Euro 2016: Il pagellone finale

Abbiamo dato i voti da 10 a 1 a questo Europeo. A cura di Davide Piteo

VOTO 10 ALL’ORGANIZZAZIONE: L’Uefa insieme alla Francia hanno organizzato un Europeo quasi perfetto, non fosse stato per i sostenitori russi, tutto sarebbe filato liscio, ma ovviamente quanto di buono è stato fatto non può essere macchina da 4 scalmanati che con il calcio hanno poco da condividere. Dunque in quello che da molti era considerato come un Europeo a rischio, visti gli attentanti che hanno purtroppo avuto la Francia e Parigi come protagonisti, nulla è accaduto, tutti hanno giocato, gioito e sofferto come nel calcio è giusto che sia, e nessuno ha corso alcun rischio.

VOTO 9 A: GALLES, IRLANDA, IRLANDA DEL NORD E ISLANDA: Da molti erano considerate come vittime sacrificali, invece Galles, Irlanda, Irlanda del Nord ed Islanda sono state loro e mietere vittime, come Inghilterra e Belgio eliminate tra gli ottavi ed i quarti di finale, facendo correre un brutto quarto d’ora anche alla Francia. Dunque il nuovo formato degli europei, tanto voluto da Platini, ha senza dubbio dato l’esito sperato, ma soprattutto fatto conoscere al Mondo delle nuove realtà calcistiche, che galvanizzate da quanto fatto di buono in terra francese, potranno dire la loro anche nelle qualificazioni per i Mondiali.

VOTO 8 PER GARETH BALE: Senza dubbio prima degli Europei i nomi più citati erano altri, oggi in quella lista di nomi è possibile aggiungere anche quello di Bale. La “stellina” del Real Madrid, corre , lotta e suda per i propri compagni, non gioca mai per se stesso ma per la squadra, soprattutto lavora tanto negli spogliatoi e negli allenamenti, dando a tutti i suoi compagni consapevolezza e fiducia nei propri mezzi, tanto da raggiungere lo storico traguardo delle semifinali.

VOTO 7 ALL’ITALIA: Gli azzurri mai come questa volta erano dati per sfavoriti, Conte accetta la sfida e zitto zitto costruisce una squadra forte e capace. Neanche il tempo di cominciare che gli azzurri strapazzano per 2-0 una delle favorite per il titolo, ossia il Belgio. Lo stesso si ripete con la Svezia del grande Zlatan, con la Spagna e con la Germania, dove solo i rigori eliminano gli azzurri. Tirando le somme,l’Europeo dell’Italia è senza dubbio valido, resta l’amaro in bocca per quegli errori dal dischetto, però dopo superato una potenziale candidata alla vittoria, aver eliminato i campioni in carica da due edizioni, ed aver fatto soffrire i campioni del Mondo, ai nostri azzurri non possiamo non dare un bel e tutto meritato 7.

Italy+v+Spain+Round+16+UEFA+Euro+2016+0q40V5YjyHzx

VOTO 6 AL PORTOGALLO: Una cosa è certa l’epoca dei vari: Figo, Deco, Rui Costa, Nuno Gomes, è finita, infatti la Selezione lusitana pur conquistando il titolo ed il primo trofeo della propria storia, senza dubbio ha poco emozionato, giocando un calcio sparagnino, rispolverando e modernizzando il vecchio catenaccio, sfruttando molto le perdite di tempo, e trovando più di una volta il gol vittoria facendo un solo tiro nello specchio della porta avversaria. La sola gara in cui il Portogallo ha dimostrato di essere superiore per 45 minuti, è stato il secondo tempo contro il Galles, per il resto poi nulla di particolarmente entusiasmante. Dunque senza dubbio il Portogallo non è stata una squadra bella da vedere, ne tanto meno la più forte, vista la mole di pareggi fatti e le vittorie anche abbastanza fortunose ottenute tra supplementari e rigori, ma è stata semplicemente la più fortunata. Va anche detto però che la selezione portoghese ha avuto il merito di crederci e di conquistare un titolo prezioso, mantenendolo in terra iberica. Infatti dall’edizione 2008 che il massimo trofeo continentale stazione tra Spagna ed ora Portogallo. Però va anche detto che fra due anni sarà un’altra e storia, e Santos se pensa di conquistare i Mondiali nello stesso modo in cui ha vinto gli Europei, è senza dubbio sulla strada sbagliata.

VOTO 5 A TUTTE LE BIG: Francia, Inghilterra, Belgio, Germania, Spagna, erano date tutte favorite per la conquista del titolo, invece nessuna ha alzato al cielo il trofeo, pur contando su roster pieni zeppi di grandi campioni: Pogba, Griezman, Draxler, Nainngolan, Hazard, solo per citarne qualcuno, chiaro dunque che in tali selezioni è giunto il momento di cambiare qualcosa ma soprattutto d’imparare a giocare con il cuore.

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VOTO 4 A PELLÈ: Il talento se non unito all’umiltà serve veramente a poco, qualcosa la sanno gente come: Totti, Del Piero, Cristiano Ronaldo, Messi, campioni che hanno vinto e vincono, ma che sul terreno di gioco hanno sempre fatto la differenza, non solo per il talento che la natura gli ha donato ma anche per l’umiltà. Discorso diverso per il giocatore salentino, il quale ha senza dubbio un discreto curriculum, ma non la stessa umiltà, quindi dire al portiere campione del Mondo “ ti faccio il cucchiaio” come fece un “certo” Totti ad Euro 2000, ci vuole una buona dose di coraggio. Però il capitano della Roma in quella circostanza non lo disse al suo avversario, ma solo al suo compagno di squadra Di Biagio. Discorso diverso per Pellè, che giunto sul dischetto non ha neanche centrato la porta. Dunque per le future convocazioni, l’attaccante leccese, farà bene che cambi modo di calciare i rigori, perché una cosa è certa: il cucchiaio non è roba per lui.

VOTO 3 AL BELGIO: La selezione belga, non solo era tra le candidate per la conquista del titolo, ma è giunta agli Europei come prima nel ranking mondiale. Invece i diavoli rossi, erano più desiderosi di mettere in mostra le proprie qualità individuali, che giocare per la maglia, prendendo sberle e lezioni da Conte prima e da Coleman poi.

VOTO 2 A TUTTI I GUFI: L’Italia è da sempre il paese degli allenatori ma anche dei gufi, non a caso una bella fetta di penisola era convita che gli azzurri al termine della fase a gironi, avrebbero fatto le valigie, invece non è stato cosi perché i ragazzi di Conte le valige le hanno fatte fare alla Spagna e quasi anche alla Germania.

VOTO 1 ALLA RUSSIA: Pessima in campo con la squadra più anziana del torneo, pessima anche fuori dal terreno di gioco dove i “tifosi” russi ne hanno fatte di cotte e di crude, tanto che l’Uefa ha minacciato la Federazione russa di espellere la propria squadra se i sostenitori al seguito non si fossero dati una bella controllata. Questo ovviamente in vista della Confederetion cup del prossimo anno ma soprattutto dei Mondiali ormai imminenti, pone molti dubbi e domande.

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Redazione

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