza, si vedrà all’opera Khedira, alla prima in campionato, alla seconda complessiva, tassello fondamentale per tecnica ed equilibrio. Noi crediamo in Dybala: è andato vicinissimo alla gioia contro il Siviglia, e tenterà con veemenza di battere Mirante. Morata deve trovare la stessa proficua cattiveria anche in campionato. Ed occhio a questo Zaza. Sta trovando fiducia. Sulla sinistra Alex Sandro potrà risultare devastante contro l’acerbo Ferrari. Sul ritorno di Khedira ci guadagnerà, e di molto, Pogba.
Delio Rossi finito sotto l’occhio del ciclone per una gestione che appare inadeguata. Corvino rinnova la fiducia dell’allenatore, ma sarà tutto vero? Ardua impresa trarre una buona prestazione e punti utili nella trasferta di Torino. Rossi conferma gli 11 della scorsa giornata, con la sola differenza di Rizzo per Pulgar, per rendere più abile il Bologna tra le linee. Basterà? Il più in palla è Mounier, Brienza deve ritrovarsi, Destro è il fantasma di se stesso. Ma dato che lo Stadium della Serie A è ora pieno di fantasmi. Chissà…
FIORENTINA – ATALANTA Ore 20.45
Periodo d’oro per la viola, e per il suo allenatore Sousa, che ha a disposizione un fiore ricco di petali da scegliere per ogni diversa competizione. Il turn-over funziona, le risorse energetiche sembrano ben distribuite, e il gruppo unito per la causa brillante. Tornano dunque negli 11 Kuba, Ilicic, Kalinic e Borja; recuperato Roncaglia, se la gioca con Tomovic. L’Atalanta è una squadra ben organizzata, ma se la Fiore gioca col ritmo vistosi con l’Inter, ce n’è davvero per pochi. Indispensabile BorjaValero, Kalnic vorrà proseguire sulla sua strada preferita: quella del gol. Consigliamo personalmente anche Vecino, che in gol ancora non è andato, ma oltre ad un mostruoso stato di forma, si sta avvicinando prepotentemente all’area avversaria.
L’Atalanta naviga in acque fantastiche di classifica, e si potrà permettere una maggiore libertà emotiva in quel fortino chiamato “Artemio Franchi”: out Pinilla, dentro Denis, per il resto soltanto conferme del team che ha convinto e battuto la Sampdoria. Torna anche Carmona, ma per ora resta favorito il giovane Grassi, che sta impressionando. Non avrà confidenza col gol De Roon, ma è il faro della bergamasca. I due folletti Maxi Moralez e Gomez sono le spine della fantasia di EdiReja. Attenzione all’ex Kurtic. Un gettone su di lui sembra suggestivo e non lontano da ciò che sta narrando il campo verde.
MILAN – NAPOLI Ore 20.45
Chiude la 7° giornata il secondo posticipo, quello tra Milan e Napoli. Match difficilissimo per gli uomini di Mihajlovic. Balotelli si accomoderà in panchina, vittima di un fastidio da valutarsi con completa definizione. Il tecnico vara il ritorno del duo Bacca-Luiz Adriano, che ha fatto bene in coppia e non più riproposto dopo l’avvento di Mario. Che succederà? La loro velocità metterà in difficoltà Albiol e Koulibaly, non sempre irreprensibili e davvero convincenti solo quando il Napoli riesce a tenere misure di distanza perfette tra i reparti. Il sistema qui va alla prova di San Siro. Sconsigliamo la retroguardia, di nuovi intendimenti tra Ely e Zapata, soffriranno tremendamente lo stato di forma dell’avanguardia napoletana. Scommettiamo su Kucka, nel suo ruolo di volante tra fascia e trequarti potrà far male, più di un Bertolacci braccato dal mastino Allan.
La banda di Sarri vuole proseguire il cammino vincente seguito pure in Europa League. Per la trasferta di Milano tornano arruolabili Hamsik ed Insigne. Higuain non è mai stato così in forma, la qualità, la fattura dei gol che sta facendo parlano per lui. Col Milan ha una tradizione positiva, lo affiancherà un Callejon in crescendo, ma ancora lontano dal gol. Si sbloccherà? Allan è devastante, e va completandosi e migliorandosi partita dopo partita. Jorginho il metronomo, preferito a Valdifiori. Difficile non consigliare gli uomini dalla mediana in su di questo Napoli che, se manterrà il ritmo partita vistosi sino ad ora, potrà ambire a grandiosi traguardi. Ma la prova di Milano porterà le sue verità.
Leonardo Gatta