Calcio nel caos: Indagati dal fisco Galliani, Lotito e De Laurentiis

Ben 64 sotto accusa dalla Guardia di Finanza, che pare aver già confiscato beni per 12 milioni.

Un’altra brutta storia per il calcio italiano che, nuovamente, fa una vera e propria caduta di stile. Dirigenti e calciatori italiani sono finiti nelle grinfie della Guardia di Finanza, accusati di evasione fiscale e false fatturazioni. Le indagini coinvolgono società di serie A e B e sembra che gli ufficiali abbiano già perquisito la sede del Milan ieri, verso le 8.30 del mattino. In tarda mattinata, un comunicato ufficiale del Milan spiega che: “La Procura della Repubblica di Napoli ha ritenuto quest’oggi di notificare ad Adriano Galliani un avviso di chiusura delle indagini per una vicenda assolutamente marginale e non fondata, che troverà la sua risoluzione sia sotto il profilo tributario, sia sotto il profilo penale, in una doverosa archiviazione”. Oltre ad Adriano Galliani, nelle mire del fisco anche il presidente laziale Lotito e Jean Claude Blanc, Moggi, il calciatore Ezequiel Lavezzi e Hernan Crespo. Anche il presidente della squadra partenopea De Laurentiis si è espresso sulla vicenda e si è sentito di dire che l’inchiesta nel mondo del suo club è “fuffa”, ovvero un niente di fatto e si è espresso contro i giornalisti, colpevoli di alimentare notizie di questo tipo.

L’operazione messa in atto è stata definita, dalla guardia di Finanza, “Operazione Fuorigioco” e secondo le autorità competenti l’intenzione era quella di sottrarre allo Stato materia imponibile alle casse di quest’ultimo. Sotto accusa, soprattutto, procuratori accusati di fatturare prestazioni fittizie, facendo passare queste operazioni come utili al club, quando invece i ricavati andavano nelle tasche dei loro giocatori. Secondo la procura, inoltre, non solo avrebbero messo in atto questi sotterfugi, ma avrebbero anche dedotto dal reddito queste spese. Il fatto che siano stati evasi ben 12 milioni, ritiene indispensabile un’attenta indagine per tutelare le casse dello Stato.
Il tutto sembra essere partito dalla cessione di Lavezzi nel 2012, che passa dal Napoli al Psg. È da lì che la Guardia di Finanza è partita per sbrogliare questa intricata matassa. La crescita degli oneri che riguardano gli stipendi dei calciatori, secondo le indagini, avrebbe fatto sì che le società fossero in parte costrette a ricorrere all’evasione fiscale, in modo da sostenere spese così esorbitanti. Nell’indagine altri nomi famosi e conosciuti nell’ambito calcistico: Della Valle, Zamparini, tra i giocatori Gabriel Paletta e Antonio Nocerino, oltre che Diego Milito. Che dire, vuoi per discriminazioni, vuoi per atti violenti, vuoi per evasione fiscale, il calcio italiano è sempre al centro di polemiche, attirando anche le critiche e, a volte, lo scherno del mondo sportivo internazionale, soprattutto dopo la settimana turbolenta che ha visto Sarri vs Mancini e De Rossi trascinato in accuse di razzismo, dopo aver dato a Mandzukic dello “zingaro”.

Clara Caiola

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Redazione

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