Brasil 2014: Olanda terza, il Brasile crolla anche contro i tulipani

di Davide PITEO

Il vecchio continente diventa la bestia nera del Brasile, che davanti al popolo di Brasilia per mano dell’Olanda, chiude malamente un Mondiale dove poco ha entusiasmato e tanto è costato, mentre l’Olanda dopo 4 anni riesce nell’impresa di riconfermarsi

Davanti uno stadio gremito in ordine di posti, con l’intera Capitale e tutto un paese che attendeva con ansia il match per il terzo posto o finalina di consolazione, il Brasile nell’ultimo atto del suo Mondiale non brilla e crolla sotto i colpi delle furie arancioni dell’Olanda, che confermano quanto di buono già fatto 4 anni fa con il secondo posto, conquistando un terzo posto di tutto rispetto, soprattutto tenuto conto che la finale in casa olandese è sfuggita contro il beffardo destino, che nella lotteria dei calcio di rigore contro l’Argentina ha detto no alla selezione europea. Dunque gli olandesi chiudono come meglio non si poteva il proprio mondiale, e insieme alla Germania salvano l’onore del calcio europeo, che durante il corso della rassegna iridata ha palesato tante lacune,giocatori ed allenatori ormai bolliti, e un vivaio giovanile che va senza dubbio rilanciato soprattutto in Italia. Ma Olanda – Brasile non era solo il match che in palio metteva il terzo posto mondiale, era anche una delle classiche mondiali, partite che ogni giocatore vorrebbe giocare, perché ricche di fascino e soprattutto storia.

Il primo incontro è datato 1974, anno dell’edizione tedesca dei Mondiali, e primo nel quale l’Olanda si qualificò per la finale, perdendola poi contro la Germania. Si trattava di una partita del secondo turno, che in quel caso si giocava con due gruppi da quattro squadre, e la formazione olandese se la aggiudicò per 2 – 0 . Il secondo scontro tra le due formazioni ha luogo ad USA 94, dove la nazionale carioca batté gli orangenei quarti di finale. La partita si giocò al Cotton Bowl di Dallas, e questa volta i Verde-orosi imposero per 3 – 2 con rete finale di Branco, dopo che gli Olandesi erano tornati in parità rispondendo con i goal di Bergkamp e di Winter al doppio vantaggio siglato da Romaio e Bebeto. Il terzo scontro tra brasiliani e olandesi andò nuovamente in scena 4 anni più tardi, infatti nel Mondiale del 98 giocato in Francia le due selezioni si scontrano in semifinale, ma ancora una volta sono i brasiliani ad avere la meglio, infatti ancora una volta fatali per gli olandesi furono i calci di rigore, dopo che i tempi regolamentari e supplementari si erano chiusi sull’1-1 con le reti di Ronaldo per il Brasile e Kluivert (attuale assistente di Van Gaal in panchina) per l’Olanda.

L’ultimo scontro diretto risale al 2010, in Sudafrica, e vide le due squadre affrontarsi nei quarti di finale, dove l’Olanda portò in pareggio la serie delle sfide mondiali con un successo per 2 – 1 con una doppietta nella ripresa di Snejider che nel giro di 15 minuti ribaltò il risultato a favore del Brasile, che aveva segnato dopo soli 10 minuti un goal con Robinho.  A Brasilia è andato in scena l’ultimo atto di quella che ormai è una sfida che dura da più di 70 anni, un Brasile stonato ed ancora intontito dalla sconfitta patita contro la Germania in campo fa poco e nulla, infatti al 2’ Thiago Silva commette fallo da ultimo uomo su Robben, dal dischetto Van Persie non perdona firmando il momentaneo 1-0. Come un pugile ormai bollito, il Brasile non reagisce finendo alla corde ed in cambi effettuati da Scolari non portano il cambio di passo cercato dal tecnico carioca, ed al 16’ arriva il colpo del definitivo ko, David Luiz di testa respinge malamente il pallone nel tentativo di liberare l’aria, Blind ne approfitta e firma il 2-0. L’ultimo brivido del primo tempo è di marca brasiliana, e ancora una volta arriva da Oscar(autore della sola ed unica rete contro la Germania) il quale  da posizione decentrata, crossa in area un pallone teso ed interessante ma né Paulinho né tanto meno David Luiz sfruttano l’occasione per riaprire il match.

Nella ripresa pochi sono gli spunti, l’Olanda non alza i ritmi ed il Brasile non fa nulla per cambiare volto al match e al proprio finale di Mondiale, ma in pieno recupero, arriva il terzo lampo olandese Wijnaldum, autore del definitivo 3-0. Tirando le somme senza dubbio il mondiale della formazione olandese è stato buono, riconfermando quanto di buono fatto vedere già 4 anni fa, ma ancora una volta ha dimostrato che gli manca quel pizzico di cattiveria in più per poter vincere, discorso diverso per il Brasile che durante tutto l’arco del Mondiale non ha mai entusiasmato, meritando di uscire già dagli ottavi contro il Cile, infatti non va dimenticata la traversa colpita da Pinilla sullo scadere dei tempi supplementari, a cui si aggiunse un’infausta lotteria ai calci di rigore che ancora una volta volle premiare il team padrone di casa e non chi aveva giocato meglio.

Dunque in casa brasiliana è giunto il tempo di cambiare qualcosa e farlo anche in brave tempo perché il 2016, con La Coppa America unificata e le Olimpiadi che si svolgeranno proprio in Brasile, è ormai alle porte,ma soprattutto l’amarezza più grande per il popolo brasiliano non sta nel non essere arrivati primi, ma nel aver dato tanto fiducia ad una selezione che non ha mai ripagato in pieno l’amore del popolo, che tanti sacrifici ha dovuto affrontare ed affronterà per il costo dei Mondiali.

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