Yusuf Demir, un mancino da favola per il Barcellona B

Aria di rifondazione in casa Barcellona? I blaugrana devono ripartire dopo diverse stagioni al di sotto delle aspettative e, tra il rinnovo di Messi e alcuni colpi di caratura internazionale da mettere a segno per rinforzare la propria rosa, molto passerà anche dalla programmazione in ottica futura. I catalani sono da sempre molto attenti al proprio settore giovanile, che nel corso degli anni ha saputo regalare tante soddisfazioni ai sostenitori del Camp Nou. E il nuovo talento in grado di entusiasmare gli spalti Culé per le prossime annate calcistiche potrebbe essere niente l’ultimo arrivato Yusuf Demir, fantasista classe 2003 da poco sbarcato al Barcellona B in prestito dal Rapid Vienna.

Cresciuto a livello calcistico nel First Vienna, il ragazzo, nato nella capitale austriaca ma di origine turca, si sposta poi nel vivaio del Rapid, la formazione che dall’età di 10 anni lo accompagnerà a suon di successi e magie ad affermarsi come uno dei wonderkid più interessanti a livello continentale. Giocando spesso da sotto età nelle selezioni giovanili del club viennese, Demir cresce e affina il suo talento, strappando consensi e viaggiando spedito verso l’esordio da record in Bundesliga. È dicembre 2019, Yusuf ha solamente 16 anni e 196 giorni ma scende in campo contro l’Admira Wacker con la maglia biancoverde della prima squadra. Una giornata storica per lui e per il club: non solo la soddisfazione di calcare un importante palcoscenico al fianco di giocatori ben più esperti di lui, ma anche di stabilire il primato di calciatore più giovane della storia a debuttare con il Rapid Vienna. Durante la stagione appena conclusa si è imposto sempre più come uno degli imprescindibili della formazione allenata da Dietmar Kuhbauer, scendendo in campo in ben 32 occasioni, segnando 9 gol e confezionando 3 assist. Negli ultimi mesi, poi, l’interesse da parte delle big di tutta Europa si era fatto sempre più incalzante, accendendo una bagarre davvero senza esclusione di colpi. Real Madrid, Manchester United, Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Ajax erano tra le squadre interessate a metterlo sotto contratto. A piazzare il colpo da novanta alla fine è stato però il Barcellona, capace di portarlo in Spagna in prestito oneroso a 500 mila euro più 10 milioni di diritto di riscatto. Cifre alte se rapportate alla giovane età del ragazzo, ma che risultano del tutto giustificabili una volta messe sul piatto tutte le sue incredibili qualità.

Yusuf Demir, caratteristiche tecniche e analisi: la scheda del nuovo giocatore del Barcellona

 “Demir? È molto creativo, dribbla bene ed è dotato di un ottimo piede mancino. La sua tecnica e la sua visione di gioco sono incredibili e per modo di giocare ricorda Messi. Yusuf è un suo grande fan, lo adora e giocava sempre con la sua maglia”. Queste le dichiarazioni di Emre Ozturk, agente di Demir, ai microfoni di SPOX durante un’intervista risalente a novembre 2020. Parole che sembrano quasi profetiche vista la nuova avventura in casa Barcellona per il classe 2003, che partirà inizialmente con la squadra B ma con l’obiettivo di scalare le gerarchie fino ad arrivare in prima squadra. Il curriculum e le caratteristiche tecniche del giovane talento ci raccontano di un calciatore perfetto per l’idea di calcio a tinte blaugrana: un mix di tecnica, fantasia e classe che dalle parti del Camp Nou potrebbe esaltarsi come in nessun altro luogo al mondo.

Demir è una minaccia offensiva a tutto tondo, risultando intercambiabile e decisivo in quasi tutti i ruoli del comparto avanzato. Può infatti agire come trequartista puro oppure come falso nueve, facendo valere la sua intelligenza calcistica, la sua tecnica nello stretto e la sua creatività per inventare occasioni da gol per i propri compagni, oppure anche come esterno d’attacco in un tridente. Da quella mattonella, infatti, Yusuf è in grado di sprigionare tutta la sua rapidità e agilità, abbinando queste caratteristiche ad una delle sue migliori specialità: il dribbling. Agendo a piede invertito, il nuovo giocatore del Barcellona può rientrare sul suo mancino fatato, pennellando precisi palloni per i compagni oppure creandosi il giusto spazio per concludere a rete. Proprio le sue qualità balistiche in particolare da calcio piazzato lo hanno reso celebre negli anni, a conferma della sua pericolosità in tante situazioni diverse di gioco. Ora avrà l’occasione di respirare la magica aria della Masia, dove prima di lui sono transitati campioni ormai consegnati alla leggenda. Tra questi anche Messi, il suo idolo di sempre, che con una buona dose di sacrificio e grazie al talento che non gli manca affatto potrebbe presto diventare anche uno dei suoi partner in zona gol.