Modolo: Dalla Serie D alla Serie A con il Venezia nel cuore

Pochi sport come il calcio riescono nell’impresa di raccontare fiabe entusiasmanti o dal lieto fine, come accaduto recentemente alla nazionale italiana che soli 3 anni fa, non centrava le qualificazioni per i Mondiali del 2018, tre anni dopo conquista con merito e stupore il secondo europeo della sua storia, con una squadra sulla quale in pochi avrebbero puntato, non è un mistero che più ottimisti credevano che già dai quarti di finale il cammino azzurro contro il Belgio sarebbe finito. Oppure la bella storia di Roberto Mancini, un campionissimo nei club soprattutto con Sampdoria e Lazio, con cui ha vinto 2 scudetti, 6 coppe Italia,2 Supercoppe italiane e ben 2 Coppe delle Coppe, senza però trovare mai il giusto feeling con la maglia azzurra, dove ebbe non pochi problemi con Bearzot, Vicini e Sacchi, vincendo però con la Nazionale militare il Mondiale del 1989 disputato a Caserta.

Poi però il calcio ha permesso al tecnico di Jesi di poter riallacciare il nodo con la maglia azzurra, vincendo incredibilmente Euro 2020, ma questa ormai è storia ed è già tempo di pensare al futuro, infatti tra le fiabe che il prossimo campionato racconterà, c’è quella di Marco Modolo, che ai più dirà poco o nulla ma che a Venezia dice tantissimo. Difensore centrale cresciuto nel settore giovanile dell’Inter, Pro Sesto e Venezia, il prossimo agosto a 32 anni farà il suo esordio in Serie A, forte di testa ed abile sulle palle inattive, Marco sarà senza dubbio uno di quei giocatori che il tecnico della Nazionale dovrà maggiormente tener d’occhio. Infatti è ormai chiaro che pur avendo disputato un grande europeo, la difesa centrale azzurra ormai comincia ad avere problemi anagrafici, Chiellini dall’alto delle sue 37 primavere potrebbe se non dovesse subire infortuni, disputare il Mondiale del 2022, che rappresenterebbe anche il suo congedo dalla maglia azzurra.

Stessa cosa per Bonucci che in Qatar arriverebbe con 35 primavere sulle spalle, pronto c’è Acerbi ma da solo non basta, è necessario dunque portare nuovi innesti. Tra i nuovi volti che potremmo vedere in azzurro, potrebbe esserci quello di Marco Modolo, il forte difensore centrale ha senza dubbio una carriera di tutto rispetto sulle spalle, con essa anche tanta esperienza che potrebbe servire alla maglia azzurra, infatti terminato il settore giovanile approva in Serie D alla Sanvitese dove gioca 30 partite realizzando 3 reti, questo basta per convincere la società lagunare a richiamarlo alla base per la stagione 2009-2010 in cui Marco milita per il secondo anno consecutivo in D. La stagione si rivela proficua tanto da giocare 32 gare in campionato e 2 in Coppa Italia, realizzando ben 8 reti, che gli aprono le porte del professionismo. Infatti nella stagione 2010-2011 approda alla Pro Vercelli in Seconda Divisione dove tra e Coppa Italia totalizza ben 26 presenze.

La stagione seguente la Pro Vercelli viene ripescata in Prima Divisione al posto dell’Alessandria retrocessa in Seconda Divisione, per via dello scandalo di Scommessopoli, ciò rappresenta per il difensore centrale il punto più alto della sua carriera, ma nonostante le difficoltà della categoria Marco gioca ben 20 gare, ma soprattutto conquista la vittoria nei playoff dove il club piemontese prima supera il Taranto in semifinale, poi il Carpi nella finalissima, volando in Serie B. L’esordio nella serie cadetta arriva il 27 ottobre nella trasferta di Brescia, in cui la Pro Vercelli pareggia per 1-1, mentre la prima rete in Serie B arriva il 26 dicembre nel match perso per 3-1 contro il Cesena. Rimasto svincolato nell’estate 2013 passa a parametro zero al Parma, società della massima serie italiana,ma il 30 agosto dello stesso anno la società emiliana lo gira in prestito agli sloveni del Gorica, militanti nella serie A slovena dove vi rimane per un anno e mezzo totalizzando 34 presenze di cui due in Europa League, e conquistando la Coppa nazionale.

Il 2 febbraio 2015 fa ritorno in Italia venendo girato sempre in prestito al Carpi che solo due anni prima aveva battuto nella finale playoff, ma l’esperienza romagnola si rivale avara, gioca sole 3 gare in quella che per la società romagnola sarà una stagione storica, che culmina con la conquista della promozione in Serie A. Conclusa l’avventura al Carpi, Marco fa ritorno al Venezia, dove umilmente ricomincia dalla Serie D, mettendo a referto 34 presenze e ben 4 reti che consente al team lagunare di vincere il campionato facendo ritorno nei professionisti. Nella stagione seguente migliora il suo score, gioca tra campionato e coppa Italia ben 42 gare realizzando 5 reti, che consente al Venezia l’approdo in serie B. Nel primo campionato cadetto con il Venezia totalizza 40 gare tra campionato e Coppa Italia, realizzando 4 reti, stesso discorso nella stagione seguente dove gioca 34 partite realizzando 3 reti, ben 34 presenze ed 1 rete sono lo score della terza stagione in serie B.

Il quarto campionato cadetto con la formazione lagunare si rivela il migliore, gioca 30 partite, realizza 2 reti ma soprattutto contribuisce alla promozione del Venezia in Serie A, dove nei playoff la formazione lagunare, supera: Chievo, Lecce e nella finalissima il Cittadella. Visto lo score fatto di ben 378 partite condite da 31 reti, l’esperienza maturata in campionati difficili, come quelli di Serie D,C e B, senza dubbio Marco saprà farsi valere anche in Serie A, ciò potrebbe forse anche aprigli le porte della Nazionale, dove da qui a qualche tempo per ragioni anagrafiche servirà una nuova coppia di centrali di difesa, viste le qualità l’esperienza Marco potrebbe farne parte.

 

Davide Piteo
Davide Piteo

Nato a Foggia un caldo 9 Luglio del 1981, sono cresciuto con la passione per il calcio e ciclismo, amando la Nazionale degli anni 90 particolarmente quella del Mondiale 90 ossia dell Notti Magiche, mondiale che per tanti si aprii con il Giro d'Italia dello stesso anno vinto da Gianni Bugno. Nel corso degli anni la voglia di raccontare mi ha spinto al giornalismo cominciando con il Giornalino della Parrocchia di San Michele e proseguito con tante esperienze locali e Nazionali,fino ad arrivare al mio approdo in Football Magazine nel 2012. Da quel momento in poi sono rimasto legato solo e soltanto a FM dove mi occupo di Ligue 1, ma nel corso degli anni ho seguito anche la MLS, Gold Cup, Europei e Mondiali. Obiettivi? continuare la mia crescita con FM dove occuparmi anche di altri campionati.