Brasil 2014: Gruppo A, Leoni “domati”: Croazia travolge Camerun 4-0

di Fabio PARIS

Match da dentro o fuori all’Arena Amazonia. I Leoni africani, orfani di Samuel Eto’o, seguono la stessa sorte della Spagna, salutando il Mondiale brasiliano a poche ore di distanza dagli iberici Campioni in carica. Decisiva l’espulsione di Song, la doppietta di Mandzukic e la grande prova di Perisic.

Il match è subito combattuto con il Camerun che prova a fare la partita schierandosi con un 4-3-3 propositivo e volto a mantenere il baricentro alto. Al 10′ però è Olic, su assist di Perisic, a portare in vantaggio la Croazia sfruttando una dormita della difesa.
Il gol scatena la reazione dei Leoni che, però, faticano a tradurre in gol il tanto agonismo profuso. Da registrare nel primo tempo le sole conclusioni fuori bersaglio di Mbia e Choupo-Moting. Il tridente offensivo, Moukandjo-C. Moting-Aboubakar, appare molto veloce nelle ripartenze ma altrettanto confusionario nella gestione delle trame offensive.

Al 40′ l’episodio che decide, di fatto, il match. Sulla ripartenza croata, Song colpisce alla schiena Mandzukic con un pugno. L’arbitro, il portoghese Pedro Proença, vede tutto ed espelle il giocatore del Barça che conclude, così, la sua pessima stagione in anticipo. Si apre la ripresa con Volker Finke che inserisce Nounkeu al posto di Chedjou per dare equilibrio alla squadra ma, proprio il nuovo entrato, su errato rinvio del portiere Itandje al 48′, si fa scappare Perisic che, velocissimo sull’out mancino, entra e in area ed insacca un gran gol incrociando di sinistro. Pochi minuti e Mandzukic potrebbe chiudere definitivamente i conti ma, solo davanti a Itandje, il centravanti, in uscita dal Bayern, mette fuori.

Il Camerun è alle corde e proprio Mandzukic ne approfitta per riscattarsi. Infatti al 61′ e al 71′ arrivano il tre ed il quattro a zero con il numero 17 che prima salta indisturbato in mezzo alle maglie verdi ed insacca sugli sviluppi di un corner, poi appoggia in rete dopo un tiro del neoentrato Eduardo, respinto corto dall’estremo difensore africano. Nel mezzo, un altro tentativo di Mbia, il migliore dei suoi, che termina sul fondo. A dieci dalla fine è ancora il centrocampista vincitore della Europa League con il Siviglia a provarci di testa, sugli sviluppi di un corner.

All’85’ gli africani hanno l’occasione, però, di segnare il gol della bandiera ma Moukandjo calcia malamente fuori un rigore in movimento. Un minuto più tardi invece sono Rebic e Rakitic ad avere, in serie, la chance di arrotondare il risultato. Il destro a giro del fiorentino è però respinto da Itandje mentre il centrocampista del Siviglia, solo davanti al portiere, prova il tocco sotto ma la sfera termina a lato. A due minuti dalla fine, l’occasione migliore per il Camerun, ci prova di testa Webo, anch’egli entrato nella ripresa, su assist di Assou Ekotto ma la palla sbatte sulla traversa e torna in campo. C’è anche della sfortuna nell’ultima opportunità della partita per i Leoni (In)domabili. Troppo cinica e ben messa in campo infatti la Croazia di Kovac, brava a sfuttare le ben note disattenzioni difensive degli africani, ancora a secco di gol nella competizione iridata. Per Modric e compagni, a questo punto, sarà decisivia l’ultima gara contro il Messico, il 23 giugno a Recife.

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Redazione

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