Come funziona lo scouting nel calcio? Intervista a Lorenzo Onano

Il calcio non è fatto solamente da contratti milionari e procuratori che anno dopo anno, stanno ottenendo sempre più poteri; ci sono anche scout che ogni giorno, lavorano per osservare i campioni di domani, ragazzi di quindici o sedici anni che dovranno essere lanciati nel mondo del calcio che conta. Uno di questi è Lorenzo Onano, fondatore dell’agenzia “OC Sports & Management”, società che si occupa di scovare i giovani talenti del calcio di domani. E proprio Lorenzo Onano oggi ha deciso di scambiare due chiacchiere con noi, parlando di come funzioni lo scouting nel calcio.

Lorenzo, benvenuto su Football Magazine! Perché non ti presenti ai nostri lettori?

“Salve a tutti i lettori di Football Magazine! Mi chiamo Lorenzo Onano e di professione faccio lo scout calcistico: giro il mondo (sono residente in Montenegro) alla ricerca di ragazzi talentuosi da poter lanciare nel mondo del calcio”.

Cosa fa di preciso lo scout? Non si tratta solo di decidere chi è bravo e chi no, giusto?

“No, dietro a una scelta del genere ci sono altri mille fattori. Io lavoro con ragazzi giovanissimi, che vanno seguiti passo dopo passo, soprattutto nelle scelte che potrebbero cambiare sia la loro carriera, che la loro vita”.

Una domanda ormai di rito, visto che se ne parla da mesi: favorevole o meno alla ripresa del campionato di Serie A? E cosa accadrebbe secondo te in entrambi i casi?

“Io personalmente credo che si debba riprendere a giocare. Se il campionato venisse fermato davvero, ci sarebbero enormi ripercussioni. Già in questo modo i club avranno a disposizione budget molto limitati, figuriamoci se non si dovesse tornare in campo”.

In Europa sono sempre più numerose le realtà in grado di sfornare giovani di qualità, cosa che da noi, eccezioni a parte, ancora non riusciamo a imporci. Quali sono le differenze che dovremmo cambiare?

“In Inghilterra, in Germania e in Spagna, i club hanno molta considerazione dei giovani. In Premier League ad esempio, ogni club tende a far esordire 6-7 ragazzi a stagione, a volte anche in competizioni come l’Europa League. Qui da noi manca la fiducia verso i ragazzi, e poi le strutture adatte. Non tutti i club infatti, possono godere di impianti all’avanguardia”.

Come avviene “il lancio” di un giovane calciatore in un campionato come la Serie A?

“In molti credono che per “lanciare” un ragazzo, bastino una manciata di convocazioni in Serie A, magari anche restando in panchina. In realtà, non è così. Serve minutaggio sul campo, importante per crescere sia interiormente che calcisticamente, ma anche per essere notati”.

Andri Fannar Baldursson

Andri Fannar Baldursson con la maglia del Bologna in occasione del suo esordio in Serie A

Come scout avrai sicuramente osservato una marea di calciatori. Qual è quello che finora ti ha regalato più soddisfazioni?

“Senza dubbio direi Andri Fannar Baldursson, ragazzo islandese che abbiamo portato nel Bologna Primavera. Noi di OC Sports & Management abbiamo svolto il lavoro di intermediazione nella trattativa. Sinisa Mihajlovic poi è un bravissimo allenatore, capace come pochi di valorizzare i giovani, e lo scorso febbraio lo ha anche fatto esordire in Serie A”.

Il prospetto più interessante che hai osservato negli ultimi anni?

“Sicuramente ti direi Brian Brobbey, attaccante classe 02’ dell’Ajax Under 21. Sono riuscito ad osservarlo a Dublino, durante l’Europeo Under17. Con ogni probabilità diventerà un grande giocatore, ha tutte le caratteristiche per esserlo”.

Il rimpianto invece? L’affare saltato a cui tenevi di più?

“Senza dubbio direi Sebastian Henriksen, difensore centrale classe 02′. Purtroppo il suo trasferimento al Parma è saltato perchè il ragazzo non ha voluto lasciare la Norvegia”.

 

 

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Matteo Paniccia

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