Serie B: Tre punti d’oro per Crotone e Cagliari. Cesena bloccato a Salerno, il Livorno rialza la testa

Il successo sul campo dell’Ascoli conferma i calabresi in testa alla classifica di Serie B. Il Cagliari dilaga con quattro reti e rimane in scia della capolista. La Salernitana rallenta il passo del Cesena, mentre il Livorno torna a sorridere. Derby umbro al Perugia, che sbanca Terni con un rigore.

GLI ANTICIPI DELLA 9^ GIORNATA
PESCARA-PRO VERCELLI 1-0
Il Pescara di Massimo Oddo continua la sua scalata verso i piani alti della classifica. Il successo di misura ottenuto nell’anticipo del nono turno ai danni della Pro Vercelli, permette agli abruzzesi di salire momentaneamente al quarto posto con un bottino di 15 punti. I numeri statistici sono tutti a favore dei biancoazzurri, capaci di ottenere ben 12 angoli nel corso del match. Nonostante la pressione esercitata dai padroni di casa sia stata costante per tutti i 90’, tuttavia per sbloccare la gara è stato necessario attendere l’ingresso in campo di Luca Forte al 26’ della ripresa al posto diVerre. La mossa di Oddo è stata subito ripagata dall’ex attaccante del Varese, lesto a ribadire in rete dopo la traversa colpita dal solito Lapadula. Il Pescara legittima il risultato finale, dunque, dopo una partita in cui ha sempre tenuto in mano il pallino del gioco. Primo tempo avaro di emozioni, i ritmi sono blandi e il pallone staziona essenzialmente nella zona centrale del campo. Al 10’, un brivido freddo percorre la schiena dei tifosi locali: il calcio piazzato di Scaglia lambisce il palo. Questa diventa praticamente l’unica azione pericolosa costruita dalla Pro Vercelli durante i primi 45’. Gli uomini di Oddo comandano le operazioni ma lo fanno senza trovare la giusta velocità. Alla mezz’ora Benali serve Caprari, ma la conclusione dell’ex romanista risulta fiacca e centrale. Allo scadere della prima frazione, il portiere Pigliacelli si fa trovare preparato sul tentativo di Crescenzi. Nella ripresa gli abruzzesi alzano il ritmo e si rendono subito pericolosi con Verre che colpisce il palo di sinistro dopo un bello scambio tra Lapadula e Benali. La svolta arriva al 26’ e il merito è tutto del tecnico pescarese che passa dal 4-3-1-2 di partenza al 4-2-4, con l’inserimento di Forte. Tre minuti dopo ecco il vantaggio firmato proprio dal giovane classe 1994. Per il Pescara è il secondo successo consecutivo, mentre per i piemontesi si tratta del primo ko della gestione Foscarini (il terzo esterno di fila, dopo Brescia ed Entella).

VICENZA-NOVARA 0-2
Il Novara apre ufficialmente la crisi del Vicenza. La squadra biancorossa guidata da Pasquale Marino diventa un caso: sul terreno di gioco amico del “Romeo Menti”, i veneti non riescono più a trovare la vittoria. Ma c’è di più: dopo la disfatta maturata con la Pro Vercelli, il Vicenza è costretto ad incassare la seconda sconfitta consecutiva e il sorpasso in classifica in favore proprio dei piemontesi, ora a 12 punti. La gara per i padroni di casa si mette subito in salita: al 14’, su un lancio dalle retrovie, i due centrali Mantovani e l’ex di turno Rinaudo si lasciano scappare Gonzalez che senza esitazioni trafigge il portiere Vigorito in uscita disperata. E’ un Novara che, nonostante il vantaggio acquisito, per alcuni tratti di gara pare subire il maggior possesso palla degli avversari ma di vere e proprie occasioni pericolose se ne contano sulle punta delle dita. Al 36’ Da Costa controlla agevolmente una palla toccata da Raicevic. Il Vicenza non riesce a trovare spazi utili nel tentativo di perforare una delle migliori difese di tutto il campionato (solo 7 le reti subite fin qui). Sono, invece, ancora i piemontesi a rendersi pericolosi prima con Gonzalez e poi con Evacuo. Allo scoccare del minuto sessantadue, il Novara chiude i conti: Poli sfrutta di testa l’assist perfetto di Faraoni. Il gol piega definitivamente le gambe al Vicenza. La formazione di Marco Baroni centra il tris di vittorie.

