Euro 2016: Griezmann show, la Francia è in finale! Germania ko 2-0

La finale anticipata tra i campioni del Mondo in carica e i padroni di casa termina con il tripudio dei Blues. Un incontenibile Griezmann (doppietta) piega i panzer e trascina i suoi alla finale contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo. La Francia riesce così ad infrangere dopo 58 anni la maledizione “Mannschaft”

GERMANIA-FRANCIA 0-2
GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Kimmich, Boateng (61’ Mustafi), Howedes, Hector; Can (67’ Gotze), Schweinsteiger (79’ Sanè); Ozil, Kroos, Draxler; Muller. A disp.: Khedira, Schurrle, Podolski, Leno, Weigl, Tah, Ter Stegen, Gomez. All.: Low.
FRANCIA (4-2-3-1): Lloris; Sagna, Koscielny, Umtiti, Evra; Pogba, Matuidi; Sissoko, Griezmann (92’ Cabaye), Payet (71’ Kantè); Giroud (78’ Gignac). A disp.: Jallet, Rami, Martial, Schneiderlin, Mangala, Mandanda, Digne, Coman, Costil. All.: Deschamps.
MARCATORI: 47’ Griezmann su rig., 72’ Griezmann
ARBITRO: Nicola Rizzoli (IT)
STADIO: “Stade Velodrome”
AMMONITI: 36’ Can, 43’ Evra, 46’ Schweinsteiger, 46’ Ozil, 50’ Draxler, 75’ Kantè

La seconda semifinale di Euro 2016 si può considerare a tutti gli effetti quella che in molti reputano una vera e propria finale anticipata: da una parte i campioni del Mondo in carica, dall’altra i padroni di casa di questa competizione. Su il sipario al “Velodrome” di Marsiglia per il derby d’Europa tra Germania e Francia. Nonostante la formazione teutonica abbia spinto l’Italia fuori dal torneo, il nostro contingente è rappresentato comunque dal quintetto arbitrale: a dirigere l’incontro l’arbitro Nicola Rizzoli, coadiuvato dagli assistenti Di Liberatore, Tonolini, Orsato e Damato. Ad amplificare il valore delle due formazioni vi sono anche numeri impressionanti: transalpini che possono contare su una lunga striscia positiva nelle fasi finali dei tornei organizzati fra le “mura amiche” (5 successi su 5 negli Europei 1984, 7 su 7 nei Mondiali 1998, 4 vittorie ed un pareggio nella attuale edizione di Euro 2016, con un totale di 17 partite senza sconfitte). La “Mannschaft”, tuttavia, può contare su una tradizione favorevole proprio contro i “galletti” di Francia: negli ultimi tre scontri diretti ufficiali, i panzer sono riusciti sempre a trionfare (semifinale del Mondiali 1982 e 1986 e nei quarti del Mondiale brasiliano 2014). L’ultimo confronto fu deciso dal gol di Hummels, che invece è uno dei grandi assenti di questo match (il neo difensore del Bayern Monaco deve scontare una squalifica) come anche gli infortunati Khedira e Mario Gomez. Il c.t. Low può contare sui soli recuperi di Howedes e Schweinsteiger. Pochi problemi di formazione, invece, per Didier Deschamps che si affida all’undici titolare e soprattutto ai veri trascinatori dei Blues fino a questo momento: Griezmann, Payet e Giroud hanno l’obbligo di affondare una retroguardia che su azione non ha ancora preso reti. Dove eravamo rimasti? A quel 13 novembre macchiato dai terribili atti terroristici che sconvolsero Parigi e il mondo intero: a Saint Denis si stava disputando proprio un’amichevole tra Francia e Germania.

Joachim Low sopperisce alle assenze optando per un 4-2-3-1, con il giovane talento Draxler dal primo minuto ad occupare la corsia mancina e Muller nel ruolo di centravanti. Can preferito (non senza qualche dubbio) a Goetze (in panchina). Deschamps risponde con un modulo speculare e costituito dallo stesso undici vittorioso per 5-2 contro l’Islanda. Primo tempo di grande spessore tecnico. I transalpini provano subito a colpire con uno scatenato Griezmann: il suo destro viene deviato in angolo dal prodigioso tuffo di Neuer. Con il trascorrere dei minuti il palleggio favorisce soprattutto i teutonici che riescono a raggiungere il 66,2% di possesso palla rispetto al 33,8% dei francesi. Nonostante la percentuale ampiamente a favore, gli uomini in bianco e nero non trovano la via del gol: i tedeschi costruiscono tanto ma non concretizzano. Le migliori chance capitano sui piedi di Muller (poco lucido), Can e Schweinsteiger. Proprio quest’ultimo, tuttavia, commette una grossa ingenuità al tramonto della prima frazione: nel tentativo di respingere un cross velenoso, il centrocampista in forza al Manchester Utd colpisce il pallone di pugno in piena area. Rizzoli non può far altro che decretare la massima punizione in favore dei transalpini: il solito Griezmann trasforma. Nella ripresa i “panzer” provano disperatamente a pareggiare, ma si rivelano innocui sotto porta anche grazie agli splendidi interventi del portiere Lloris in serata di grazia. Poi un errore inaspettato di Neuer in uscita regala a Griezmann il raddoppio (72’). Due minuti dopo la rabbiosa reazione tedesca s’infrange sul palo: sinistro a giro di Kimmich e sfera che svernicia il legno all’incrocio dei pali alla destra di Neuer. Il match si conclude praticamente qui. Dopo 58 anni i francesi riescono a sfatare il tabù tedesco e raggiungono il Portogallo in finale. Si rinnova, dunque, la tradizione favorevole che vuole i transalpini andare sempre in finale nelle edizioni organizzate in casa.

Emanuele Tocchi

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