Ritiro forzato? Zanetti chiama il “fuoco dentro” per ripartire

Dopo il pesante 0-5 contro l’Inter, il tecnico sprona la squadra a reagire

Tutti in ritiro. E con un solo pensiero in testa, la sfida contro il Cagliari. L’Hellas Verona deve ancora riprendersi dallo shock accumulato dopo lo 0-5 patito con l’Inter. Un punteggio che al tecnico Paolo Zanetti non è piaciuto, al di là del pesante passivo subito, per la mentalità un po’ arrendevole con cui i suoi hanno affrontato la gara. “Se il ritiro funzionerà – afferma a Tutto Mercato web – lo sapremo solo venerdì, di sicuro abbiamo usato tutto il tempo per pensare al nostro prossimo impegno senza farci distrarre da tutto il superfluo, se dobbiamo usare più tempo della nostra giornata e servirà lo faremo anche in futuro”.

Il 3-2 rifilato alla Roma al Bentegodi è già trapassato e non passato, anche perché poi vi è stato anche il capitombolo all’Artemio Franchi contro la Fiorentina che faceva preludere a una reazione dei gialloblù contro i nerazzurri. Invece nulla. Anzi, una manita difficile da digerire. Il tecnico ex Empoli assicura però che il gruppo ha preso consapevolezza del fatto di dover cambiare marcia e ne evidenzia la compattezza. “Non ci sono giocatori contro di me o contro la società – spiega- bisogna dimostrare le cose con i fatti, per me personalmente è lancinante stare in ritiro ma non torno a casa da sabato con a casa una moglie e due figli che chiedono dove è il papà ma lo faccio perché questa missione è al primo posto”.

Insomma, l’Hellas Verona è come una famiglia e, in questo momento, è a lui che Zanetti sta proiettando i suoi pensieri principali. E non solo perché ne è a libro paga. Una cosa , ai suoi, l’ha chiesta senza andare per slalom verbali: “bisogna sentire il fuoco dentro perché è questo che sta mancando – conclude- perché altrimenti poi la gente va via e ci facciamo prendere in giro dai nostri tifosi, a me questo basta anche per stare in ritiro fino a giugno”.

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Cristiano Comelli

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