Zanetti esonerato, Aurelio Andreazzoli al suo posto

Arriva il primo esonero nel campionato di serie A

Era nell’aria subito dopo la batosta per 7-0 subita dalla Roma, ora è ufficiale l’esonero di Paolo Zanetti in qualità di allenatore dell’Empoli. Era stato Pietro Accardi il direttore sportivo della squadra toscana subito dopo il match dell’Olimpico a paventare l’ipotesi di un cambio sulla panchina anche se sottolineando che le responsabilità di una sonora sconfitta che andava a peggiorare un avvio a dir poco pessimo del campionato con zero punti in classifica non erano da addebitare esclusivamente al trainer ex calciatore dell’Ascoli. Una lunga notte di riflessione per il diesse toscano e per il patron Fabrizio Corsi e poi la conferma di quanto i bookmakers stavano ormai dando per scontato ora dopo ora, la prima panchina a saltare in serie A, dunque, porta i colori azzurri del sodalizio empolese. Troppo pesante il passivo incassato contro i giallorossi di Mourinho, troppo alto il rischio che un risultato così clamoroso potesse incidere sul morale di una squadra sempre più alla ricerca del primo punto per smuovere la classifica per poter evidentemente concedere ulteriore fiducia a Paolo Zanetti, di Valdagno, con un passato da centrocampista di serie A.

E nella massima divisione italiana il tecnico quarantunenne era approdato come trainer del Venezia, salvo, poi, essere esonerato la stagione successiva senza peraltro che la squadra veneta potesse conquistare la salvezza. Poi la ripartenza in terra toscana con un buon campionato quello appena trascorso, con ottimi momenti di gioco tanto da posizionare Zanetti tra i coach promettenti della nuova generazione italiana. Il pesante inizio della stagione, però, con quattro sconfitte su altrettante partite disputate e un poco piacevole meno dodici alla voce reti subite hanno evidentemente spinto il presidente Corsi e il diesse Accardi a provare la svolta. E ad essere il nuovo allenatore dell’Empoli è una vecchia conoscenza, Aurelio Andreazzoli, già due volte in periodi diversi sulla panchina dell’Empoli anche come tecnico protagonista di mirabili partite confermando la tradizione che vuole in casa toscana allenatori che sanno far giocare bene la squadra, la testimonianza diretta più importante è il campione d’Italia e neo commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti che proprio al Castellani si mise in mostra partendo per il grande volo nel calcio che conta ma anche Maurizio Sarri che prima del collega di Certaldo ha conquistato il titolo di primo allenatore della storia dell’Empoli a conquistare poi lo scudetto nella sua carriera.

Ad Andreazzoli, dunque il non facile compito di fare brio alla classifica e iniziare a mettere punti in cascina anche se ad attenderlo per il suo ritorno ad Empoli ci sarà il match della domenica a pranzo contro quell’Inter che ha appena rifilato una “manita” al Milan nel derby. Altra incognita nelle prime partite potrebbe essere la rosa dell’Empoli che era stata costruita a immagine e somiglianza di Paolo Zanetti che predilige il gioco sugli esterni mentre Andreazzoli è fautore di un 4-3-1-2 più equilibrato e “quadrato”.