In Inghilterra le squadre del trio di testa guardano sì avanti ma allo stesso tempo confidano in un passo falso delle altre: la classifica è cortissima e può succedere davvero di tutto. In Germania il Bayern è solo contro le terribili “piccole”: vantaggio o svantaggio? Dopotutto dopo il miracolo Leicester non ci si può più fidar di nessuno. In Spagna il Real cerca l’allungo, così come in Francia il Nizza di Balotelli con la differenza che quest’ultimi il primo posto in classifica lo stanno sperimentando quest’anno per la prima volta…
PREMIER LEAGUE. Il campionato inglese, lo sappiamo da anni, riserva grandi sorprese: nessuna partita è scontata, ogni secondo di gioco è imprevedibile. Siamo arrivati all’undicesima giornata nel torneo d’Oltremanica, e sono ben tre le squadre appaiate al primo posto con 23 punti: Manchester City, Arsenal e Liverpool. Il turno si aprirà sabato con quattro importanti match alle 16. Partiamo dall’Etihad Stadium dove un ritrovatissimo City, trionfante nell’ultima giornata di Premier e soprattutto sul Barcellona in Champions, ospita il Middlesbrough che si è leggermente rialzato con la vittoria nell’ultima uscita. C’è poi il West Ham ormai ben sveglio e determinato a continuare la striscia di risultati utili, che attende in casa lo Stoke City un po’ più al sicuro dopo la vittoria salvezza sullo Swansea della settimana scorsa. Quindi la sfida tra Burnley e Crystal Palace, entrambe a 11 punti ed entrambe bisognose di una vittoria. Chiude il primo treno di partite, la gara tra il Bournemouth, sopra le aspettative in questa prima fase di campionato, e il Sunderland sempre più ultimo e già lontano dalle posizioni salvezza. Il Saturday inglese si chiude alle 18.30 quando a Stamford Bridge, il Chelsea di Conte, reduce da quattro vittorie consecutive e dietro solo di un punto al trio di testa, ospita un Everton un po’ spento ultimamente e che sembra aver perso un po’ di contatto con le squadre in lotta per l’Europa. Domenica alle 13 ci sarà il big match del weekend: all’Emirates il Tottenham viene a fare visita ai rivali storici dei Gunners. Una partita che quest’anno significherà molto di più del solito acceso derby in campo e sugli spalti: sarà infatti una vera e propria sfida ad alta quota. L’Arsenal è primo con 23 punti, il Tottenham terzo a 20: inutile dire che chi porterà a casa i tre punti farà un enorme passo in avanti per la propria stagione. Inoltre, i padroni di casa, vorranno battere i rivali degli Spurs, anche perché sono l’unica compagine ancora imbattuta in campionato. All’orario insolito delle 15.15 si disputeranno due match: il Liverpool, alla ricerca di conferme e sogni tangibili, aspetta in casa l’ottimo Watford di Walter Mazzarri, settimo; il Southampton invece, vittorioso ieri sera contro l’Inter in Europa League, vola a Kingston upon Hull per incontrare l’Hull City, terzultimo e in crisi totale. Altra squadra in panne, ma di ben altro blasone e con ben altre aspettative, è il Manchester United, sconfitto anche in Europa League dal Fenerbahce, che alle 16 scende in campo contro la penultima della classe, lo Swansea, per cui la cura del dopo Guidolin, chiamata Bob Bradley, non sembra funzionare. Infine, alle 17.30, chiudono il turno di Premier i campioni in carica del Leicester che, al King Power Stadium, ospitano il WBA che non sta certo navigando in acque serene.
BUNDESLIGA. Anche il massimo campionato tedesco sta riservando una situazione insolita: la classifica lì davanti rimane aperta e a contendere il primo posto al Bayern Monaco non sono Dortmund o Leverkusen, ma Lipsia (neopromossa) e Hoffenheim (salva l’anno scorso alla penultima giornata). La decima giornata si apre come sempre questa sera alle 20.30, e si apre con una delle sfide più interessanti del turno. L’Hertha Berlino, dopo lo stop sanguinoso contro l’Hoffenheim della settimana scorsa, ospita all’Olympiastadion il Borussia Moenchengladbach che non sta ripagando l’aspettativa che gli si era creata intorno. Il sabato, alle 15.30, i consueti cinque match: andiamo in ordine di importanza. Big match ad altissima quota all’Allianz Arena: i Bavaresi ospitano l’Hoffenheim, terzo e sotto di soli quattro punti. La squadra del giovanissimo allenatore Nagelsmann non ha nulla da perdere e ha una mentalità fresca e arrembante, d’altro canto il Bayern ha dalla sua parte una sconfinata esperienza e un superiore tasso tecnico, fattori che molto probabilmente porteranno gli uomini di Ancelotti alla conquista dei tre punti al termine dei novanta minuti: ancora, però, è tutto da giocare. Il Dortmund è chiamato al riscatto in casa di quella che è, per ora, la peggior squadra d’Europa dei cinque maggiori campionati continentali: l’Amburgo, 0 vittorie, due pareggi e sette sconfitte condite da ben diciotto gol subiti e appena due realizzati. I gialloneri non possono farsi perdere una così ghiotta occasione anche perchè il Bayern procede speditamente… L’altra ultima della classe, l’Ingolstadt, ospita l’Augsuburg che ha totalizzato fin qui solamente 8 punti. Quindi il Leverkusen, rinvigorito dalla bella vittoria esterna in Champions sul Totthenam, attende in casa il Darmstadt per rialzare la testa anche nel torneo nazionale. Infine Friburgo – Wolfsburg, due squadre che arriveranno alla partita con umori sicuramente differenti: i padroni di casa stanno facendo un ottimo campionato e occupano l’ottava posizione con ben 15 punti, dall’altra parte i biancoverdi – tanto elogiati negli ultimi anni – non sono riusciti a totalizzare più di 6 miseri punti e occupano la terzultima posizione. Il sabato, tuttavia, si chiuderà definitivamente alle 18.30 con una sfida che si preannuncia frizzante e apertissima: il Colonia, quarto, scende in campo a Francoforte contro l’Eintracht, settimo e con soli due punti di ritardo dagli avversari. La domenica prevede i consueti due match. Il Lipsia, sempre più convincente e al secondo posto, sfida in casa il Mainz che arriva da una sonora sconfitta in Europa League (6-1 dall’Anderlecht) alle 15.30; alle 17.30 sarà la volta di un’inedita sfida salvezza tra Schalke 04 e Werder Brema.
