Premier League: L’Arsenal stende il Leicester, il Tottenham sale al secondo posto

Nella ventiseiesima giornata grandi emozioni al vertice. L’Arsenal supera il Leicester in rimonta e all’ultimo istante, accorciando a meno due così come uno straordinario Tottenham che si impone tra le mura del Manchester City. Cade il Manchester United, torna a brillare il Chelsea.

Scontro stellare all’Emirates. E Premier League totalmente riaperta per la lotta al titolo. Il miracolo di Ranieri stavolta non riesce. Per poco. La sua squadra, pur passando in vantaggio alla fine del primo tempo con un calcio di rigore trasformato dal solito Vardy, nella ripresa si fa prima riprendere e poi sorpassare dai Gunners. Con pieno merito, perché la seconda frazione di gioco degli uomini di Wenger si rivela fantastica. Certo, l’espulsione per doppia ammonizione di Simpson al minuto 54 pesa enormemente nell’economia del risultato. Il tecnico italiano, nel dopo partita, recrimina non poco per la decisione dell’arbitro. Ma va detto che l’Arsenal, dal canto suo, lamenta due falli di mano nell’area ospite non sanzionati e anche un’entrata durissima di Drinkwater su Ramsey, che poteva essere punita con il rosso diretto. Sono Walcott e Welbeck, comunque, a decidere le sorti del punteggio. Due subentrati, tra l’altro. Il secondo regala il successo ai londinesi al rientro dopo i lunghi infortuni, con un colpo di testa al minuto 95, permettendo ai suoi di salire a sole due lunghezze di distacco dal Leicester. Ma i Foxes non ne escono ridimensionati, in quanto protagonisti di un’altra prova di grande carattere e di enorme intensità.

Ne approfitta, tuttavia, anche il Tottenham, che non ha alcuna intenzione di fermarsi e di porre fine ad un sogno. Gli Spurs espugnano l’Etihad, sancendo che il Manchester City dovrà davvero compiere un’impresa per portare a casa il campionato. Kane (dal dischetto) ed Eriksen rendono inutile il momentaneo pareggio di Iheanacho, portando la compagine di Pochettino nella stessa identica posizione dei “cugini”. Sarà un finale di annata pazzesco, con tre squadre a contendersi la vetta di cui soltanto l’Arsenal partiva tra le favorite in estate. I Citizens, dal canto loro, stanno vivendo una stagione deludente. Se è vero che i punti di distanza dal primato rimangono sei (né tanti, né pochi), è altrettanto vero che le prestazioni continuano a non decollare e che questa non sembra un gruppo adeguatamente organizzato e motivato.

Non va meglio all’altro club di Manchester, quello United che sta rischiando anche l’ingresso nella prossima edizione della Champions League. Anzi, tale obiettivo appare al momento un miraggio. Per la quantità di denaro investito ciò rappresenta un fallimento totale. I Red Devils cadono 2-1 sul campo del Sunderland e non è più salda, per gli uomini di Van Gaal, nemmeno la zona Europa League. Ad un passo ci sono il Southampton, che espugna 0-1 il terreno dello Swansea, e il West Ham, che non va oltre il 2-2 nel domicilio del Norwich. Non troppo lontano anche il Liverpool, che riassapora il successo demolendo al Villa Park con punteggio tennistico (0-6) un’Aston Villa sempre più ultima.

Finalmente Chelsea. Questo, probabilmente, è il pensiero dell’ambiente Blues dopo il roboante 5-1 rifilato a Stamford Bridge al malcapitato Newcastle, che rischia concretamente di salutare la serie maggiore. Nelle altre gare tutti colpi esterni: vincono lo Stoke sul Bournemouth (1-3), il Watford sul Crystal Palace (1-2) e il West Bromwich sull’Everton (0-1).

Federico Lattanzio

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