Premier League: La Premier ha un nuovo padrone, è il Leicester di Ranieri

Nella tredicesima giornata la straordinaria notizia è il primato in classifica raggiunto dal Leicester, con la complicità delle pesanti sconfitte di Manchester City e Arsenal, mentre il Manchester United sale in seconda posizione. Super Liverpool, proprio nel colpo all’Etihad.

È una Premier pazza e spettacolare. Nessuno avrebbe scommesso un centesimo sul fatto che dopo tredici turni la vetta sarebbe stata occupata dalla formazione guidata da Ranieri, spesso criticato in Italia ma altrettanto spesso ben considerato all’estero. Il suo Leicester conquista il primo posto vincendo in maniera netta al St. James’s Park, tra le mura del Newcastle (sempre più in pericolo nelle zone basse della graduatoria), con un sonoro 0-3. Ancora a segno Vardy, miglior marcatore di questa prima fase di campionato. La squadra del tecnico italiano sta senz’altro giocando un buon calcio, tuttavia è lo spirito che sta facendo la differenza, oltre ad alcune individualità davvero di elevato interesse. In seconda piazza, a meno uno, si affacciano i Red Devils di Van Gaal, che convincono sempre di più. Almeno a livello di risultati. Lo United si impone 1-2 sul campo del Watford, anche grazie ad una buona dose di fortuna. La rete decisiva, infatti, arriva nei minuti di recupero e per effetto di un autogol. La compagine del manager olandese sarà di certo avversaria concreta e fastidiosa per il titolo sino alla fine.

L’altra notizia di primo piano, poi, è la roboante sconfitta interna del Manchester City per mano di un grande Liverpool. Un 1-4 che non ammette repliche. Klopp, dopo un inizio di avventura non semplice, sta compiendo passi importanti, sta pian piano tentando di trovare la quadratura del cerchio e questo fantastico risultato ne è la conferma. L’unica nota positiva, dalla parte dei Citizens, è il rientro di Agüero, che sigla l’unica marcatura dei suoi. C’è tanto da riflettere, però, per Pellegrini. La rosa a disposizione è stellare e non può permettersi certe imbarcate. Anche la società dovrebbe pensare se lo spagnolo sia veramente l’uomo giusto per guidare questa Ferrari. Ovvio che cambiare in corsa possa rivelarsi problematico, soprattutto quando l’obiettivo è vincere trofei. Ma un pensierino qualcuno potrebbe iniziare a farlo. Grattacapi anche per Wenger. Al suo Arsenal (terzo in compagnia proprio del City) manca costantemente quel salto definitivo di qualità, a livello mentale in particolare. I Gunners perdono 2-1 nel domicilio del West Bromwich, pur essendo passati in vantaggio. Difficile conquistare titoli se non si limitano del tutto i momenti di follia calcistica che questa compagine ha in sé.

Nelle altre sfide spicca il 4-1 del Tottenham contro il West Ham, che porta gli Spurs al quinto posto. Torna al successo il Chelsea, pur faticosamente nell’1-0 di Stamford Bridge al Norwich. L’Everton demolisce 4-0 un’Aston Villa che se non retrocederà dovrà davvero ringraziare qualche strano miracolo. Colpo dello Stoke a Southampton (0-1) e pareggio 2-2 tra Swansea e Borurnemouth. Il tutto in attesa del Monday Night: in programma Crystal Palace-Sunderland.

Federico Lattanzio

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Redazione

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