LIGA. Alla fine ne è rimasta solo una, di imbattuta: il Real Madrid che, guarda caso, occupa anche la prima posizione in classifica. Nonostante questo dietro i Blancos c’è ancora molto assembramento: Barça, Atletico, Siviglia e Villareal sono a distanza di sicurezza (chi più, chi meno). Si parte stasera alle 20.45 con il match tra Malaga e Sporting Gijon: squadre separate da tre punti ma anche da ben sei squadre, per sottolineare quanto, anche nelle zone di bassa classifica, la lotta sia molto aperta. Sabato alle 13 altra sfida salvezza tra il Granada ultimo che, nonostante abbia dato filo da torcere al Barcellona nello scorso turno, è leggermente in ritardo da chi la precede, e il Deportivo La Coruña, terzultimo con il Gijon a 9 punti. Alle 16.15 un’interessante sfida tra Real Sociedad, che ben si sta comportando, e l’Atletico Madrid dell’ex Griezmann, che non intende staccarsi dal gruppo di testa. Alle 18.30 sarà la volta di Osasuna – Alaves, altro match decisivo già adesso in chiave salvezza. Dunque il sabato si chiude con la sfida molto intrigante, tra il pazzo Las Palmas di Boateng, decimo, e il compatto e ordinato Eibar, ottavo. La domenica si parte dal Santiago Bernabeu all’ora del pranzo – perlomeno in Italia – quando Ronaldo e compagni ospiteranno il Leganes che si sta arrabattando nelle zone pericolose della classifica. Alle 16.15 c’è in programma un doppio match: il Valencia di Prandelli vola a Vigo per sfidare il Celta in una partita per nulla semplice, mentre l’Espanyol, reduce da tre punti liberatori nell’ultima uscita, attende nella sua tana l’Athletic Bilbao di un Aduriz in splendida forma (cinque gol nell’impegno europeo di ieri sera). Alle 18.30 il Villareal sfida, in casa, il Betis, che è scivolato nella zona rossa. L’undicesimo turno si chiude con i fuochi d’artificio delle 20.45: al Sanchez Pizjuan si gioca Siviglia- Barcellona. Per entrambe le squadre è di vitale importanza portare a casa i tre punti, consapevoli che il Madrid potrebbe ringraziare moltissimo se le due squadre non dovessero andare oltre il pareggio.
LIGUE ONE. Il NIzza vola e sogna: allunga a più 6 punti sul Monaco e PSG e a nessuno sembra vero, anche se dopo a favola Leicester City dell’ultimo anno qualcuno già, là sulla riviera, inizia a crederci. La dodicesima giornata si apre stasera alle 20.45: Montpellier – Olympique Marsiglia. I padroni di casa si ritrovano in mezzo alle squadre della zona retrocessione, l’OM dopo due gare con Garcia al timone sembra aver ritrovato rotta e vento favorevoli. Il sabato transalpino parte, come sempre, con l’anticipo delle 17 tra il Monaco, che arriva da una bella vittoria in Champions sul CSKA, e il Nancy, non più ultimo in virtù dei tre punti conquistati la scorsa settimana contro il Caen ma comunque nella zona agitata. Alle 20 cinque match in programma. Il Lione, che potrebbe aver ritrovato fiducia dopo il pareggio allo Stadium, ospita il Bastia una delle tante squadre in lotta salvezza. Poi c’è la sorpresa Guingamp, quarto a meno nove dal Nizza, che vola a Digione; quindi il Tolosa, sconfitto nell’ultima di campionato dal Lione, vuole ritrovare il giusto passo in casa del Nantes, squadra che non è adagiata in posizioni molto tranquille. Il Bordeaux attende in casa la nuova ultima della classe, il Lorient; infine l’Angers, che ha totalizzato ben 14 punti, ospita il Lilla sempre in affanno e a ridosso delle tre squadre ultime classificate. La domenica, alle 15, è il momento della banda terribile di Lucien Favre e del suo prolifico duo d’attacco Balotelli-Plea. La Capolista ospita il terzultimo Caen che all’appuntamento non arriva di certo euforico. Alle 17 sarà Metz contro Saint Etienne: i padroni di casa hanno inanellato quattro sconfitte consecutive, segnano due gol e subendone addirittura tredici, per l’ASSE una motivazione in più per portarsi alle porte della zona Europa e allungare il record negativo degli avversari. A chiudere la giornata, alle 20.45, c’è il PSG, reduce da una sofferta vittoria sul Basilea in Champions, che ospita il Rennes: la formazione di Emery deve assolutamente vincere, il distacco con i primi in classifica potrebbe diventare davvero considerevole.
Francesco Finulli