9^ GIORNATA
Il nono turno di B conferma la superiorità di Crotone e Cagliari, entrambe vittoriose e sempre più salde in testa alla classifica. I romagnoli non vanno oltre il pari a Salerno e il Livorno risorge affondando il Modena per 2-0. Il Bari perde terreno, impattando 0-0 con la VirtusEntella. L’atteso derby in salsa umbra premia il Perugia: a decidere il match un calcio di rigore di Ardemagni. Basta un calcio di rigore al Crotone per avere la meglio su un buon Ascoli e mantenere così la vetta della classifica. I rossoblù partono subito forte sfiorando la rete già all’8’: i marchigiani perdono ingenuamente palla all’altezza della trequarti, Budimir si avventa sulla sfera ma la conclusione si perde di poco alta sopra l’incrocio. Pochi minuti dopo, Lanni si supera deviando il colpo di testa sempredell’attaccante croato. L’episodio chiave si registra al 24’: Cinaglia trattiene l’avversario in area di rigore e il signor Abisso sancisce il penalty. Budimir spiazza il numero uno ascolano e regala i tre punti preziosissimi alla propria squadra. Il Cagliari non sta a guardare e al “Sant’Elia” strapazza con quattro reti il Trapani. La truppa di mister Rastelli passa in vantaggio al 22’, dopo un’azione rocambolesca: tutto nasce da un incredibile errore della retroguardia siciliana, Scognamiglio si fa sottrarre ingenuamente il pallone da Melchiorri, che serve Farias per il più goffo dei gol (l’attaccante brasiliano sigla la rete deviando il cuoio con lo stinco). I rossoblù isolani continuano a spingere sull’acceleratore e al 29’ si registra il raddoppio: questa volta il numero 17 insacca dopo aver seminato in slalom l’intera difesa ospite. Il Trapani perde letteralmente la bussola ed è costretto ad incassare anche il tris di Pisacane, lesto a colpire di testa sul corner di Di Gennaro. All’alba del 2° tempo Scognamiglio si fa parzialmente perdonare per l’errore sul primo gol subìto, accorciando lo svantaggio. A chiudere definitivamente i giochi, però, è Giannetti che sfrutta l’assist di un indiavolato Farias.

Rallenta decisamente il passo il Cesena di Drago, fermato sull’1-1 dalla Salernitana. I padroni di casa si mostrano cinici e al primo affondo fanno subito male: su azione d’angolo, Bovo spedisce alle spalle dell’incolpevole Gomis (34’). La reazione dei romagnoli è veemente: Strakosha testa i riflessi sulla poderosa incornata di Djuric. Ripresa senz’altro più vivace e ricca di spunti. La conclusione di Garritano viene respinta dal palo, poi spetta ad Empereur pareggiare il conto dei legni. Al 79’ Ciano sigla il gol del pari, anche se i campani contestano la precedente entrata a dir poco energica su Empereur con il quale i bianconeri avevano fatto ripartire l’azione. Torna al successo il Livorno, che supera il Modena per 2-0. Primo tempo scialbo da parte di entrambe le compagini. I toscani non riescono a farsi mai pericolosi nei primi 45’ein conseguenza di ciò il pubblico del “Picchi” subissa di fischi i propri beniamini. L’inerzia dell’incontro cambia improvvisamente ad inizio ripresa, quando Pasquato trova il jolly vincente con un bel destro a incrociare al termine di una ripartenza. Sempre il numero 37 amaranto sfrutta la sua giornata di grazia, siglando la personale doppietta grazie anche alla preziosa collaborazione di Jelenic.
Il Bari di Nicola non riesce a dar continuità ai propri risultati. Lo scialbo 0-0 con la VirtusEntella dimostra una volta di più come la formazione pugliese, attrezzata per competere ad alti livelli, sia abile nel gettare alle ortiche occasioni irripetibili: al 75’ i liguri rimangono in dieci per l’espulsione di Keita, ma i padroni di casa non sfruttano a dovere la situazione di apparente vantaggio. Il Brescia s’impone 2-1 sulla Virtus Lanciano. I lombardi potrebbero capitalizzare dopo pochi minuti dal via, ma Geijo si divora una ghiotta occasione dopo essere arrivato a tu per tu con il portiere Aridità. Gol mangiato, gol subìto: tacco di Ferrari a smarcare Di Matteo, destro sul palo lungo e vantaggio abruzzese. Al 40’ le “rondinelle” pareggiano i conti grazie ad un penalty concesso su trattenuta in area di Rigione: Geijo dal dischetto trasforma per l’1-1. Al 15’ della ripresa è sorpasso Brescia: altro rigore (questa volta dubbio) concesso alla formazione di casa e doppietta dagli undici metri per l’attaccante spagnolo, arrivato in prestito dall’Udinese. E’ la sesta rete in questo campionato per il centravanti, ora al vertice della classifica dei capocannonieri insieme a Farias. La Virtus Lanciano resta in dieci al 59’ per l’espulsione di Mammarella e poco dopo rischia il tracollo: solo palo per Morosini.

Trentacinquesimo derby umbro da tutto esaurito allo stadio “Liberati” di Terni: 12.000 i paganti in un impianto dalla capienza ridotta. Alla vigilia del match i numeri parlano a favore dei padroni di casa, usciti vincitori per 18 volte. Entrambe le squadre vanno alla disperata ricerca dei punti necessari quantomeno per rialzarsi da una posizione deficitaria in classifica: 7 sono i punti che condividono le due formazioni. I primi 45’ ribadiscono le difficoltà di entrambe le contendenti, soprattutto dal punto di vista del calcio espresso. La gara subisce uno scossone solo durante la ripresa. Il rossoverde Falletti si rende protagonista con un interno sinistro, ma la palla si perde sul fondo. Al 55’ Ardemagni si procura in maniera astuta il penalty che sblocca la partita: piattone destro nell’angolino e Mazzoni battuto. Terminano sull’1-1 Como-Latina (Cassetti al 52’ e Acosty al 70’) e Spezia-Avellino (Jidayi al 41’ e pareggio di Nenè al 79’).

Emanuele Tocchi

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