Faggiano:”Eravamo pronti e abbiamo iniziato. Non abbiamo convinto i giocatori”

“Eravamo pronti e abbiamo preferito fare questo iter, poi vedremo se usciranno nuovi comunicati, nuove idee. Ci prepariamo per un protocollo, poi non è stato ratificato, c’è confusione. Noi ci siamo adeguati e abbiamo fatto il massimo per rispettarlo. Abbiamo iniziato come deciso, nel rispetto di chi ha lavorato dietro le quinte”.

Così il direttore sportivo del Parma Daniele Faggiano ha spiegato a Tutti convocati su Radio 24 la decisione della società di procedere comunque con la fase del ritiro a Collecchio, nonostante la mancata ratifica da parte della Lega Serie A del protocollo che prevedeva l’inizio degli allenamenti collettivi il 18 maggio. “Noi non abbiamo guardato gli altri, abbiamo pensato a noi. Non volevamo dimostrare nulla noi del Parma, abbiamo rispettato l’iter, non pensavamo che quel protocollo non andasse bene a nessuno. Mi spiace questa cosa, se ne poteva parlare prima, invece di sentire discorsi nelle riunioni senza nè capo nè coda”.

E sulla reazione dei giocatori alla decisione sul ritiro, il ds crociato ha rassicurato:  “Noi non abbiamo convinto i giocatori, sono dei professionisti i giocatori del Parma. Non so se gli altri abbiano fatto storie o non c’era possibilità strutturale di altre società”

“Il calcio è lavoro, se i risultati si ottengono giocando e qualcuno non vuole giocare, lo dicesse. Mi hanno fatto giocare Parma-SPAL che era una partita finta. Non si può decidere di non giocare mezzora prima della partita. Così come eravamo pronti per il 18, poi tre giorni fa ci dicono altro. Allora in 2 mesi da Parma-SPAL non è cambiato nulla”. A Tutti convocati su Radio 24 il direttore sportivo del Parma Daniele Faggiano torna sul caos che ha preceduto la partita Parma-SPAL, paragonandolo all’attuale situazione di indecisione in Serie A sull’adozione del protocollo degli allenamenti collettivi. “

Tra dieci anni racconterò cosa è successo. Il signor Petagna, che stimavo e stimo, ha detto che Parma-SPAL è stato un brutto allenamento, però queste frasi le vedo poco in giro. Non per la scusa del pubblico che ci manca, come noi manchiamo a loro. Non si può arrivare dalle 12:00, dopo una preparazione di due giorni a decidere di non giocare.

C’era qualcuno che non voleva che si giocasse la partita, non dico che avesse torto, ma ci sono stati quindici giorni e mi mandi un messaggio a mezzora della partita, ma io vi ammazzo tutti – in senso figurato -Noi eravamo pronti per il 18, poi tre giorni fa ci dicono altro. Allora in 2 mesi da Parma-SPAL non è cambiato nulla”. Faggiano parla anche del tema infortuni alla ripresa dei lavori: “Oggi ricominciamo, è normale che ci saranno infortuni, ci sta adesso come quando inizi un ritiro estivo normale. E’ una situazione che non ci aspettavamo, non l’abbiamo cercata”.

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Redazione

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